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«Netanyahu ha personalmente approvato l'attacco con droni contro la Flotilla»

Lo affermano fonti d'intelligence citate da CBS News - Fra l'8 e il 9 settembre, le forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni - In corso, a Sharm, i colloqui indiretti tra Israele e Hamas - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Netanyahu ha personalmente approvato l'attacco con droni contro la Flotilla»
Red. Online
06.10.2025 06:22
23:00
23:00
Trump: «Hamas ha accettato alcune cose molto importanti»

 Trump afferma che Hamas «ha accettato alcune cose molto importanti» e che «avremo un accordo presto». Il tycoon ha poi smentito che ci sia stata tensione tra lui e Benjamin Netanyahu per l'accordo su Gaza. «Non è vero, è stato molto positivo», ha detto il presidente americano.

19:43
19:43
«Netanyahu ha personalmente approvato l'attacco con droni contro la Flotilla»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato direttamente le operazioni militari all'inizio del mese scorso contro due imbarcazioni facenti parte della Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari e sostenitori filo-palestinesi, tra cui l'attivista svedese per il clima Greta Thunberg.

La notizia viene data da Cbs News in esclusiva, citando due funzionari dell'intelligence americana informati. Secondo le fonti, l'8 e il 9 settembre le forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio.

18:08
18:08
L'UE vuole far parte dell'organo di transizione Gaza

L'Unione europea vuole svolgere un ruolo nel piano di pace di Donald Trump e far parte del nuovo organismo internazionale di transizione previsto per Gaza, ha dichiarato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Kaja Kallas, durante una visita in Kuwait.

«Crediamo che l'Europa abbia un ruolo importante e che dovremmo farne parte», ha affermato in risposta alla domanda di un giornalista sulla possibile partecipazione dell'UE al «Comitato per la Pace» menzionato nel piano del presidente degli Stati Uniti.

16:58
16:58
Iniziati i colloqui indiretti a Sharm tra Israele e Hamas

Un funzionario egiziano ha dichiarato che i colloqui tra le delegazioni negoziali israeliana e di Hamas sono iniziati a Sharm el-Sheikh. Lo riporta l'Ap online.

Secondo i media israeliani, del team negoziale inviato in Egitto da Gerusalemme fanno parte il vicedirettore del Mossad, il coordinatore per gli ostaggi del governo Gal Hirsch e un consigliere per la politica estera molto vicino al primo ministro Benjamin Netanyahu, Ophir Falk.

Il capo negoziatore della squadra israeliana, il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer, non prenderà parte ai colloqui in questa prima fase, ma dovrebbe raggiungere Sharm nello stesso giorno in cui dovrebbero arrivare l'inviato Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff e Jared Kushner, genero di Trump, a cui il presidente Usa ha ormai riconosciuto una parte di rilievo in questa partita.

16:21
16:21
138 attivisti ancora nelle carceri israeliane: dieci sono svizzeri

Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato all'Afp che 138 attivisti della Global Sumud Flotilla sono ancora sotto custodia. Poco prima, Israele aveva annunciato che altri 171 di varie nazionalità, fra cui Greta Thunberg, sono stati espulsi oggi.

Contattato da Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha indicato che nessuno svizzero è stato espulso nella giornata odierna. Dieci cittadini elvetici rimangono quindi incarcerati nella prigione di Ktzi'ot, nel sud dello Stato ebraico.

«Il DFAE continua ad adoperarsi per il loro rimpatrio», ha assicurato un addetto stampa dei servizi di Ignazio Cassis. In totale, 19 attivisti svizzeri facevano parte della flottiglia diretta a Gaza con aiuti umanitari e bloccata al largo della Striscia dalla marina israeliana la scorsa settimana. Nove di essi sono già rientrati nella Confederazione durante il week-end.

15:22
15:22
Le famiglie degli ostaggi hanno chiesto di assegnare il Nobel per la Pace a Trump

Le famiglie degli ostaggi hanno chiesto di assegnare il Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump, sostenendo che la sua azione ha riportato a casa 39 ostaggi e aperto la via a un piano per liberare tutti i rimanenti e porre fine alla guerra.

In una lettera datata 6 ottobre e inviata al Comitato norvegese per il Nobel a Oslo, l'organizzazione con sede a Tel Aviv ha dichiarato che Trump ha dato «luce nei giorni più bui», ha dato priorità il dossier ostaggi fin dall'insediamento e ha mediato soluzioni in diversi conflitti dal gennaio scorso.

Nel testo si afferma che «nessun leader o organizzazione ha contribuito di più alla pace» nell'ultimo anno e che il riconoscimento sarebbe un attestato al «coraggio e alla determinazione» nel perseguire la pace.

