A Locarno saldata la fattura a sei zeri per la grandinata del 2023

Palazzi devastati, vetri rotti ovunque, carrozzerie ammaccate e persino alberi caduti. Quanto successo nella notte del 25 agosto 2023 è stato un evento meteorologico straordinario: in pochi minuti, la grandine caduta dopo giorni di canicola su Locarno (e sui Comuni vicini) aveva provocato enormi danni, con chicchi dal diametro fino a sette centimetri. Alcune persone erano state visitate dai soccorritori: nessun ferito grave, ma due ricoverati. Una notte che aveva lasciato il segno, tornata d’attualità ieri, lunedì, tra i banchi del Consiglio comunale. Il piatto forte della seduta, infatti, era costituito dalla fattura salata presentata dalla tempesta di ghiaccio: 9,75 milioni, con un costo netto a carico della Città di soli, si fa per dire, 2 milioni, non coperti dalle polizze assicurative. Somma, quest’ultima, che riguarda le spese per opere di miglioria eseguite approfittando delle riparazioni. Ma non è tutto, perché nel corso di quest’anno sono previsti altri interventi per un ammontare di circa 3 milioni, mentre il programma di lavori si protrae fino al 2026. Per quelli già eseguiti la richiesta del credito (a posteriori) che sfiora i 10 milioni è stata approvata dal Legislativo cittadino all’unanimità (dei 29 consiglieri comunali presenti).


Ringraziamenti ai funzionari
Simone Beltrame (Il Centro), nel suo intervento a nome del gruppo e in veste di corelatore (con Frano Dragun, Lega/UDC indipendenti) della Commissione della gestione, ha ringraziato i molti funzionari intervenuti nei momenti dell’emergenza, «nonostante a loro volta abbiano subìto danni alle proprie abitazioni». Alcuni, poi, hanno messo a disposizione i loro veicoli privati «a seguito della messa fuori esercizio di quelli professionali». A tal proposito, il rappresentante del Centro ha ricordato come - a bocce ferme - siano stati contati cinque mezzi da rottamare, su una trentina rimasti danneggiati. Una quarantina, invece, gli immobili colpiti dalla calamità.


«Perplessità» sulla procedura
Come sottolineato nel rapporto, i commissari hanno espresso «perplessità» in merito a una procedura giudicata «anomala», ossia la pubblicazione del messaggio una volta che le fatture erano già state saldate.
«Occorre affinare il dialogo fra Municipio, Servizi del territorio e la Commissione della gestione. Reputiamo buona cosa migliorare la cooperazione con le parti interessate e la cittadinanza», ha concluso Beltrame. Dai banchi del Legislativo, negli interventi di Michele Martinoni (PLR), Francesco Albi (Sinistra Unita), Bruno Baeriswyl (Lega/UDC indipendenti) e Ariele De Stephanis (I Verdi) sono arrivate parole di apprezzamento per l’intervento rapido ed efficace del Municipio e dei servizi comunali che erano stati sollecitati per i primi interventi urgenti.
Infine, il municipale Marco Pellegrini (Il Centro), capodicastero Logistica, territorio e Ente autonomo acqua, ha esordito con un elogio per l’impegno di collaboratrici e collaboratori nei momenti più caldi dell’emergenza.
Una pianificazione più rigorosa
Pellegrini ha poi dichiarato di accogliere «con attenzione e spirito costruttivo le raccomandazioni espresse dalla Commissione, in particolare per quanto concerne il miglioramento della comunicazione istituzionale e la gestione dei crediti a posteriori. Il Municipio riconosce l’importanza di una pianificazione interna ancora più rigorosa, che consenta una maggiore fluidità nello scambio tempestivo e in una maggiore condivisione delle informazioni, soprattutto quando si tratta di agire in condizioni di urgenza».
Campanella al posto di Renzetti
Via libera unanime anche al credito di 1,7 milioni per l’incanalamento del riale Arbivecchio nel quartiere di Solduno, inclusi lavori di premunizione e completamento delle pavimentazioni a nord della Contrada Maggiore. Definito dal municipale Bruno Buzzini (Lega/UDC indipendenti, capodicastero Opere pubbliche) come «l’ultimo tassello che consentirà di completare le opere di messa in sicurezza studiate e progettate ormai trent’anni fa». Accolta all'unanimità pure la mozione della Sinistra Unita che chiede di mettere nero su bianco l’impegno per la creazione di una rete di asili nido e centri extrascolastici adeguata alle esigenze professionali dei genitori.
La seduta si è aperta con l’approvazione delle dimissioni del consigliere comunale del PLR Luca Renzetti. Gli subentra Mario Campanella.
