Noè Ponti d'argento ai Mondiali di Singapore
Eccola la prima medaglia iridata in vasca lunga di Noè Ponti. Ai Mondiali di Singapore, il ticinese ha chiuso al secondo posto la finale dei 50 metri delfino. Meglio di lui solo il francese Maxime Grousset. Al terzo posto l'italiano Thomas Ceccon.
Il 24.enne gambarognese, che ha chiuso in 22''51 (migliorando il record svizzero che già gli apparteneva), ha dunque scritto la storia. Per sé e per il nuoto elvetico. Ma che peccato, perché Ponti ha condotto per buona parte della vasca, prima di farsi precedere per la miseria di due centesimi.
L'argento, per dirla con l'inviato della RSI, in ogni caso brilla. Eccome se brilla: «Sono contento, finalmente è arrivata questa medaglia. Un po' mi rode, ma lo sport è questo. Ho comunque fatto il record svizzero, il mio è un tempo della madonna. Sapevo che Maxime era più forte nella seconda metà di gara, mentre io sapevo di essere più forte nella prima. Ho fatto venticinque metri da paura, poi sono stato fregato nel finale. Però ho disputato una gara praticamente perfetta. Sapevo che avrei dovuto nuotare forte per andare a medaglie, me la godo e sono contento, davvero. Sono sul podio con due grandi amici. È il podio che speravo, forse in un ordine diverso».
Subito dopo l'arrivo, Noè si è voltato verso la tribuna per cercare la sua famiglia: «Sono felice che loro siano qui, ci sono tanti tifosi svizzeri a vedere le gare. Spero che tutti si siano divertiti. Ho sentito che il boato più forte era per me, sarà che sono simpatico. E forse pure bravino. Mi sono tolto un piccolo sfizio, diciamo un peso. Affronterò i 100 un po' più tranquillo? In realtà me la farò sotto pure di più (ride, ndr)».
