L'aperitivo digitale del 13 maggio 2022

Musk, Twitter e il tasto «pausa»
Dietrofront in vista? Sì, no, forse. Anzi no, ma intanto Elon Musk, via Twitter ovviamente, ha combinato una bella frittata. L'accordo per l'acquisizione del social network, ha scritto il patron di Tesla, è «temporaneamente sospeso in attesa di dettagli che supportino il calcolo che gli account di spam/fake rappresentino meno del 5% degli utenti». Le azioni di Twitter, a causa del cinguettio, sono crollate dell'11% nel pre-market, quelle di Tesla sono invece salite del 4,9%. Lo stesso Musk, tuttavia, poco dopo ha rassicurato: «Resto impegnato all'acquisizione». Come interpretare tutto ciò? Stefano Olivari prova a dare una risposta.
La Corea del Nord e il virus
Due anni e mezzo, circa. Tanto è passato prima che la Corea del Nord, finora refrattaria ai vaccini e convinta, bontà sua, che sarebbe stata sufficiente l’ideologia per sconfiggere il virus, annunciasse i primi casi di COVID-19. Un’ammissione sorprendente. Al punto che, molti, si sono posti la domanda: perché adesso? Le teorie sono tante. Alcune cozzano fra loro. Chi vi scrive ne parla qui.
Quando l'autostima si misura in like
Adolescenti, ragazzini, ma anche bambini. E social media. Un legame sempre più stretto e sempre più precoce. Legame che va osservato e gestito con particolare attenzione per non rischiare che i più giovani siano esposi a rischi o vengano trascinati in spirali di negatività e sovraesposizione. Soprattutto per quanto riguarda ideali, obiettivi di vita, culto dell’immagine e valutazione (o svalutazione) di sé. Il rischio è di incorrere in troppa esposizione, per troppo tempo e troppo presto. Irene Solari ne ha discusso con Lara Zgraggen, responsabile del progetto Prevenzione all’uso della tecnologia nei giovani per l’ASPI.
Meno voli, più licenziamenti: la Russia ora «sente» le sanzioni
La Russia aveva retto. Meglio di altri. Anzi, a differenza di altri. Scali come Amsterdam, Heathrow e Francoforte, ma anche Zurigo, assomigliavano a deserti. Pochi, pochissimi voli in programma. Nessuna coda al check-in. Nella Federazione, invece, la pandemia ha provocato danni minori all’aviazione. Di più, la spinta (forte) del cosiddetto mercato domestico aveva permesso alle compagnie di respirare. Ora, beh, l’orizzonte si è rovesciato. L’invasione dell’Ucraina e le conseguenti sanzioni occidentali hanno, di fatto, frenato un intero settore. E gli effetti, a distanza di mesi dalle prime misure, cominciano a farsi sentire. Pesantemente. Qui l'approfondimento.
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Venerdì, come noto, è giorno di podcast al Corriere del Ticino. Se ve li foste persi, nessun problema: li trovate qui sotto.