15:05
15:05
Colloqui di pace a Sharm, chi sono i negoziatori

I fedelissimi del presidente Usa Donald Trump Steve Witkoff e Jared Kushner, il capo negoziatore di Israele e ex ambasciatore negli Usa Ron Dermer, il leader di Hamas Khalil al Hayya e anche il ministro degli Esteri del Qatar e membro della famiglia reale Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al Thani.

Ecco chi sono i negoziatori del piano di pace che da oggi, a Sharm El-Sheikh, cercheranno di far finire la guerra d'Israele a Gaza. Ecco chi sarà al tavolo:

* USA, L'INVIATO SPECIALE E IL GENERO. Trump non si è limitato a inviare il suo onnipresente inviato speciale, Steve Witkoff ma ha messo in campo anche il genero Jared Kushner. Il marito della figlia di Trump, Ivanka, è stato consigliere senior del presidente durante il suo primo mandato, contribuendo a presentare il primo piano di Trump per il Medio Oriente ma costruendo anche una rete di relazioni nella regione che lo ha aiutato a ottenere il sostegno saudita per la sua società di private equity fondata dopo aver lasciato l'amministrazione.

* ISRAELE, L'UOMO DELLA FLORIDA. La squadra israeliana sarà guidata dal ministro per gli Affari strategici Ron Dermer. Il 54enne è a capo del team che negozia il rilascio degli ostaggi da febbraio. Nato e cresciuto in Florida, lo stato di residenza di Trump, Dermer ha ricoperto il ruolo di ambasciatore israeliano negli Stati Uniti per otto anni prima di entrare a far parte del governo israeliano. La delegazione israeliana comprenderà funzionari del Mossad e dello Shin Bet, il consigliere per la politica estera di Benjamin Netanyahu, Ophir Falk, e il coordinatore degli ostaggi Gal Hirsch, scrive il Times of Israel.

* HAMAS, IL SOPRAVVISSUTO. La delegazione di Hamas sarà guidata da Khalil al Hayya, entrato a far parte del consiglio di cinque uomini che guida Hamas da quando l'ex capo Yahya Sinwar è stato ucciso da Israele lo scorso ottobre a Gaza. Al Hayya ha acquisito particolare notorietà per essere sopravvissuto all'attacco di Israele contro la leadership di Hamas in Qatar il mese scorso.

* QATAR, IL REALE. Doha invierà il suo ministro degli Esteri, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al Thani. Come molti alti funzionari, è un membro della famiglia reale del paese, la Casa di Thani. Il Qatar, dove hanno sede alcuni leader di Hamas, ha svolto un ruolo importante come mediatore durante tutta la guerra.

15:04
15:04
Sette giorni di arresto in più per l'attivista spagnola che ha dato un morso all'operatrice sanitaria

Per Reyes Rigo Cerviella, l'attivista spagnola della Flotilla che ieri sera ha dato un morso a un'operatrice sanitaria del servizio carcerario israeliano nel penitenziario di Ketziot, è stata presentata una richiesta di proroga del suo arresto di sette giorni, dopo che oggi avrebbe dovuto essere espulsa da Israele. Lo riferiscono i media del Paese.

Rigo, che lavora come agopuntorice, aveva già partecipato alla marcia globale verso la Striscia di Gaza lo scorso giugno, interrotta dalle autorità del Cairo prima che raggiungesse la destinazione.

14:59
14:59
Flotilla, «I quattro cittadini belgi e il cittadino lussemburghese sono liberi»

«I quattro cittadini belgi e il cittadino lussemburghese che erano sulla Global Sumud Flotilla, arrestati da Israele, sono liberi e in viaggio ora verso l'Europa», con destinazione Grecia. Lo riferisce il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ringraziando le autorità greche per la collaborazione.

«Desidero elogiare il lavoro dietro le quinte dei miei servizi: la diplomazia belga si è dimostrata ancora una volta particolarmente attiva ed efficace», ha scritto in una nota il ministro, indicando che i servizi restano «in contatto con le famiglie e le autorità lussemburghesi per coordinare il rientro» degli attivisti «a Bruxelles».

Il Belgio, aggiunge, continuerà a impegnarsi «per la revoca del blocco umanitario intorno a Gaza e per il raggiungimento di un rapido cessate il fuoco, accompagnato dal rilascio di tutti gli ostaggi».

13:20
13:20
Idf continua a lanciare raid in diverse aree

Secondo fonti di Gaza, l'Idf sta continuando a bombardare in diverse zone della Striscia, non solo a Gaza City, nonostante la richiesta del presidente Usa di fermare i raid.

