Euro 2024

Pier Tami: «Il dominio svizzero sull'Italia ha sorpreso anche me»

Dopo la straordinaria vittoria della Nazionale elvetica contro quella azzurra, il direttore delle squadre nazionali rossocrociate spende parole di grande stima
©Gabriele Putzu
Red. Sport
30.06.2024 18:24

Dopo la straordinaria vittoria di ieri sera, non potevano che arrivare le parole di grande stima da parte del direttore delle squadre nazionali, Pierluigi Tami. Il ticinese, durante la conferenza stampa appena conclusa, ha innanzitutto voluto mandare un messaggio a tutti i cittadini rossocrociati in difficoltà in questi giorni contraddistinti dalle disgrazie climatiche. «Prima di tornare al match di ieri, il mio primo pensiero è rivolto verso tutto il popolo svizzero, verso tutti coloro che hanno subito questa disgrazia e che sono stati coinvolti da queste catastrofi climatiche. Esprimiamo la nostra massima solidarietà e siamo vicini a loro».

Italia annichilita

Per quanto riguarda, invece, la splendida serata vissuta a Berlino, Tami non ha di certo, giustamente, lesinato complimenti alla compagine guidata alla perfezione da Murat Yakin. «È stata una prestazione straordinaria, volevamo la qualificazione a tutti i costi, tuttavia, al di là del risultato, è stato eccezionale proprio il modo in cui abbiamo vinto. È stato un dominio che ha sorpreso anche me. Abbiamo messo in mostra ogni elemento possibile del calcio moderno, è stato entusiasmante. Sotto ogni aspetto siamo stati migliori dell’Italia: dal punto di vista fisico, tattico, tecnico e mentale». Per Tami, dunque, non c’è un solo fattore ad essere stato decisivo. «Lo spirito che si respira in squadra è davvero buono ed è un qualcosa che ho già detto dall’inizio della preparazione. Siamo riusciti a trasmettere l’intensità e la qualità che vediamo negli allenamenti anche in partita. C’è un clima particolarmente piacevole e ne sono contento». L’Italia, in pratica, non ha mai messo in difficoltà la Nazionale elvetica, che ha dimostrato di avere le idee decisamente più chiare. «Lo staff ha considerato tutte le possibilità tattica dei nostri avversari, sapevamo come comportarci se avessero schierato una difesa a 3 ma anche a 4. A posteriori, quindi, possiamo dire che hanno azzeccato ogni mossa. La squadra sapeva esattamente come muovermi, avevamo il controllo del gioco e difensivamente non abbiamo concesso nulla, grazie al pressing attuato abbiamo recuperato spesso la palla in fretta e la partita si è sviluppata su dei binari congeniali».  

Focus sui quarti di finale

Anche dal punto di vista fisico, poi, la Svizzera è parsa decisamente di un altro livello. «Ai Mondiali in Qatar era evidente che non eravamo non al top fisicamente, diversi giocatori erano perfino malati, mentre per ora qui sta andando tutto a meraviglia. Siamo contenti che nel nostro quarto incontro non abbiamo mostrato alcun calo, anzi siamo stati molto costanti finora. Sia le gambe sia la testa sono al 100%». Dal punto di vista mentale la sicurezza nei propri mezzi è assai palese. «Percepiamo in ogni momento che fila tutto per il verso giusto, è un insieme di diversi elementi che per ora sono tutti allineati. Quando sei contento, poi, aumenta l’autostima e si hanno solo pensieri positivi». Il focus, da parte di tutti – come ha già dimostrato Akanji nelle sue dichiarazioni - è già sul quarto di finale, contro Inghilterra o Slovacchia. «La mentalità che ho percepito mi piace e sono felice che i giocatori parlano così, riconoscono lo spessore della prestazione ma giustamente dopo il grande entusiasmo e l’euforia è giusto tornare con i piedi per terra. Percepiamo ancora le forti emozioni di ieri sera e in questo senso è importante che domani ci sia un giorno libero per poterci un po’ liberarci a livello di testa». Sui futuri avversari, però, Tami non si sbilancia. «Non c’è un rivale che preferisco, abbiamo rispetto per entrambe le squadre. La Slovacchia mi sembra più squadra ma dispone di meno individualità. L’Inghilterra, invece, a livello corale non ha mostrato un grande gioco, ma hanno dei singoli incredibili».

La serenità dei leader

Il pocanzi citato Akanji, tra l’altro, sta disputando un torneo di grandissimo spessore. «Manuel è tranquillo e sereno, la sua forza è un qualcosa di risaputo e ha una leadership indiscutibile. È estremamente veloce e roccioso, per noi ricopre un ruolo fondamentale, la sua padronanza nella retroguardia è tangibile». Un altro giocatore indiscutibilmente sugli scudi è il capitano, Granit Xhaka. «È molto contento di poter giocare in questa Nazionale, si trova molto bene nel gruppo, c’è grande positività e tutti ne approfittano». La serenità che si respira coinvolge pienamente anche il mister Murat Yakin, che grazie alle sue pensate sta attirando anche delle attenzioni dall’estero, perciò anche il suo contratto è stato tema di discussione. «Non pensiamo a quello al momento, siamo tutti focalizzati sul torneo. Non cambiamo linea, le cose chiare dall’inizio, questo non è un tema. Non ho paura che ci portino via Yakin, lo vedo entusiasta, tutti i giorni porta tanta energia e siamo contenti di vederlo così». Stando ad alcuni rumors, pare che il tecnico basilese sia corteggiato dagli Emirati Arabi Uniti con cifre da capogiro. La presunta offerta, pare, si aggira attorno ai 4 millioni per due anni. «Sinceramente non abbiamo sentito niente di tutto ciò e poi non sono cifre che noi, in quanto ASF, possiamo eventualmente permetterci. Sarà lui, se caso, a dire se c’è qualcosa di vero. Ma ripeto, non è nei nostri pensieri, perché sarebbero solo delle energie perse. Non c’è niente di concreto, si tratta di mere speculazioni».