Calcio

«Subito il miglior undici possibile»

Il ct rossocrociato Murat Yakin lancia la sfida di Nations League, domani a Saragozza, contro la Spagna: «Il tempo degli esperimenti è finito»
Il ct rossocrociato. © KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Massimo Solari
23.09.2022 11:37

Tre partite. E due mesi. Poi sarà Mondiale. Come ci arriva la Svizzera? Lo dirà l’ultimo scampolo di Nations League, con le sfide contro Spagna e Cechia. Si guarda al Qatar, dunque, ma non solo. Perché nel breve termine va salvato il posto nella lega A, onde evitare di finire nella periferia del calcio internazionale, in occasione della prossima edizione della citata Nations. Punti e segnali, insomma. Li insegue la Nazionale di Murat Yakin, che domani sera (ore 20.45) sarà di scena nella vetusta Romareda di Saragozza. All’andata, lo ricordiamo, Busquets e compagni ci avevano annichiliti per un tempo. Poi, si giocava a Ginevra, era salito in cattedra capitan Granit Xhaka e i rossocrociati – nonostante la sconfitta di misura - avevano per così dire svoltato nella competizione. Pochi giorni dopo era infatti arrivata la vittoria – vitale – contro il Portogallo. Sì, il successo che ci sta tenendo in vita. E che potrebbe tradursi nel match decisivo con i cechi, martedì al kybunpark di San Gallo. Sono passati tre mesi dagli ultimi impegni, non paragonerei dunque la situazione attuale alle condizioni, per certi versi complicate, di giugno» sostiene Yakin nella casa del Real Zaragoza. «Sarà tutta un’altra storia» sottolinea quindi con convinzione il ct, menzionando in particolare la forma dei propri giocatori. «Tutti stanno bene e, così, domani avrò la possibilità di schierare il miglior undici possibile». Tradotto: il tempo degli esperimenti è terminato. «Da un lato – spiega Yakin - perché vogliamo influenzare positivamente il nostro destino in Nations League, cercando di dare il miglior senso possibile alla partita contro la Cechia. Dall’altro, banalmente, perché al Mondiale manca sempre meno. E non solo il sottoscritto deve esserne consapevole. Tocca ai giocatori capire che dalla forma e dalla competitività delle prossime settimane dipenderanno le rispettive prestazioni in Qatar». Si fa sul serio, insomma. La Spagna, d’altronde, lo impone. «Credo che all’andata meritavamo almeno un punto» afferma al proposito Yakin. «Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di poterli mettere sotto pressione e in difficoltà. Il tutto grazie a un gioco dominante e propositivo. Poi, è ovvio, affrontiamo una delle migliori selezioni al mondo».

La migliore difesa d'Europa?

Vero. Ma di fronte agli uomini di Luis Enrique, bisogna riconoscerlo, vi sarà una delle difese più forti d’Europa. Sommer è intrattabile a Gladbach, protetto dall’oramai leader Elvedi. Akanji, beh, è già titolare al City. Mentre ai lati giostrano due capitani: Rodriguez (Torino) e Widmer (Mainz). «Noi la difesa migliore d’Europa? Non mi spingerei così in là» afferma con il sorriso proprio l’ex Udinese, mentre al suo fianco – sopracciglio alzato - Yakin sembra comunque farci un pensierino. «Di sicuro mi rallegro di affiancare dei profili così forti, impiegati regolarmente nei club» prosegue Widmer. Prima di ribadire il concetto: «Restiamo pur sempre la Svizzera. E quindi preferisco rimanere con i piedi per terra». L’obiettivo, quello, è però ambizioso: «Vogliamo fare punti. E, perché no, provare pure a vincere» conclude il terzino destro rossocrociato.

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