Il caso

C'è posta per il Governo: «Troppo traffico, intervenite»

Castione, lettera al Consiglio di Stato dell’Associazione per il miglioramento ambientale del quartiere che biasima la gestione da parte del Cantone degli aspetti legati alla viabilità: «Colonne e seri pericoli sono oramai una costante» - Nella zona della stazione ecco altri tre progetti che prevedono 100 appartamenti
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
24.09.2025 06:00

«Castione è considerato da anni un grande generatore di traffico e gli abitanti della zona ne sono purtroppo coscienti visto che giornalmente si ritrovano code, rallentamenti e seri pericoli dovuti a scelte non consone alla sicurezza di tutti gli utenti, pedoni e ciclisti compresi. Ora la responsabilità cade sulle autorità competenti che hanno il mandato di pianificare. Sono i dettagli a fare la differenza. Oggi risolvere i dettagli correttamente è ancora possibile. Domani sarà tardi e ne pagheremo le conseguenze». L’Associazione per il miglioramento ambientale (AMICA) del quartiere ha preso carta e penna e ha scritto al Consiglio diStato. La missiva spedita due settimane fa rientra nella nutrita corrispondenza di questi ultimi mesi intercorsa fra il consesso e, in particolare, il Dipartimento del territorio. Al centro ci sono tre progetti immobiliari che daranno nuovo lustro all’area della stazione FFS e, di transenna, pure le Officine da almeno 755 milioni di franchi in fase di costruzione. L’AMICA teme che il traffico non possa far altro che aumentare ulteriormente. Vero, dicono le varie perizie che abbiamo consultato, ma saranno degli incrementi contenuti e non si prevedono - per il resto - disagi alla circolazione.

Edilizia e disagi

Da una parte l’importante sviluppo edilizio registrato negli ultimi decenni. Dall’altra l’insediamento di supermercati ed altre attività che ha portato ad una considerevole crescita del transito lungo le arterie principali. Vale a dire le vie San Gottardo, Cantonale, Corogna e Stazione. L’AMICA è e continuerà ad essere una «sentinella» sul territorio. E punta l’indice contro il Cantone, «reo» a suo dire di non aver gestito in modo ottimale lo spinoso dossier: «Con tutte le costruzioni attuali e future previste (100 appartamenti, 500 metri quadrati di superfici commerciali, albergo, nuove Officine FFS, zona industriale in fase di costruzione, posteggi TiLo) ci siamo resi conto che chi ha la competenza di analizzare le domande di costruzione non si pone il minimo dubbio di funzionalità e non richiede di mettere in atto i possibili correttivi alle situazioni acquisite». L’invito è pertanto quello di intervenire il prima possibile per garantire la sicurezza degli utenti, che siano essi automobilisti, ciclisti oppure pedoni.

Nessun ricorso al Governo

L’area a ridosso del nodo ferroviario - come abbiamo anticipato il 25 maggio 2024 ed il 30 gennaio scorso - nei prossimi anni sarà oggetto di un significativo processo di valorizzazione che sfocerà nella realizzazione di edifici con contenuti misti in tre distinte iniziative imprenditoriali. Stiamo parlando del quartiere da 29 milioni al posto di una fattoria, della residenza intergenerazionale da 50 appartamenti dove c’era il Garage Music e dello stabile amministrativo-commerciale con appartamenti accanto al «6532 Smart Hotel»È proprio quest’ultimo cantiere che più di tutti aveva fatto storcere il naso all’AMICA, che tuttavia dopo aver inoltrato un’opposizione contro la domanda di costruzione ha deciso di non ricorrere al Consiglio di Stato contro la licenza edilizia. L’associazione ritiene «che sia giunto il momento di concludere questo iter, nel quale i diversi attori sono stati informati in modo serio e professionale delle nostre raccomandazioni, non avendo ricevuto risposte ai problemi segnalati. In realtà non viene messo in discussione il diritto acquisito all’accesso della proprietà citata, ma tutto ciò che capita su via San Gottardo, il cui responsabile è il Cantone che nel preavviso non ha affrontato la viabilità della zona lasciando che tutto si risolva magicamente».

C'è da sistemare il cavalcavia

Il cavalcavia che collega la strada cantonale alla zona industriale di Castione dev’essere sistemato. Il Municipio ha stimato in circa 3,7 milioni l’investimento necessario. Il Legislativo si esprimerà nella seduta del 20 ottobre. Il manufatto è stato realizzato nel 1994 e da allora è sempre stato «molto sollecitato dal traffico pesante generato dalle numerose attività presenti nell’area» che dal luglio 2028 accoglierà anche le moderne Officine FFS. Dall’ispezione commissionata l’anno scorso sono risultate «circostanze tali per cui non era possibile escludere a priori la presenza di carenze in termini di sicurezza strutturale»: il cavalcavia si trova in «cattivo stato». Gli interventi dureranno meno di tre anni.

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