Il caso

Il rilancio del rilancio: da 300 a 500 milioni e porta aperta ad altri investitori

San Bernardino, il progetto portato avanti dall'imprenditore Stefano Artioli è «più solido che mai con l'obiettivo di rivalorizzare turisticamente la località» - Dopo i sei licenziamenti l'organico è tornato quello di prima: «Normale assestamento per una SA che ha iniziato da poco»
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
10.06.2025 11:12

Il rilancio del rilancio. A San Bernardino il progetto portato avanti dall’imprenditore ticinese Stefano Artioli è «più solido che mai», afferma interpellato dal Corriere del Ticino Niccolò Meroni, responsabile marketing e comunicazione della società anonima che entro dieci anni mira a riportare agli antichi splendori la località altomesolcinese. Tanto che gli investimenti previsti, pari a 300 milioni di franchi, potrebbero salire a 500. Non solo. La porta è inoltre aperta a possibili altri investitori, ci conferma il nostro interlocutore, proprio con l’obiettivo di trasformare la frazione di Mesocco in una perla a Sud delle Alpi e non solo. Altro che cambiamento di strategia, quindi, come riportato oggi dal «Blick».

Le prossime fasi

Il quotidiano zurighese ha parlato pure di licenziamenti decisi dalla San Bernardino Swiss Alps. Corretto. Nelle scorse settimane hanno perso il lavoro sei persone, praticamente già tutte sostituite. «Siamo una SA che ha iniziato da poco e che sta facendo un lavoro incredibile. È normale che ci possano essere dei cambiamenti in quella che può essere definita una fase di assestamento. Alcune persone, inoltre, erano con noi da appena tre mesi. Ovviamente dispiace dover prendere queste decisioni ma, ribadisco, nel frattempo l’organico è tornato quello di prima. Segno che non è in atto nessuna smobilitazione», puntualizza Niccolò Meroni. La famiglia Artioli è concentratissima sulla fase zero, che si concluderà a fine 2026 e che interessa la riqualifica del centro villaggio con nuove strutture ricettive ed appartamenti. Il focus, in particolare, è rivolto in questo momento alla «rinascita» dell’Albarella (che si trasformerà in una moderna residenza con 44 appartamenti) e dell’hotel Ravizza chiuso da un ventennio. Verrà altresì rivalorizzato lo storico disco club Ermellino, ritirato dalla Swiss Alps. In seguito fino al 2028-2029 si procederà alla rivalorizzazione della zona Albarella Alta con, tra l’altro, aree per il glamping e i camper. In seguito, fino al 2030-2031, ci si concentrerà sul comparto di Acuforta con la costruzione di un albergo collegato agli appartamenti. Infine, dal 2030 al 2032-2033, ecco che l’attenzione sarà rivolta alle aree Mutti e Fracch, pronte a diventare il punto di riferimento per lo sport e non solo.

La struttura polifunzionale

Uno sforzo importante (senza dimenticare gli impianti di Confin, riaperti dopo due lustri a fine dicembre 2023) per far sì che San Bernardino ritorni quella che era alcuni decenni fa. Una meta turistica frequentata non soltanto da mesolcinesi e ticinesi, ma altresì dai lombardi. A dimostrazione di questa volontà c’è inoltre l’attenzione alle infrastrutture. Sabato prossimo, con taglio del nastro alle 11, verrà inaugurata la «Raiffeisen alpine lounge» (iscrizioni alla risottata offerta sul sito www.sanbevents.com), una «cupola» polifunzionale in grado di ospitare fino a 600 persone per eventi di ogni genere. Realizzata dalla società di Stefano Artioli, in collaborazione con il Comune e il Patriziato di Mesocco e il sostegno di alcune banche Raiffeisen, sorge nei pressi del centro sportivo. «Abbiamo deciso di edificare rapidamente una struttura polifunzionale che permetta a chi vive San Bernardino di godere di eventi di qualità. Sarà subito operativa e arricchirà in maniera importante l’offerta turistica», rileva l’imprenditore ticinese.

Attività per tutte le età

Musica, cucina gourmet, motori e attività per famiglie saranno protagonisti dell’estate. Il programma, pensato dalla Sanbe Sport & Events di cui SBSA è partner e sponsor di destinazione, è curato con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo e rendere la «Raiffeisen alpine lounge» il cuore pulsante del paese. Gli appuntamenti, completati dall’offerta dell’ente turistico, animeranno il villaggio con una proposta che unisce spirito alpino, cultura e socialità. Parallelamente prende avvio anche il nuovo assetto dell’ospitalità e dell’operatività della San Bernardino Mountain Leisure, società di gestione a supporto del progetto della SBSA. La squadra, arricchita dalla presenza di figure professionali di esperienza provenienti dalla Mesolcina e dal Ticino, punta ad un’accoglienza sempre più qualificata e radicata nel territorio che possa proseguire il percorso produttivo di questi primi due anni. «Il progetto prosegue e un passo alla volta inseriamo contenuti che rendono la località sempre più vicina alla nostra visione di destinazione boutique del Sud delle Alpi. Puntiamo a un villaggio vivo con attrazioni che facciano risaltare il suo valore principale, ossia la natura», chiosa Artioli.

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