Social

Elon Musk ripristinerà l'account di Donald Trump

Si è concluso il sondaggio su Twitter, al quale hanno partecipato oltre 15 milioni di utenti: il sì ha vinto con il 51,2% – L’ex presidente, per ora, sembra non voler tornare
© AP
Red. Online
20.11.2022 02:29

Elon Musk ha dichiarato che ripristinerà l'account di Donald Trump su Twitter, invertendo il divieto che ha tenuto l'ex presidente lontano dal sito di social media da quando una folla pro-Trump ha attaccato il Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021, mentre il Congresso era pronto a certificare la vittoria elettorale di Joe Biden.

«Il popolo ha parlato. Trump sarà ripristinato». «Vox Populi, Vox Dei», ha twittato Musk, usando una frase latina che significa «la voce del popolo, la voce di Dio».

Non è chiaro, detto di Musk, se Trump tornerà effettivamente su Twitter. L'ex presidente, che prima di essere bandito twittava in modo incontenibile e spesso incontrollabile, ha dichiarato in passato che non sarebbe tornato su Twitter anche se il suo account fosse stato ripristinato. Nel frattempo ha messo in piedi un suo sito di social media, molto più piccolo, Truth Social, lanciato dopo essere stato bloccato da Twitter.

Sabato, durante un discorso video a un gruppo ebraico repubblicano riunito a Las Vegas, Trump ha detto di essere a conoscenza del sondaggio di Musk, ma di vedere «molti problemi a Twitter», secondo Bloomberg. «Non andrò da nessuna parte» ha poi scritto sul suo social Truth, definendolo «speciale». 

La prospettiva di ripristinare la presenza di Trump sulla piattaforma segue l'acquisto di Twitter da parte di Musk, avvenuto il mese scorso, un'acquisizione che ha alimentato la preoccupazione diffusa che il miliardario proprietario permetterà a chi diffonde bugie e disinformazione di prosperare sul sito. Musk, non a caso, ha spesso espresso la convinzione che Twitter fosse diventato troppo restrittivo nei confronti della libertà di parola.

I suoi sforzi per rimodellare la piattaforma sono stati rapidi e caotici. Musk ha licenziato molti dei 7.500 dipendenti a tempo pieno dell'azienda e un numero incalcolabile di collaboratori responsabili della moderazione dei contenuti e di altre responsabilità chiave. La sua richiesta ai dipendenti rimasti di lavorare anche oltre l'orario stabilito ha scatenato un'ondata di dimissioni, tra cui l'addio di centinaia di ingegneri software.

Gli utenti hanno segnalato un aumento dello spam e delle truffe nei loro feed e nei loro messaggi diretti, oltre ad altri problemi, in seguito ai licenziamenti di massa e all'esodo dei lavoratori. Alcuni programmatori che sono stati licenziati o si sono dimessi questa settimana hanno avvertito che Twitter presto potrebbe addirittura crollare.

Il sondaggio online di Musk, durato 24 ore, si è concluso con il 51,2% degli oltre 15 milioni di voti a favore del ripristino dell'account Twitter di Trump. Il sondaggio arriva quattro giorni dopo che Trump ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali del 2024.

Trump si era visto negare l'accesso a Twitter due giorni dopo che i suoi sostenitori avevano assaltato il Campidoglio, immediatamente dopo che l'ex presidente li aveva esortati a «combattere come l'inferno». Twitter aveva ritirato il suo account in seguito ad alcuni tweet di Trump che, secondo la società, gettavano ulteriori dubbi sulla legittimità delle elezioni presidenziali e ponevano ulteriori rischi per l'insediamento del presidente Biden.

Dopo l'attacco del 6 gennaio, Trump era stato espulso anche da Facebook e Instagram, di proprietà di Meta, e da Snapchat. Era stata inoltre sospesa la possibilità di pubblicare video sul suo canale YouTube. Facebook dovrebbe riconsiderare la sospensione dell'account di Trump a gennaio.

Durante il suo mandato presidenziale, l'uso dei social media da parte di Trump aveva rappresentato una sfida significativa per le principali piattaforme di social media, preoccupate per la disinformazione, il bigottismo, le molestie e l'incitamento alla violenza.

Detto ciò, in un discorso tenuto a maggio durante una conferenza sull'auto Musk aveva affermato che il divieto di Trump da parte di Twitter era una «decisione moralmente sbagliata» e «sciocca all'estremo».

All'inizio del mese Musk, che ha completato l'acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari alla fine di ottobre, ha dichiarato che l'azienda non avrebbe permesso a nessuno di coloro che erano stati cacciati dal sito di rientrare finché Twitter non avesse stabilito le procedure per farlo, compresa la formazione di un «consiglio di moderazione dei contenuti».

Venerdì Musk ha twittato che gli account Twitter sospesi della comica Kathy Griffin, dello psicologo canadese Jordan Peterson e del sito di satira cristiana conservatrice Babylon Bee erano stati ripristinati. Il tutto aggiungendo che non era stata ancora presa una decisione su Trump. Ha anche risposto »no» quando qualcuno su Twitter gli ha chiesto di ripristinare l'account del cospirazionista Alex Jones.

In questo articolo: