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L'aperitivo digitale del 22 maggio 2023

Ecco le principali notizie che potresti esserti perso oggi su CdT.ch
© CdT/Chiara Zocchetti
Michele Montanari
22.05.2023 18:00

Care lettrici e cari lettori, benvenuti all'appuntamento con l'aperitivo digitale targato CdT.

Per i negozi «una libertà in più»

Si è presentato questa mattina a Bellinzona il comitato interpartitico – composto da Lega, PLR, UDC e Centro – a favore della modifica della legge cantonale sull’apertura dei negozi in votazione il 18 giugno. «L’obiettivo principale», spiegano i promotori, «è quello di aumentare la flessibilità e le opportunità nel settore commerciale, tenendo conto delle sfide che il commercio al dettaglio affronta». Giona Carcano illustra i punti chiave della proposta.

L'Ucraina cerca di andare oltre l'Occidente

E se l’Ucraina, in questi mesi, avesse parlato con gli interlocutori sbagliati? Il G7 di Hiroshima ha chiarito una volta di più che una larga fetta di mondo mantiene posizioni interlocutorie sul conflitto. Marcello Pelizzari ci parla dello sforzo da parte di Kiev per convincere in particolare i Paesi africani e l'India.

Insulti razzisti a Vinicius

Il Real Madrid ha annunciato di aver presentato una denuncia alla procura spagnola dopo gli insulti razzisti ricevuti dall'attaccante brasiliano Vinicius, al Mestalla di Valencia, in occasione dell'incontro valido per la 35. giornata della Liga. I tifosi del Valencia hanno gridato «Scimmia» al giocatore brasiliano: vediamo cosa sta succedendo.

Una ticinese bloccata a Catania 

«L'Etna? Gli aerei erano completamente neri, allucinante». Lo ha raccontato Alessandra, una lettrice del CdT, a Marcello Pelizzari. La donna, come molti ticinesi, ha scelto l’Italia per qualche giorno di relax. Peccato che, ieri, il suo rientro sia stato «rovinato» dall’Etna: nuova fase eruttiva con conseguenze sull’aeroporto di Catania e sulle normali operazioni di volo. Lo scalo, a causa della caduta di cenere, è stato chiuso fino a stamattina.

La maxi-multa a Meta

Una sanzione così non si era mai vista. Lunedì, Meta è stata multata dal regolatore irlandese per aver violato le norme europee sulla protezione dei dati (GDPR) tramite Facebook. Norme entrate in vigore esattamente cinque anni fa, il 25 maggio del 2018. L’ammontare della somma? 1,2 miliardi di euro. Si tratta della sanzione più alta mai inflitta in Europa per questo tipo di infrazione.