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«Chi ha parlato di Fortezza? Questi sono i nostri Castelli di Bellinzona»

La puntata del 22 marzo 2024 del podcast CdTalk—L'ospite, con Olesia, Matteo, Chiara, Valeria, Ana Paula, Antonio e Valerio a discorrere di manieri nella capitale
Alcuni dei volti degli ospiti di questo episodio; in evidenza, il Castelgrande di Bellinzona; in trasparenza in primo piano, la rappresentazione di un segnale sonoro aperta in un programma informatico
Jona Mantovan
22.03.2024 06:06

Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, andremo a parlare di Bellinzona, capitale ticinese nonché cosiddetta «Città dei castelli» e di una diatriba che ha infiammato gli animi di abitanti e turisti. Castelgrande, castello di Montebello e castello di Sasso Corbaro: così si chiamano i tre castelli medievali di Bellinzona, che dal 2000 fanno parte del Patrimonio culturale dell’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Così li hanno definiti in tutta la maestosa importanza strutturale e territoriale: «Le fortificazioni di Bellinzona sono l’unico esempio visibile nell’arco alpino di architettura militare medievale composta da diversi castelli uniti da mura fortificate a protezione della popolazione. Le mura bloccavano l’intera valle del Ticino e i bastioni circondavano il borgo. Bellinzona è quindi un caso unico tra le imponenti fortificazioni del Quattrocento, sia per le dimensioni—influenzate dal sito e dalla sua topografia—, sia per l’eccellente stato di conservazione dell’insieme». 

E se queste meraviglie dovessero sparire così di punto in bianco? Niente paura, non stiamo scomodando il mago e prestigiatore David Copperfield che, la sera dell’8 aprile 1983, a soli 26 anni, radunò una ventina di persone su Liberty Island, l’isola davanti a Manhattan. Materialmente, davanti a loro, con un trucco ottico complesso, fece sparire la Statua della Libertà. O almeno riuscì a dare proprio quest’impressione. A Bellinzona niente di tutto questo accade o accadrà. Eppure, la bagarre è molto sentita e qualcuno chiede a gran voce che siano restituiti alla città i propri castelli, sostituiti, sembra, da una fortezza. Cerchiamo di capire il perché.

Il reportage è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/fortezza.

Nell'immagine di copertina, oltre ai volti degli ospiti di questa puntata, in sovrapposizione ci sono una serie di punte colorate, che rappresentano simbolicamente un segnale sonoro sullo schermo di un programma informatico, a sottolineare in maniera visiva la componente da ascoltare del servizio in questione.  

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