L'evento

L'informatica «invade» il Palazzo dei congressi

Oltre 300 programmatori si sono dati appuntamento all'ottava ‘Voxxed Days Ticino’: «Sul mercato mancano sviluppatori, anche provenienti da aree non tecniche»
Elisa Usai, specialista in architetture informatiche e, sullo sfondo, l'apertura di Voxxed Days Ticino
Jona Mantovan
20.01.2023 12:20

Oltre trecento programmatori, venerdì, si sono presentati alle porte del Palazzo dei congressi di Lugano per l'ottava ‘Voxxed Days Ticino’ (dalle 9 alle 17). Un'edizione in presenza con ospiti di tutto rispetto nel mondo dello sviluppo e delle tecnologie informatiche, vere e proprie ‘stelle dei codici’: «Si tratta di una manifestazione dedicata agli specialisti. Qui trovano pane per i loro denti, ma non vogliamo escludere nessuno. Massimo rispetto per i 'babbani digitali'», esclama con entusiasmo e una punta d'ironia Federico Yankelevich, organizzatore e membro di comitato di ated-ICT Ticino, associazione promotrice e co-organizzatrice dell'evento insieme all'Istituto sistemi informativi e networking della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI, Dipartimento tecnologie innovative). «D'altronde, secondo numerosi studi dei politecnici svizzeri, nel mercato interno mancano decine di migliaia di figure professionali di questo tipo. Ma non solo. Ci siamo accorti, poi, del fatto che spesso persone con ottime capacità non debbano per forza provenire da formazioni tecniche». Come dire che si può aver studiato storia o psicologia e rivelarsi poi, a posteriori «degli ottimi sviluppatori». 

«I nostri ospiti ci racconteranno, in una serie di conferenze, la loro esperienza e lo stato attuale dello sviluppo tecnologico, con tutte le ultime novità nell'ambito della programmazione e dello sviluppo di tecnologie informatiche», gli fa eco Tiziano Leidi, direttore dell'Istituto SUPSI e anche lui membro di comitato di ated-ICT Ticino. «Abbiamo però vari livelli di approfondimento, a seconda dei 'gusti' e del grado di esperienza di chi decide di aderire a questo importante appuntamento. Le relazioni sono in parallelo su quattro sale, per cui qualcosa che potrà risvegliare l'interesse di ognuno ci sarà per certo», puntualizza il 49.enne.
«Chi non è ancora specialista può farsi un'idea», sottolinea Yankelevich. «Come dicevo, nel mercato mancano sviluppatori di programmi informatici. Si parla di decine di migliaia di programmatori in Svizzera. Dicevo anche dei profili provenienti da settori completamente diversi: ecco, questi ‘innesti’ da mondi diversi, nei gruppi che si occupano di creare prodotti digitali, sono spesso delle belle scoperte di talenti che stanno facendo crescere molto bene il settore».

Ci sono state molte realtà portate avanti in modo incontrollato e troppo rapidamente. Per esempio ci si è illusi di riuscire a produrre valore con un media sociale
Federico Yankelevich, organizzatore e membro di comitato di ated-ICT Ticino

Mercato in crisi? Anche no

Negli ultimi tempi, però, sembra che giganti di riferimento a livello globale come Twitter, Facebook/Meta, Amazon e altri siano in gravi difficoltà. Crisi, licenziamenti, caos nella loro gestione (com'è successo con il crollo di FTX). Ma tutti questi avvenimenti, secondo i due esperti, sono molto marginali rispetto all'industria vera e propria. «Non dimentichiamo anche la loro fortissima accelerazione nella fase della pandemia, oggi abbiamo un normale riassestamento della situazione», sottolinea Leidi.

«Ci sono state molte realtà portate avanti in modo incontrollato e troppo rapidamente. Per esempio ci si è illusi di riuscire produrre valore con un media sociale...», aggiunge Yankelevich. «Quasi mi aspettavo che Twitter e altre grandi aziende fossero sovradimensionate, ma questo non scalfisce minimamente la necessità di persone qualificate che possano dare un contributo allo sviluppo di settori economici che producono un valore reale». Il richiamo è alla 'corsa' nel campo dell'intelligenza artificiale e della realtà virtuale. «Si fa quasi fatica a stare al passo con tutte le novità», ammette Leidi.

La nostra, come pure quelle in altre città come Zurigo, Bucarest, Bruxelles e altre, è una versione più compatta dell'evento Devoxx, come se fosse una sorta di ‘satellite’
Tiziano Leidi, direttore dell'Istituto sistemi informativi e networking della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Dip. tecnologie innovative)

A favore dell'ambiente

Uno dei punti cardine sul quale l'informatica può lavorare è l'ottimizzazione non solo economica a livello di costi, ma anche in termini di efficienza intesa come un impatto più sostenibile nei confronti dell'ambiente. «Abbiamo anche pensato che organizzare delle conferenze del genere poteva evitare a tutti i partecipanti di dover prendere un aereo e andare a eventi per esempio in Belgio o nel Regno Unito. In questa maniera, facciamo spostare solo quella trentina di persone che vengono a trovarci. Di sicuro è un piccolo contributo positivo sul nostro mondo sotto il profilo ecologico». dice Yankelevich. Il 46.enne—che nella vita è responsabile del gruppo di sviluppatori dell'Ente ospedaliero cantonale ticinese—in realtà è proprio la 'mente' dietro la formula presentata questo venerdì. Una formula replicata in altre città europee e nata da un evento principale, denominato Devoxx

È bello anche notare come questa idea calzi a pennello per la nostra realtà locale, ma comunque molto aperta e internazionale
Federico Yankelevich

I pionieri? In Ticino

«Ricordo che parlando con i fondatori di Devoxx, nel 2013/2014 in Inghilterra, avevo proposto la messa a punto di un evento simile al loro. Da lì, oggi, sono ormai una dozzina le nazioni che propongono i Voxxed Days. È un format divenuto comune e siamo molto fieri di essere, in Ticino, quelli che l'hanno portato avanti da più tempo, dato che siamo partiti per primi. È bello anche notare come questa idea calzi a pennello per la nostra realtà locale, ma comunque molto aperta e internazionale. Si vede poco, forse, ma nella nostra dimensione operano tanti specialisti nel settore dello sviluppo del software». 
«La nostra, come pure quelle in altre città come Zurigo, Bucarest, Bruxelles e altre, è una versione più compatta dell'evento Devoxx, come se fosse una sorta di ‘satellite’», precisa Leidi. «Siamo molto soddisfatti che il Ticino risponda ‘presente’ anche dopo due anni di pandemia, che sono stati difficili anche per un evento come il nostro», conclude Yankelevich.

La mia passione per il mondo digitale forse deriva anche dalle mie origini. Sono cresciuta a Ivrea, che era la sede della Olivetti, un'azienda che negli anni d'oro è stata il simbolo dell'informatica
Elisa Usai, specialista in architetture digitali e banche dati, relatrice a Voxxed Days Ticino

Poche donne

Elisa Usai, specialista in architetture digitali e banche dati, è una delle poche donne alla manifestazione e interviene anche come relatrice. «Sì, è vero, in questo mondo siamo davvero in poche. Speriamo di riuscire a cambiare la situazione...», dice la giovane, sperando che sia possibile anche grazie a questo genere di proposte aperte al pubblico. «La mia passione per il mondo digitale forse deriva anche dalle mie origini. Sono cresciuta a Ivrea, che era la sede della Olivetti, un'azienda che negli anni d'oro è stata il simbolo dell'informatica».

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