La Fortezza sulla rampa di lancio: «Il messaggio entro l’autunno»

Un vero e proprio «Tour de Suisse» della cultura, è quello che ha fatto tappa oggi a Bellinzona con la visita del nuovo Delegato permanente della Svizzera all’UNESCO a Parigi, l’ambasciatore Benedikt Wechsler. Il quale si trova attualmente impegnato in un giro del Paese in otto tappe - al volante di una microcar ecologica firmata «UNESCO Suisse» - nei principali siti svizzeri che fanno parte del patrimonio mondiale. Una meta importante del giro è stata, appunto, quella della Fortezza di Bellinzona (parte del patrimonio UNESCO dal 2000), oltre che l’unica in Ticino. Wechsler ha dapprima avuto un incontro a Palazzo Civico con il sindaco Mario Branda, un colloquio che ha visto quale oggetto principale il progetto di valorizzazione da 23 milioni dei castelli medievali che, come auspica Branda, è sempre più vicino. La visita è poi proseguita ammirando gli spazi di Castelgrande insieme a Juri Clericetti, direttore dell’Organizzazione turistica regionale.
«È tutto pronto»
E proprio il progetto di rivalorizzazione della Fortezza, ormai sulla rampa di lancio è uno dei punti chiave, come spiega Mario Branda al CdT: «Negli ultimi mesi abbiamo avuto diversi incontri con il Cantone e con i suoi rappresentanti, anche per loro il progetto è importante». Progetto che può vantare un duplice obiettivo di fondo, «storico-culturale da un lato e turistico-economico dall’altro». Tuttavia, l’iter della procedura è stato rallentato «con il Cantone che doveva confrontarsi con le sue difficoltà finanziarie», prosegue Branda. «Abbiamo quindi riformulato il progetto nel suo sviluppo temporale con anche il relativo finanziamento. E l’abbiamo ripresentato dal punto di vista formale, con una descrizione dei singoli passaggi. La risposta da parte del Cantone è attesa entro la fine di questo mese». E, in tal senso, la Città ha già fatto i passi necessari: «Abbiamo pronto il progetto e abbiamo pronto anche il messaggio municipale da indirizzare al Consiglio comunale. E questo speriamo di poterlo fare entro due o tre mesi, l’orizzonte temporale è entro ottobre-novembre».
Dai soldati ai turisti
Sull’importanza storica e culturale della Fortezza si è espresso anche Wechsler, che nel suo incarico (al via da inizio settembre) si occuperà di «difendere gli interessi della Svizzera all’interno di un contesto mondiale negli ambiti della scienza, dell’educazione e della cultura. Un modo anche per aiutare a salvaguardare questo patrimonio e per farlo sviluppare». Per quanto riguarda i castelli di Bellinzona, «dobbiamo considerare che sono stati costruiti per dei soldati dell’epoca e non pensati per i turisti. Il lavoro da fare, innanzitutto, è quello di garantire una buona accessibilità delle strutture, conservando al tempo stesso il valore storico. E, da quello che ho visto, è già stato fatto un ottimo lavoro. Non ho quindi dubbi sul fatto che le prossime tappe di valorizzazione saranno sulla stessa linea». E, proprio pensando al futuro, tra i nuovi candidati del nostro Paese a far parte del patrimonio UNESCO ci saranno anche e lo Jodel svizzero e il patrimonio culinario alpino.