«La Valle di Blenio si trasformerà in un albergo diffuso»

«Stiamo mettendo assieme gli ultimi tasselli. Ci siamo. E abbiamo trovato partner molto affidabili. Quando ci sono la determinazione e la volontà di concretizzare qualcosa non ci si ferma di fronte a nessun ostacolo». Ottimista Lino D’Andrea lo è sempre stato. Da bleniese (è originario di Serravalle) sa che il complesso turistico da almeno 60 milioni di franchi che prende il nome dalla società anonima di cui è presidente (la Sun Village Projects SA con sede a Lugano) è fondamentale per lo sviluppo socioeconomico di Acquarossa, certo, ma in generale dell’intera Valle del Sole. Il progetto è al punto di svolta.
Ci siamo, oramai
Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre - ci ha assicurato ieri il nostro interlocutore - verranno annunciate delle importanti novità. Innanzitutto relative all’esercizio del diritto di compera per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario (2,6 milioni) della Centro turistico Acquarossa SA. Il termine deciso dal Municipio, ed approvato dal Legislativo prima di Natale, è fissato al 31 dicembre prossimo. Il cantiere dovrà poi aprire entro dodici mesi, quindi per la fine del 2026, con tre anni di ritardo rispetto all’iniziale tabella di marcia.
Quella «salita» impegnativa
Per dirla con il numero uno della società, che nell’idea ci ha sempre messo testa e cuore senza risparmiarsi, è «stata una salita impegnativa, ma ora possiamo tirare un po’ il fiato. Non troppo in quanto siamo pronti ad iniziare il vero lavoro». Lino D’Andrea preferisce al momento non svelare ulteriori dettagli. Investimento e concetto rimangono immutati, fatta eccezione nel primo caso per qualche ritocco all’insù in virtù di alcuni adeguamenti di costo.
Si guarda al futuro con fiducia
«Non posso che guardare al futuro con fiducia, in quanto faccio parte di un gruppo che sta lavorando con grande entusiasmo. Faremo diventare la Valle di Blenio un albergo diffuso», ci spiega, lasciandosi andare ad una battuta che nasconde comunque tanta verità. Il Sun Village prevede un hotel da 69 camere con centro benessere e una piscina coperta aperta al pubblico, oltre ad un numero di appartamenti da definire, ma comunque tra 100 e 150, sulla base del taglio che gli stessi avranno secondo le esigenze degli acquirenti. Il complesso ospiterà, a pieno regime, fino a 500 persone.
Focus sull'accoglienza
Dopo la cocente delusione per il mancato rilancio delle Terme da parte di una coppia di imprenditori anglo-svizzera, gli occhi dell’intera valle (e del Ticino) sono fissi sull’imprenditore. «Di fronte a simili progetti occorre avere una mentalità imprenditoriale, essere propositivi. Poi sarà fondamentale anche l’accoglienza. Intendo in senso lato, da parte della popolazione. Confido nei bleniesi per la buona riuscita dell’operazione», chiosa Lino D’Andrea. Il quale, come detto, con lungimiranza sta già guardando oltre. Agli aspetti legati al marketing per promuovere al meglio quello che è destinato a diventare un fiore all’occhiello del distretto.
Gli altri fiori all'occhiello
Unitamente al Centro di sci nordico di Campra (impreziosito dal moderno albergo) che verrà rilanciato nei prossimi anni (come abbiamo riferito il 27 giugno); al rinnovato Centro Poli di Olivone; alla rinascita della storica fabbrica di cioccolato Cima Norma di Dangio-Torre; e agli impianti di risalita del Nara e di Campo Blenio, viepiù orientati verso la destagionalizzazione come auspica il Cantone. Per la regione è in corso una specie di Rinascimento. I Comuni (nella fattispecie Blenio ed Acquarossa), l’Ente regionale e l’Organizzazione turistica hanno sempre creduto nella bontà delle varie iniziative, facendo il possibile affinché potessero (o possano) vedere la luce.