Il progetto

Il tabù del bullismo femminile in un film tra Ascona e Locarno

Esce nelle sale «Lupi et oves», un lungometraggio ambientato nei luoghi più caratteristici di Città e Borgo, su un soggetto spinoso e poco esplorato nel mondo del cinema, ispirato a fatti reali - Il regista, Silvio Akai: «Ora lo porteremo nelle scuole parlando della nostra esperienza artistica»
Una scena con Bianca (a destra) e Luna (la bulla), interpretate — rispettivamente — da Alessia Oliverio e Emily Pellitteri © MAD
Jona Mantovan
26.09.2025 19:15

«Lupi et oves», Lupi e pecore. È questo il titolo del nuovo film diretto da Silvio Akai in uscita nelle sale (al Palacinema il 2 ottobre), un lungometraggio «a chilometro zero» tutto realizzato con attori e risorse locali, a partire dai luoghi delle riprese, Locarno e Ascona, con l’aggiunta di un brano ad hoc prodotto dal rapper sopracenerino Sisma. L’opera - il cui nome fa riferimento al tema del predatore e della preda, raffigurato come un affascinante gioco di carte - esplora un tema sottaciuto, il bullismo femminile, seguendo le vicende delle giovani Bianca, vittima, e Luna, la perfida tormentatrice. «L’idea risale a qualche anno fa, nel corso della produzione di un precedente lavoro, “Serpenti”», racconta Akai al Corriere del Ticino.

L’impegno emotivo

Insieme a lui c’è Alessia Oliveiro, che davanti all’obiettivo è la protagonista presa di mira dalla sua controparte malvagia. «Siamo orgogliosi di avere la possibilità di raccontare la nostra esperienza artistica nelle scuole. La visione in classe può svolgersi con la sola analisi guidata dal docente, oppure coinvolgendo anche noi, così da aprire un dialogo tra studenti, regista, interpreti o troupe tecnica», riprende il 36.enne.

«Interpretare il mio personaggio è stato emotivamente impegnativo», confida Oliverio. «È una ragazza vulnerabile che affronta la situazione portando già un dolore profondo con sé, senza che i compagni se ne rendano conto. Ho sentito subito una forte connessione con la sua storia, e questo mi ha aiutata a entrare nei suoi panni con autenticità», aggiunge la 25.enne.

È stato stimolante lavorare su un tema delicato in uno “spazio sicuro”, dove potevo sempre dire la mia
Alessia Oliveiro, protagonista – nel ruolo di Bianca – in «Lupi et oves», 25 anni

«Toccante vedersi vulnerabili»

Per lei, questa è la seconda esperienza nel mondo del cinema. La prima era stata in «Stars - Il successo al costo dell’amore», con tutt’altri toni rispetto al nuovo titolo. Inevitabile, quindi, chiederle quale sia stata la sfida più difficile e il suo rapporto, nella realtà, con Emily Pellitteri, la «cattiva» della pellicola. «Le scene più difficili da girare sono state quelle delle aggressioni. Nel materiale di promozione si vede uno spezzone ambientato in uno spogliatoio femminile. Ecco, recitare in quelle sequenze è stato particolarmente arduo. Credo che vadano a toccare in maniera profonda l’intimità e la vulnerabilità di ogni donna e per questo è stato intenso sia interpretarle sia rivederle: un’esperienza toccante».

«Atmosfera positiva»

Entrambi i nostri interlocutori, tuttavia, sottolineano come l’atmosfera sia sempre stata positiva e piena di entusiasmo, oltre al fatto che tutte le persone coinvolte nel progetto condividono un profondo legame di amicizia e rispetto tra loro: «Si è creata una vera famiglia, nella quale chiunque collaborava con passione». «Tuttavia, non sono mancati i momenti in cui, dall’altra parte della macchina da presa, restavamo colpiti dalle dinamiche nelle recite delle circostanze più toste e crudeli, tanto da trattenere il respiro ancora per qualche secondo dopo il fermo delle bobine», le fa eco lui.

«Questo per far capire quanto avessimo percepito la sofferenza e quanto fossimo catapultati nel dolore che può provare qualcuno. Insomma, ci ha fatto davvero male. Come detto però, nonostante la drammaticità che portiamo sullo schermo, l’ambiente è sempre stato aperto e positivo». Lo evidenzia pure Oliverio: «Come attrice, è stata un’esperienza molto stimolante, soprattutto perché fin dai primi incontri Silvio ci ha trasmesso un grande senso di libertà. Ci ha detto di non voler imporre nulla e questo ha creato uno spazio sicuro dov’è stato possibile esprimersi liberamente contribuendo con la nostra visione a quanto scritto sul copione».

Sviluppo di collaborazioni

Tutti elementi che, nella realtà, sono lontani da chi vive vicende simili a quella raccontata. Prima di arrivare al «ciak», infatti, sono stati approfonditi casi reali avvenuti nella Svizzera italiana, alfine di conservare la massima fedeltà rispetto a quanto rappresentato. «Ci siamo ispirati a eventi accaduti. Siamo partiti da questi per condurre un’analisi approfondita, raccogliendo testimonianze e cercando di sintetizzare», conclude l’intervistato. Per tale motivo, oltre alla presentazione nei contesti scolastici, la squadra di «Lupi et oves» sta avviando collaborazioni con enti e associazioni impegnati nella prevenzione del fenomeno.

La biografia del regista Silvio Akai

Silvio Akai, regista locarnese, nasce e cresce ad Ascona. Realizza film interamente ambientati e prodotti in Ticino, con particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani talenti locali e ai temi sociali del territorio. Dopo il cortometraggio SALMO 23 (2019) e il mediometraggio SERPENTI (2020), vincitore del Best Drama Film 2021 allo Switzerland International Film Festival, firma il suo terzo lavoro: LUPI ET OVES (2025), un lungometraggio che affronta il bullismo al femminile in ambito scolastico con uno sguardo simbolico e contemporaneo.

Cast+Crew

Con (principali):
● Alessia Oliverio – Bianca (bullizzata)
● Emily Pellitteri – Luna (bulla)
● Enrico Saggese – Lucio (fratello Bianca)
● Nina Hersche – Selena (amica bulla)
● Zoe Brunner – Lea (amica bulla)
● Nikko Cabanas – Aris (sportivo)
● Gianluca Demartis – Enea (sportivo)
● Melanie Pellitteri – Mia (sorella Luna)
● Camilla Beretta – Mamma di Bianca
● Tihana Vukic – Docente
● Alessio Scalmazzi – Docente

Direzione e produzione: 
Silvio Akai
Soggetto e sceneggiatura: Silvio Akai, Jonathan Akai
Produzione video e audio: Enrico Smeraldi
Assistenti alla regia e produzione: Gionata Gobbin, Tihana Vukic
Assistente di produzione: Fabiana Laidelli
Direzione della fotografia: Silvio Akai, Enrico Smeraldi
Montaggio: Enrico Smeraldi
Mixaggio audio: Marco Nevano, Joel Morales Insua
Colonna sonora originale: Amos “SISMA” Zoldan
Backstage e casting: Bianca Franzoni, Lia Plebani
Scenografia e costumi: Dalia Akai Franzoni, Valentina Akai Poroli
Trucco e acconciature: Iris Pellitteri
Consulenza legale: Avv. Rocco Bergonzoli
Grafica: Doriano Miozzari

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