L'aperitivo digitale del 27 dicembre 2022

Care lettrici e cari lettori, bentornati all'appuntamento con l'aperitivo digitale.
Ex direttore delle medie rinviato a giudizio
Partiamo con una notizia locale. L'ex direttore delle medie di Lugano è stato rinviato a giudizio. L'addebito nei confronti del 39.enne, che nel frattempo è stato posto in regime di espiazione anticipata della pena, è quello di atti sessuali con fanciulli.
Ticinesi a Capodanno in giro per il mondo (di nuovo)
Dove andranno i ticinesi a Capodanno? Jona Mantovan lo ha chiesto a Davide Nettuno di Hotelplan. Tra le nevi in Svizzera oppure in mari lontani, la voglia di turismo durante le feste è forte: «Dicembre molto buono, ma il vero recupero arriverà tra Carnevale, Pasqua oppure in estate».
Addio restrizioni cinesi
Sta arrivando l'anno del Dragone. Marcello Pelizzari ci svela come la Svizzera farà tornare i turisti cinesi. Dall'8 gennaio 2023, i viaggiatori che faranno rientro in Cina dall'estero non dovranno infatti più sottostare alla quarantena obbligatoria. Una buona notizia per Svizzera Turismo: «Speriamo di poter accogliere circa il 50% dei visitatori rispetto ai volumi del 2019%».
L'anniversario di «Tre uomini e una gamba»
L’inganno della cadrega. La Betty, quella con le ginocchia a punta. La maglietta di Sforza, perché quella di Ronaldo era finita. «Tre uomini e una gamba» compie 25 anni ed è incredibile come si sia conficcato di prepotenza nell’immaginario comune di italiani ed italofoni, ticinesi compresi. Con Michele Montanari ripercorriamo alcuni dei momenti salienti del capolavoro del trio comico formato da Aldo, Giovanni e Giacomo.
Che fine ha fatto Jack Ma?
Dov'è finito Jack Ma? E perché è stato «cacciato» dal WEF di Davos? Dopo essere stato il cinese più ricco del mondo, oggi il fondatore di Alibaba mantiene un basso profilo. Come mai?
Il cimitero dei missili russi
Kharkiv. Una città dell'Ucraina orientale che, in questi primi dieci mesi di guerra, è stata più volte nominata. Il motivo è presto detto: è stata fra quelle più colpite dall’esercito russo. Al punto tale da aver portato alla creazione di un luogo speciale in cui la brutalità di Mosca emerge con forza: un cimitero, nel quale sono stati ammassati i detriti dei razzi usati contro la città e i suoi cittadini.