Calcio

Nel segno di Amdouni e di un anno clamoroso

L’uscita di scena della Svizzera U21 ai quarti di finale dell’Europeo ha fatto tramontare anche l’incredibile stagione dell’attaccante del Basilea - Ora Zeki prenota un posto tra i trasferimenti record della Super League
Zeki Amdouni, 22 anni, ha firmato 2 gol e 1 assist all’Europeo U21. © AP/Andreea Alexandru
Massimo Solari
02.07.2023 16:51

Il 16 luglio del 2022 Zeki Amdouni disputava la prima partita della sua personale stagione. Dopo 122 minuti di genio e fatica, e con la mezzanotte dietro l’angolo, ieri - 1. luglio 2023 - la stessa tramontava in un mare d’amarezza. La Spagna, ancora lei, ha fatto naufragare i sogni europei della Svizzera Under 21, alla quale non è bastato l’ennesimo guizzo dell’attaccante 22.enne. Trovando il meritato e provvisorio pareggio nel recupero dei tempi regolamentari, Amdouni aveva realizzato la trentesima rete - 30, sì! - di un’annata clamorosa, spingendo i quarti di finale di Bucarest sino a notte fonda e la selezione rossocrociata a un passo dalla qualificazione alle Olimpiadi parigine. La palla persa sciaguratamente da Bares e il tiro di Miranda deviato da Blum hanno purtroppo mandato in frantumi un torneo non privo di ombre, segnato da un successo all’esordio e poi tre sconfitte consecutive. La squadra esce a testa alta dalla competizione, l’allenatore Patrick Rahmen - pronto ad abbracciare il Winterthur - un po’ meno.

Da maggio 11 gol in 13 gare

A calamitare applausi, telecamere e taccuini è stato senz’altro il numero 23 degli elvetici. E, dicevamo, non da ieri. Negli ultimi dodici mesi, Amdouni ha d’altronde viaggiato su medie vertiginose. Puntellando, gara dopo gara, una competizione alla volta, delle statistiche eccezionali. L’avvio è stato discreto, la progressione devastante. Basti pensare che delle 30 reti citate, ben 28 sono cadute nel 2023, 11 nei 13 incontri disputati da maggio. Pazzesco.

A beneficiare di cotanta generosità sono stati il Basilea e la Nazionale, maggiore e U21. I renani, non a caso, hanno sfiorato la prima finale continentale nella storia del calcio svizzero. Mentre la media gol dei migliori marcatori viene messa in discussione o addirittura polverizzata, in casa rossocrociata ci si strofina invece le mani, rassicurati - almeno sul medio termine - dalla polizza sulla vita dell’attacco svizzero.

Cinque anni fa, a Carouge

Il ragazzo, nel frattempo, può respirare. Metabolizzare, anche, realizzando a poco a poco la portata enorme delle prestazioni offerte. Intervistato un annetto fa, in ritiro con la U21 a Cornaredo, Amdouni non poteva ancora sapere di cosa sarebbe stato capace. Eppure, in qualche modo, i concetti espressi suggerivano sia la consapevolezza, sia il potenziale del soggetto. «Penso anche che tutti sappiano che ho saltato alcune tappe, arrivando velocemente ai vertici del mondo del calcio elvetico. Sono fatto così caratterialmente. Chiunque mi conosce bene sa che sono un ragazzo che si adatta rapidamente alla realtà che lo circonda. Non sono complicato e credo che questo mi abbia aiutato sotto diversi punti di vista». L’ex selezionatore Mauro Lustrinelli completava il quadro con una frase significativa. «Zeki? È un ragazzo che si è fatto da solo». Ed è vero. Come la stagione appena archiviata, la parabola di Amdouni ha dell’incredibile. Appena cinque anni fa, e dopo essere stato emarginato dal Servette in età giovanile, il giocatore chiudeva il campionato di Prima Lega Classic con l’Etoile Carouge: 4 gol in 13 presenze, il suo bilancio. Insomma.

L’anno successivo, nella medesima categoria, le reti sono diventate 16 e la chiamata dallo Stade Losanna - in Challenge League - una logica conseguenza. I primi passi nel professionismo, di nuovo, sono stati discreti: 4 gol in 29 gare nel 2019-20. Quindi l’adattamento e l’accelerata, tradottisi in 11 sigilli l’anno seguente, con tanto di prime apparizioni con l’U21 elvetica e il primo contratto in Super League con il Losanna. Il resto assomiglia a una scalata verticale, persino una consacrazione, e a livello nazionale, e sul palcoscenico internazionale. I 21 gol in 46 apparizioni contabilizzati alla Tuilière nel 2021-22 hanno mandato in orbita - tra Basilea e match in rossocrociato - Zeki Amdouni. Sempre più decisivo, sempre più chiacchierato, a margine di qualcosa come 62 partite e - appunto - 30 gol.

Benfica e Lazio in pole position

Le ultime due perle, Amdouni, le ha realizzate di sinistro. Non il suo piede. Non al momento di dare i primi calci a un pallone, per lo meno. «Obbligavo Zeki a utilizzare il mancino. Lui si arrabbiava. Mi urlava “no, no”, ma oggi uno o l’altro piede non fa alcuna differenza» ha raccontato di recente a LeTemps il papà Hasan Avci. «Astuto», è questo il significato turco del nome dato al figlio, nato dalla relazione con Alya Amdouni, svizzera-tunisina conosciuta nel kebab gestito a Ginevra, in zona Plainpalais. Oggi Hasan Avci possiede un chiosco, sempre nella stessa zona; la precedente attività era stata venduta per finanziare la formazione calcistica di un promettente classe 2000. E domani, assicura il padre di Amdouni, le cose non cambieranno. Sì, anche se il giocatore sottoscriverà il primo, grande contratto con un club estero. In prima fila, stando alle ultime indiscrezioni, vi sono Benfica e Lazio. Ma anche la Bundesliga ha messo gli occhi sul gioiello del Basilea. Per restare a galla sul piano finanziario, la società di David Degen ha appena ceduto Andy Diouf al Lens per 15 milioni di euro. Difficile credere che Amdouni - in primavera riscattato dal Losanna per 4 milioni - verrà ceduto a importi inferiori. Anzi. Il 22.enne si candida per un posto tra i trasferimenti record della Super League. A capeggiare questa speciale classifica è Breel Embolo, che nel 2016 lasciò proprio il St. Jakob e si legò allo Schalke 04 per 26,5 milioni. Completano la top 5 Manuel Akanji (dal Basilea al Dortmund per 21,5 milioni), Mohamed Elyounoussi (Basilea-Southampton, 18 milioni), Momo Salah (Basilea-Chelsea, 16,5 milioni), Arthur Cabral (Basilea-Fiorentina, 15,5 milioni).

Correlati
Amdouni illumina, Federer si diverte
Vittoria convincente per la Svizzera contro Israele: l'attaccante ginevrino inventa e segna ancora – Davanti a Roger i rossocrociati emergono con il passare dei minuti