Calcio

Mahou e il Lugano nel destino

Acquistato dal Losanna, il 23.enne ha già punito i bianconeri in campionato e nel 2016 esordì con il Nizza sostituendo Anastasios Donis
Massimo Solari
04.07.2022 17:48

Il primo a puntare su di lui, al tramonto del 2016, era stato Lucien Favre. Giorgio Contini, che non a caso lo voleva a tutti i costi al Grasshopper, gli ha invece permesso di imporsi in Svizzera. Ora toccherà a Mattia Croci-Torti spingerlo su livelli ancora più importanti, insieme alla sua nuova squadra: il Lugano. Sì, Hicham Mahou vestirà bianconero. Addirittura per le prossime quattro stagioni. Il tecnico momò lo voleva fortemente e la proprietà lo ha accontentato. Investendo una cifra non indifferente per strapparlo al Losanna e alla concorrenza. Il 23.enne oggi era già in Ticino per le consuete visite mediche.

Il piano del Crus

Ma chi è l’ultimo arrivato a Cornaredo? Un giocatore duttile, molto duttile. Anche se il Crus ha dei piani molto precisi per lui. Nella testa del tecnico, da oramai qualche settimana, c’è infatti un modulo: il 4-3-3. E in questo disegno Mahou dovrebbe dare slancio ed estro al terzetto offensivo. Insieme a Mattia Bottani e alle spalle dell’unica punta, Zan Celar. Hicham, suggerivamo, è però in grado di ricoprire più ruoli. Prendete l’ultimo campionato, concluso amaramente con la retrocessione in Challenge League. Con il Losanna, sia sotto la gestione Borenovic, sia sotto la gestione Casanova, Mahou ha spesso giostrato da cosiddetto «quinto», largo a destra o a sinistra e con compiti anche difensivi. A Lugano il 23.enne con doppia nazionalità - francese e marocchina - dovrebbe per contro tornare in prossimità della porta avversaria. Come durante il torneo 2020-21, quando il citato Contini ne aveva fatto un giocatore molto temibile.Ne sa qualcosa proprio il Lugano, più volte messo in difficoltà dall’esterno ex Nizza e - nell’ambito di una sconfitta per 2-0 incassata nel febbraio di due anni fa - pure trafitto dal diretto interessato.

Una promessa da mantenere

I numeri di Hicham Mahou, va precisato, non sono impressionanti. No. Con il Losanna ha contabilizzato 58 gare tra Super League e Coppa, realizzando 4 reti e offrendo 7 assist. Il classe 1999, comunque, ha sempre giocato. Un altro «profilo pronto», per dirla con il coordinatore sportivo dei bianconeri Carlos Da Silva. L’impressione, ad ogni modo, è che l’ultimo colpo del Lugano rappresenti una promessa non mantenuta. Non ancora, perlomeno. A soli 17 anni, Favre lo fece debuttare e in Europa League e in Ligue 1. A Nizza, per l’appunto, dove il tecnico elvetico ha appena fatto ritorno. Curiosità: in quella squadra militava anche Mario Balotelli. Ma che il Lugano fosse in qualche modo nel destino di Mahou, lo si deve a un altro calciatore. In occasione dell’esordio sul palcoscenico continentale, nel dicembre del 2016 contro il Krasnodar, Favre decise infatti di mandarlo in campo al posto di un certo Anastasios Donis. Già, il greco che solo alcuni mesi prima aveva infiammato Cornaredo sotto la guida di Zdenek Zeman. Nonostante le buone premesse, in Francia Mahou non è al contrario riuscito a esplodere definitivamente. Poche le apparizioni nel massimo campionato, molte quelle nella terza categoria del calcio transalpino, con il Nizza B e il Red Star. Sino all’approdo al Losanna, società della galassia Ineos attiva pure in Costa Azzurra.

«Forte nell'uno contro uno»

«Siamo molto contenti di aver trovato un accordo con un giocatore con le qualità di Mahou» le parole del coordinatore sportivo Carlos Da Silva, in calce al comunicato bianconero. «Hicham può giostrare in tanti ruoli sulle corsie laterali, in chiave offensiva. È molto rapido, forte nell’uno contro uno. La sua duttilità offre al nostro tecnico Mattia Croci-Torti la possibilità di variare sistema di gioco».

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