Stati Uniti

Boeing ha taciuto su un particolare del 737 MAX: perché?

La senatrice Tammy Duckworth ha esortato la FAA a indagare sul perché i piloti del volo AS 1282 di Alaska Airlines non fossero stati informati che, in caso di depressurizzazione rapida, la porta di cabina si apre automaticamente
© AP
Marcello Pelizzari
10.04.2024 20:30

L’incidente occorso al volo AS 1282 di Alaska Airlines continua a far discutere. A distanza di mesi dall’improvvisa esplosione – poco dopo il decollo – di una porta di emergenza bloccata permanentemente, infatti, i contorni dell’accaduto stanno sempre più prendendo forma. La decompressione incontrollata del Boeing 737 MAX 9, va da sé, ha messo sotto pressione (e non poco) i piloti. Abili, se non abilissimi, a riportare il velivolo a Portland in sicurezza. Evitando, insomma, che l’incidente si trasformasse in tragedia. 

Il problema, per certi versi, è proprio il grado di preparazione dell’equipaggio. O, meglio, la mancanza di comunicazione da parte di Boeing di un dettaglio piuttosto importante: entrambi i piloti, infatti, non erano a conoscenza che – in caso di rapida depressurizzazione dell’aereo – la porta della cabina di pilotaggio si apre. È il nuovo standard degli aerei a medio raggio di Boeing, quelli della famiglia MAX per intenderci. A quanto pare, tuttavia, gli equipaggi delle compagnie aeree non sarebbero stati informati di questa novità. L’apertura della porta della cabina, per dire, ha colto di sorpresa anche hostess e steward. Una check-list e le cuffie di uno dei due piloti, nella confusione, sono state risucchiate fuori dalla cabina. Un nuovo standard, dicevamo, che tanto nuovo in ogni caso non è: l’apertura della porta della cabina di pilotaggio è infatti comune a quasi tutti i velivoli di Boeing e Airbus, per intenderci. Il costruttore, quindi, non ne aveva mai parlato finora perché ai suoi occhi si trattava di una questione ovvia?

A sollevare la questione, dopo che se n’era discusso già a gennaio, in questi giorni è stata la senatrice Tammy Duckworth, tramite una lettera alla Federal Aviation Administration, l'Agenzia che regola e sovrintende ogni aspetto riguardante l'aviazione civile negli Stati Uniti, visionata da CBS News. Duckworth, senatrice democratica dell’Illinois e presidente della Sottocommissione del Senato per la sicurezza dei voli, si è spinta oltre. Chiedendo espressamente alla FAA di indagare sul perché i piloti di Alaska Airlines non fossero a conoscenza del fatto che la porta del cockpit, in caso di rapida depressurizzazione, si apre automaticamente per livellare la pressione fra cabina di pilotaggio e resto dell’aereo. 

Il fatto che Boeing non abbia notificato questa novità è sintomatico, agli occhi di Dukworth ma non solo, di una cultura aziendale tutto fuorché irreprensibile. Di più, la memoria collettiva è subito andata a ripescare le mancate comunicazioni ai piloti circa il (famigerato) sistema MCAS. Il cui malfunzionamento ha provocato due incidenti mortali fra il 2018 e il 2019

La senatrice, nella sua missiva, ha insistito su un aspetto fondamentale: Boeing dovrebbe informare con precisione gli equipaggi e, parallelamente, comunicare loro ogni singola funzione presente sui modelli MAX. Boeing, nel caso specifico, non ha certo brillato per trasparenza e spirito collaborativo: non solo ha dichiarato al Congresso di non aver trovato i documenti relativi ai lavori effettuati sulla porta di emergenza bloccata permanentemente del volo AS 1282, ma è stata accusata dall’NTSB, il National Transportation Safety Board, di non aver collaborato attivamente alle indagini in questi ultimi mesi. 

Sul perché Boeing comunichi male o non lo faccia affatto le teorie si sprecano. Il fatto che l’amministratore delegato abbia appena annunciato l’addio e, parallelamente, che il presidente dell’azienda non intenda sollecitare un nuovo mandato a suo modo è significativo. 

Subito dopo l’incidente del 5 gennaio, perlomeno, Boeing ha aggiornato il manuale operativo per gli equipaggi. Inserendo i dettagli sull’apertura automatica della porta della cabina di pilotaggio in caso di depressurizzazione rapida. Un portavoce di Allied Pilot Association, sindacato che rappresenta i piloti di American Airlines, nel frattempo ha condiviso e apprezzato lo sforzo della senatrice Duckworth. «Questa non divulgazione del design della porta della cabina di pilotaggio si aggiunge al lungo elenco di informazioni che Boeing non divulga ai piloti». La FAA «deve fermare questo cattivo comportamento prima che succeda un’altra tragedia».