12:19
12:19
Hamas in Egitto: richiesta di liberazione di detenuti anziani

Un funzionario palestinese ha riferito ai quotidiani arabi che Hamas, durante i colloqui in Egitto chiederà in particolare il rilascio di sei detenuti anziani e, in particolare insisterà sulla liberazione di Marwan Barghouti, Ahmed Saadat, Hassan Salama Abdullah, Ibrahim Hamed, Abdullah Barghouti e Abbas al-Sayed.

Israele ha già fatto sapere che alcuni detenuti condannati all'ergastolo per gli attentati nei primi anni 2000 che hanno provocato centinaia di vittime civili, non faranno parte della lista di coloro che saranno scarcerati in cambio degli ostaggi.

Tra questi, Marwan Barghouti, che sta scontando cinque ergastoli. Il funzionario palestinese ha sottolineato che durante i colloqui Hamas chiederà un massiccio afflusso di aiuti, al ritmo di 400 camion al giorno, e che i residenti di Gaza possano spostarsi facilmente tra la parte meridionale e quella settentrionale della Striscia.

12:10
12:10
I Le comunità dei kibbutz al confine con Gaza commemorano il 7 ottobre

Le comunità dei kibbutz al confine con Gaza hanno tenuto cerimonie commemorative per ricordare il secondo anniversario del massacro del 7 ottobre.

La comunità di Nir Oz è partita in un convoglio unito, insieme al gruppo 'Cavalieri per i rapiti', dalla loro residenza temporanea nei vigneti di Gat al cimitero del kibbutz, portando con sé le foto dei nove ostaggi che si trovano ancora a Gaza.

Il kibbutz Be'eri ha commemorato il massacro in cui sono stati assassinati 102 persone ricordando che quattro rapiti sono ancora tenuti prigionieri da Hamas nella Striscia.

11:17
11:17
IDF: eliminate cellule di terroristi che operavano a Gaza City

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver eliminato ieri diverse cellule terroristiche che stavano operando nell'area di Gaza City.

11:14
11:14
7 palestinesi uccisi dall'alba a Gaza

Al Jazeera riporta che almeno 7 persone sono state uccise, tra cui tre persone che cercavano aiuti, dagli attacchi israeliani a Gaza dall'alba.

09:37
09:37
Flotilla, Greta Thunberg sarà liberata oggi

L'attivista svedese Greta Thunberg sarà espulsa oggi da Israele in un volo per la Grecia: lo ha annunciato La Global Sumud Flotilla sui social.

Thunberg sarà tra le oltre 70 persone di diverse nazionalità che oggi lasceranno Israele dopo essere state sequestrate a bordo della flottiglia di aiuti umanitari diretta a Gaza.

Tra coloro che lasceranno Israele ci sono 28 cittadini francesi, 27 greci, 15 italiani e nove svedesi. Ventuno spagnoli sono tornati separatamente in Spagna domenica da Israele. Il rilascio lascia ancora diversi stranieri in custodia israeliana, tra cui 28 cittadini spagnoli.

09:31
09:31
Flotilla, Ankara al lavoro per il rimpatrio dei 14 turchi detenuti

Il ministero degli Esteri di Ankara è al lavoro per cercare di fare rientrare in Turchia domani i cittadini turchi presenti sulla Global Sumud Flotilla che ancora si trovano detenuti in Israele.

«Sono in corso sforzi per riportare nel nostro Paese, attraverso la Giordania, i nostri 14 cittadini ancora detenuti in Israele domani (7 ottobre)», ha affermato il portavoce del ministero, Oncu Keceli, aggiungendo che entro oggi Ankara si aspetta che vengano chiariti i dettagli relativi alla procedura di rimpatrio. Il funzionario ha aggiunto che i 36 turchi detenuti e rientrati a Istanbul sabato «sono tornati sani e salvi».

09:29
09:29
A Il Cairo a breve i colloqui preparatori tra Hamas, Qatar ed Egitto

È atteso a breve nella capitale egiziana, Il Cairo, l'inizio di colloqui preparatori tra rappresentanti di Hamas, Qatar ed Egitto in vista dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Lo ha confermato alla Bbc un esponente palestinese informato sugli sviluppi.

07:55
07:55
Flotilla, oggi via da Israele 170 attivisti

Il servizio penitenziario israeliano (Ips) ha informato gli avvocati di Adalah dell'intenzione di espellere oggi circa 170 partecipanti alla Global Sumud Flotilla, senza fornire dettagli come nomi, nazionalità o destinazioni.

Lo rende noto il team legale internazionale che assiste gli attivisti detenuti in Israele.

«Questo fa seguito all'espulsione di circa 170 partecipanti avvenuta ieri e oggi - aggiungono gli avvocati di Adalah - la maggior parte dei quali è stata trasferita in aereo a Istanbul, mentre gruppi più piccoli sono stati portati in Italia e Spagna».

