Il caso

Fallita la SA: ipotesi asta per l'ex Sanatorio

Piotta, è lo scenario più concreto dopo la liquidazione della società che voleva investire 150 milioni per l’edificazione di un campus per sportivi d’élite - Per l’acquisto della struttura a fine 2016 non sarebbero stati contratti prestiti bancari - Il fatiscente complesso tornerà al Cantone?
Il complesso è in disuso dal 1962. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
08.08.2025 06:00

Sono caduti dalle nuvole persino i progettisti e gli azionisti quando hanno letto la notizia - anticipata dal CdT il 29 luglio - del fallimento della Ice Sport International Academy. La società anonima, il cui amministratore unico è l’imprenditore kazako Timur Azimov (il quale è impossibile da contattare), intende realizzare un centro di formazione per gli sport invernali da 120-150 milioni di franchi all’ex Sanatorio di Piotta. La fatiscente struttura, risalente a fine Ottocento ed in disuso dal 1962, è stata rilevata dalla cordata del Paese dell’Asia centrale nel novembre 2016 dal Cantone per 750.000 franchi con l’obiettivo di ristrutturarla ed insediarvi un campus per talenti sulla falsariga di quelli tanto in voga in Canada. E ora potrebbe finire all’asta, stando alle informazioni in nostro possesso. È l’ipotesi più concreta al vaglio dell’Ufficio di esecuzione che ha in mano il delicato incarto.

La guerra e poi la Pretura

La SA, abbiamo detto, è in liquidazione. La Pretura del Distretto di Lugano ne ha decretato il fallimento il 22 luglio scorso. Non ne conosciamo i motivi, ma ipotizziamo che possano essere legati a problemi di liquidità. Il conflitto in Ucraina ha ulteriormente frenato un progetto che, a dire il vero, non è mai veramente decollato nonostante la licenza edilizia sia stata più volte rinnovata. Ed al di là delle intenzioni ribadite a ogni piè sospinto da Azimov al Municipio di Quinto di voler a tutti i costi concretizzare l’idea. E che idea, considerando che da un possibile investimento di 40 milioni si è passati a più che triplicare l’importo, come avevamo riferito due anni fa.

Le tre tessere del mosaico

Si sogna(va?) un campus moderno per consentire a 500 ragazze/i, di età compresa fra i 15 e i 20 anni, di cimentarsi principalmente nell’hockey su ghiaccio e nel pattinaggio artistico. Si ipotizza(va) inoltre la creazione di un centinaio di posti di lavoro. Tre i tasselli del progetto. Il primo è l’edificazione delle aule scolastiche all’ex Sanatorio. Secondariamente, nell’area della centrale del Ritom, si prevede di realizzare i dormitori per gli allievi. Mentre in zona industriale a Piotta sono previsti degli impianti sportivi. In virtù del fallimento della società anonima, tuttavia, ora sull’ex Sanatorio pende la spada di Damocle dell’incanto. Per il suo acquisto, ci risulta, non sarebbero stati contratti prestiti bancari. Tornerà nelle mani del Cantone? Eventualità possibile, ma non scontata.

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