Economia

«Grazie presidente Trump»: c'è l'accordo, gli USA abbassano al 15% i dazi per la Svizzera

La conferma da parte del Consiglio federale dopo l'anticipazione del segretario al Commercio Jamieson Greer: «Pubblicheremo i dettagli sul nostro sito web questo pomeriggio»
Red. Online
14.11.2025 15:00

Dopo mesi e mesi di trattative, Stati Uniti e Svizzera hanno raggiunto un accordo sui dazi. La notizia, anticipata dalla CNBC, dopo aver consultato il segretario al Commercio statunitense Jamieson Greer, è stata confermata dal Consiglio federale su X. Dall'attuale 39%, dunque, le tariffe sulle esportazioni svizzere verranno abbassate al 15%. È la stessa quota applicata ai Paesi dell'Unione Europea. «Abbiamo raggiunto un accordo» ha spiegato Greer. «Pubblicheremo i dettagli sul nostro sito web questo pomeriggio».

Il Consiglio federale ha ringraziato sui social il presidente USA Donald Trump, affermando di aver trovato una soluzione che ha portato al «successo dei negoziati» e rimandando a una conferenza stampa (alle 16.30) i dettagli dell'intesa.

Stati Uniti e Svizzera, insomma, hanno siglato una pace commerciale. L'accordo per ridurre i dazi dal 39% al 15%, d'altro canto, era nell'aria da giorni. L'intesa è stata favorita tanto dalla diplomazia politica quanto da quella privata, con esponenti dell'imprenditoria elvetica presentatisi nello Studio Ovale con regali di peso, fra cui un Rolex. 

Sin dall'annuncio dell'introduzione dei dazi, lo scorso aprile, attraverso una formula apparentemente complicata, la Svizzera ha scelto la via negoziale con i rappresentanti del governo statunitense. Da un iniziale 31%, il 1. agosto, la Confederazione si è vista appioppare misure al 39% il 1. agosto. Prima dell'entrata in vigore effettiva dei dazi, sempre in agosto, Parmelin e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter si erano recati a Washington. Nonostante l'incontro con il segretario di Stato USA, Marco Rubio, non avesse portato a risultati diretti, a settembre Parmelin era tornato negli USA per colloqui ministeriali. Il 7 novembre è stato riportato che il ministro dell'economia svizzero aveva avuto un altro scambio con il rappresentante commerciale Greer, definito «costruttivo». Di ieri, invece, l'incontro risolutivo fra Parmelin e il citato Greer. Quello, per intenderci, in cui «è stato chiarito quasi tutto» volendo usare il linguaggio del nostro «ministro» dell'economia.

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