06:22
06:22
Il punto alle 06.00

«Ci sono state discussioni molto positive con Hamas e con Paesi di tutto il mondo (arabi, musulmani e tutti gli altri) questo fine settimana, per liberare gli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza e, cosa più importante, finalmente ottenere la tanto desiderata pace in Medio Oriente. Questi colloqui sono stati molto proficui e stanno procedendo rapidamente. I team tecnici si incontreranno nuovamente lunedì, in Egitto, per esaminare e chiarire i dettagli finali»: lo scrive Donald Trump su Truth. «Mi è stato detto che la prima fase (dei negoziati su Gaza) dovrebbe essere completata questa settimana, e sto chiedendo a tutti di agire velocemente. Continuerò a monitorare questo 'conflitto' che dura da secoli. Il tempo è essenziale o seguirà un massacro, qualcosa che nessuno vuole vedere!».

Capitolo Global Sumud Flotilla. «È stato un viaggio molto intenso e difficile, con un finale complicato. Abbiamo vissuto un'esperienza molto dura», poiché «ci hanno rinchiuso in un carcere di massima sicurezza dove non esiste Stato di diritto. Ci sono stati maltrattamenti e trattamento denigrante». E' la denuncia fatta dall'ex sindaca di Barcellona e attivista della Global Sumud Florilla, Ada Colau, all'arrivo in tarda serata, insieme al consigliere comunale di Erc, Jordi Coronas, all'aeroporto di El Prat, in Barcellona, dove sono stati accolti da decine di sostenitori della causa palestinese e dirigenti politici. «Ci hanno intercettato illegalmente. Lo Stato di Israele ha violato tutte le leggi, ci hanno arrestati in acque internazionali e sequestrato le nostre imbarcazioni. E' illegale e inammissibile», ha detto Colau. «Quello che non ci aspettavamo - ha proseguito - era trovare al porto» di Ashdod, in Israele, «centinaia di poliziotti che ci hanno umiliati, tenuti per ore in ginocchio, con la testa contro il suolo, senza darci acqua e tirandoci per i vestiti». L'esponente della forza di sinistra Comunes ha spiegato che, durante l'arresto e la detenzione, durata nel suo caso quattro giorni, «non abbiamo potuto fare la doccia, eravamo in 16 in una cella di sei metri per tre senza mai poter uscire per un'ora d'aria. Siamo rimasti totalmente isolati, senza poter avere contatti con le autorità consolari, avvocati o con le nostre famiglie. Non hanno dato medicine salvavita a persone diabetiche o asmatiche, che continuano a essere detenute», ha denunciato. Colau ha assicurato che le vessazioni subite durante i quattro giorni di detenzione «non sono nulla a confronto della sofferenza patita dalla popolazione». «L'importante è fermare il genocidio e aprire corridoi umanitari. L'azione continua - ha assicurato l'ex sindaca - anche perché ci sono i nostri compagni ancora detenuti in quel carcere orribile e, fino a che non saremo tutti fuori, vi chiediamo di mobilitarvi», .«Poiché - ha concluso Colau - la pressione sociale funziona e tutte le mobilitazioni delle ultime settimane stanno producendo un cambio di paradigma e isolando sempre più lo Stato terrorista di Israele».

Le sanzioni statunitensi rendono quasi impossibile pagare l'Iran per il suo petrolio. La Cina ha comunque trovato il modo di farlo, in un accordo che è rimasto in gran parte segreto. Lo rivela il Wall Street Journal. Il canale di finanziamento nascosto ha approfondito i legami economici tra i due rivali statunitensi, sfidando gli sforzi di Washington per isolare Teheran. Il sistema simile al baratto funziona così, secondo funzionari attuali ed ex di diversi paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti: il petrolio iraniano viene spedito in Cina - il principale cliente di Teheran - e, in cambio, aziende cinesi sostenute dallo Stato costruiscono infrastrutture in Iran. A completare il cerchio, affermano i funzionari, ci sono una compagnia assicurativa statale cinese che si definisce la più grande agenzia di credito all'esportazione al mondo e un'entità finanziaria cinese così segreta che il suo nome non è stato trovato in nessun elenco pubblico di banche o società finanziarie cinesi. L'accordo, aggirando il sistema bancario internazionale, ha fornito un'ancora di salvezza all'economia iraniana schiacciata dalle sanzioni. Secondo alcuni funzionari, lo scorso anno sono transitati attraverso questo canale di finanziamento fino a 8,4 miliardi di dollari in pagamenti di petrolio per finanziare i lavori cinesi su grandi progetti infrastrutturali in Iran. Secondo le stime dell'Energy Information Administration statunitense, l'Iran ha esportato 43 miliardi di dollari, principalmente petrolio greggio, lo scorso anno. I funzionari occidentali stimano che circa il 90% di queste esportazioni fosse destinato alla Cina.