Istanbul è pronta, e voi?

Ma Istanbul è sempre più blu. No, non stiamo citando qualche eccentrico remix mediorientale della canzone di Rito Gaetano. È proprio che i tifosi del Manchester City, vestiti di celeste, e quelli dell’Inter, con le maglie nerazzurre, stanno colorando la città turca. Tra poche ore, alcuni potranno gridare in coro al cielo «Campioni d’Europa!». Gli altri, guarderanno a terra con un nodo in gola. Ma per il momento, entrambi sfilano tra le vie sfoggiando fieri i loro vessilli. Tra i sostenitori della squadra allenata da Simone Inzaghi – lo raccontavamo già ieri – vi sono anche molti ticinesi e svizzeri. «Per noi, già essere arrivati fin qui è un sogno, chi l’avrebbe mai detto a inizio stagione? – ci racconta un abitante di Zugo –. Sappiamo di partire senza i favori del pronostico. In una partita secca, però, può succedere di tutto. E io sono notti che ci penso e non dormo».
Quando il pubblico si fa sentire
«Non ho mai visto così tanti italofoni in vita mia – ci rivela un tassista, mentre prova a districarsi dal traffico tentacolare della metropoli –. Anche gli inglesi sono molti, ma non così tanti». I tifosi che sono giunti nella città sul Bosforo con qualche giorno d’anticipo, infatti, ne hanno approfittato per visitare i punti d’attrazione principali. Nel quartiere di Sultanahmet, al massimo ogni venti metri si incrociavano due interisti. E allora via con i classici «Forza Inter», con i «Sempre» in risposta. Qualcuno è entrato nella Moschea Blu, perché «tutto aiuta», ci dice un altro tifoso della Beneamata. Al Grande Bazar è partito anche qualche coro. Per alcuni giorni la voce del muezzin, che richiama i fedeli alla preghiera con gli altoparlanti, non è stata l’unica a farsi sentire dagli istambulioti, insomma.
Dodicesimo uomo in campo
Da questa mattina, invece, i tifosi nerazzurri si sono radunati nel quartiere di Besiktas. Da lì, infatti, partiranno i bus navetta che condurranno il pubblico nella Fan Zone dedicata all’Inter, a pochi minuti a piedi dallo Stadio Olimpico Atatürk. Sempre da quella zona, alle 17.30 partirà il corteo del tifo organizzato. L’intento – da quanto dichiarato sui social – è prendere posto sulle tribune prima del riscaldamento dei calciatori, per dare loro la carica e avere il tempo di sfoggiare la coreografia preparata. Si vocifera sarà bellissima: nel dubbio, se non sarete allo stadio, accendete il televisore con cinque minuti d’anticipo. Insomma, i sostenitori dell’Inter vogliono davvero provare a essere il dodicesimo uomo in campo. Vogliono cullare fino in fondo la speranza – o forse la chimera – che alla fine, a prevalere, sia il blu dalla tonalità più scura. Un sogno, per alcuni, cullato partendo dal Ticino.