Adolescente morto a Losanna: la polizia non sapeva che lo scooter era stato rubato

La morte di un adolescente di 17 anni, a Losanna, durante un inseguimento della polizia nella notte fra sabato e domenica continua a far discutere. Anche, se non soprattutto, per gli errori di comunicazione fatti dalle autorità. Inizialmente, infatti, la polizia aveva riferito che il giovane stava circolando su una strada contromano con il suo scooter. Una versione, questa, che la stessa polizia aveva corretto lunedì. Martedì, invece, il Ministero pubblico vodese aveva condiviso i primi elementi dell'inchiesta, con una fretta che il Blick oggi definisce «insolita», per smentire alcune voci che, fra le altre cose, avevano dato vita a due notti di rivolte nel quartiere di Prélaz, con tanto di molotov e cassonetti bruciati. Il Ministero, nella sua nota, aveva riferito delle testimonianze di due persone presenti sul luogo dell'incidente e due agenti di polizia intervenuti.
Al centro, c'è la proporzionalità dell'intervento delle forze dell'ordine. A maggior ragione se pensiamo che, scrive sempre il Blick, il Ministero pubblico nel frattempo ha fatto chiarezza attorno a un altro evento avvenuto quella notte: una rapina nel quartiere di Chauderon. Rapina che, leggiamo, ha spinto la polizia a inseguire l'adolescente, il quale dal canto suo sarebbe fuggito «ad alta velocità» alla vista delle luci blu. Il procuratore generale Eric Kaltenrieder, al riguardo, ha detto: «La rapina, che ha coinvolto due uomini, derubati da tre sconosciuti che hanno accoltellato una delle vittime prima di darsi alla fuga, è stata segnalata alla polizia domenica 24 agosto alle 3.45 del mattino. La pattuglia di polizia era appena stata informata quando si è imbattuta nello scooter, intorno alle 4 del mattino, con il conducente che è fuggito alla vista degli agenti». Secondo i primi elementi dell'indagine, la polizia sospettava che potesse trattarsi di uno dei fuggitivi. Di qui l'inseguimento. Dettaglio importante: la rapina è oggetto di un'indagine separata che non riguarda il 17.enne.
Domanda delle domande: la polizia, durante l'inseguimento, sapeva che l'adolescente stava guidando uno scooter rubato? In un incontro tenutosi mercoledì nel quartiere di Prélaz, i parenti della vittima hanno denunciato la confusione su questo punto. C'è chi, su questo fronte, ha avanzato un'ipotesi: ovvero, che tramite le sue comunicazioni la polizia volesse giustificare il suo intervento. «Per la polizia, è facile fare qualcosa di stupido e poi giustificare il motivo per cui l'ha fatto» ha commentato un membro della comunità congolese in Svizzera, di cui era membro l'adolescente. Il portavoce del procuratore generale, Vincent Derouand, ha chiarito questo punto proprio mercoledì: «Durante l'inseguimento, la polizia non sapeva che si trattasse di uno scooter rubato. Gli agenti lo hanno scoperto solo dopo l'incidente». Di più, al momento non è chiaro chi abbia rubato lo scooter e come l'adolescente sia finito a guidarlo. «Non ha rubato lo scooter, lui non rubava» ha insistito un parente mercoledì sera.
I comunicati stampa pubblicati dalle autorità, in effetti, non chiarivano se la polizia sapesse che lo scooter era rubato al momento dell'inseguimento. Allo stesso tempo, non è mai stato dichiarato formalmente il contrario.