Il caso

Attentato al Crocus City Hall: la TV russa incolpa Kiev, ma con un filmato fake

NTV, uno dei principali canali russi, ha trasmesso un video in cui Oleksiy Danilov, un alto funzionario della sicurezza ucraino, confesserebbe il coinvolgimento del Paese nell'attentato avvenuto a Mosca: tuttavia, si tratta di un falso
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Red. Online
23.03.2024 18:00

«I responsabili della strage al Crocus City Hall di Mosca hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi come i nazisti». È con queste parole che, nel pomeriggio, il presidente russo Putin si è rivolto ai cittadini, in un discorso televisivo alla nazione, facendo il punto della situazione sull'attentato, rivendicato dall'ISIS, in cui ieri sera nella capitale russa sono state uccise più di 140 persone

Nel suo intervento, Putin ha specificato che i quattro attentatori sono stati arrestati e che ci sarebbero prove che, dopo aver compiuto l'attacco, avessero intenzione di varcare il confine per entrare in Ucraina. Un dettaglio, questo, che non è passato inosservato e che sta facendo discutere. Secondo i primi risultati dell'inchiesta, infatti, è effettivamente emerso che dalla parte ucraina del confine era stata creata «una finestra», per consentire ai quattro responsabili della strage di scappare. 

Tuttavia, già ieri sera, dopo l'attacco, la presidenza ucraina di Zelensky aveva messo le mani avanti, dichiarando di «non aver nulla a che fare» con l'attentato del Crocus City Hall. Ciononostante, le tensioni con Mosca restano altissime. E mentre le indagini proseguono, anche la televisione russa continua a puntare il dito contro Kiev. Trasmettendo, però, un filmato falso. 

Secondo Meduza e il servizio Verify della BBC, NTV, uno dei principali canali russi, nelle scorse ore ha divulgato un video in cui un alto funzionario della sicurezza ucraino avrebbe lasciato intendere il coinvolgimento di Kiev nell'attentato nella sala concerti. Nel filmato, Oleksiy Danilov direbbe: «Ci si diverte a Mosca oggi. Penso che sia molto divertente. Mi piacerebbe pensare che organizzeremo situazioni così divertenti più spesso». Frasi, queste, che sono state attribuite ai fatti accaduti ieri sera. Tuttavia, il video trasmesso dalla NTV si tratta di un falso, generato – neanche a dirlo – con l'aiuto dell'intelligenza artificiale. Danilov, infatti, non ha mai pronunciato quelle parole, come dimostrano i video, disponibili ancora oggi su YouTube, da cui sembrerebbero essere stati estrapolate le clip trasmesse dalla NTV. 

Nello specifico, il filmato raggruppa due video-interviste (una a Danilov e l'altra al capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov) pubblicate negli scorsi giorni, il cui audio – come dimostrano i file presenti ancora su YouTube – sarebbe stato modificato, in modo da incolpare l'Ucraina dell'attentato. Si tratterebbe, insomma, di un deepfake trasmesso dalla televisione russa, che in poche ore ha fatto il giro dei social media.  

Spunta anche un «filmato shock»

Allo stesso modo, oltre al video fake trasmesso dalla NTV, e a quello pubblicato da Russia Today, in cui un 26.enne, tra gli arrestati, dichiara di aver ascoltato «un predicatore» e di essere stato pagato per colpire al Crocus City Hall, online ha fatto capolino anche un altro filmato.

Si tratta di un video di pochi secondi, comparso su alcuni canali Telegram di Meduza e del sito bielorussio Nexta e su alcuni social media, che raffigura un soldato nell'atto di tagliare l'orecchio destro a uno dei sospettati attentatori, e costringerlo poi a mangiarlo. Un vero e proprio «filmato shock», come è stato immediatamente descritto online. Meduza, nel riportare il breve video, ha specificato che la «registrazione di 24 secondi mostra un uomo in abiti mimetici che tiene l'arrestato a terra, poi gli punta un coltello all'orecchio destro e ne taglia un pezzo. Quindi l'ufficiale tenta più volte di mettere il pezzo di orecchio tagliato nella bocca del sospetto terrorista, dopodiché lo colpisce in faccia». Tuttavia, non è ancora stato possibile verificare l'autenticità del video, e neppure il suo effettivo collegamento con l'attentato al Crocus City Hall.