Putin è l’uomo più ricco del mondo?
A Vladimir Putin piace coltivare un’immagine pubblica di uomo semplice, dalle poche necessità e vicino al popolo. Eppure, secondo alcune tesi, si tratterebbe dell’uomo più ricco del mondo, ben più di Elon Musk, l’attuale detentore del record. C’è chi si è domandato quanto l'immagine accuratamente promossa dal Cremlino sia effettivamente reale e quanto invece venga studiata per mandare un messaggio all’opinione pubblica. Trovare una risposta sicura non è possibile, dato che soltanto i diretti interessati conoscono la realtà dei fatti. Ma abbiamo provato a tracciare un quadro con le informazioni più importanti, soprattutto quelle emerse dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, con l’avvento delle sanzioni e il congelamento dei beni di lusso russi.
Passeggiate nella steppa
Putin e il suo entourage hanno sempre prediletto mostrare pubblicamente uno stile sobrio e modesto, conferendo al leader un’immagine da vero servitore dello Stato. Un presidente sì, ma anche un uomo semplice, vigoroso, amante degli animali e delle escursioni a contatto con la natura selvaggia. Immagini prontamente diffuse dal Cremlino, nelle quali si vede Putin a cavallo a torso nudo o immerso in lunghe camminate nei boschi siberiani vestito con un giacchino di pile e normalissimi pantaloni cargo. Un quadro che riflette l’idea del perfetto capo-servitore dello Stato. Immagine che, per altro, i suoi avversari non sono mai riusciti a scalfire.
«Probabilmente l’uomo più ricco del mondo»
Sono diverse le voci che si rincorrono su quale sia effettivamente la ricchezza nelle mani di Vladimir Putin. E alcuni hanno provato a rispondere basandosi su ricerche e indagini, arrivando a teorizzare che l’uomo più ricco di tutta la Russia sia proprio il presidente. A muoversi in tal senso – secondo quanto riporta il portale Watson – dapprima le informazioni riferite dai whistleblower, le ricerche condotte dalle autorità occidentali e i Panama Papers. Denominazione quest’ultima, sotto la quale si riunisce un fascicolo contenente 11,5 milioni di documenti riservati con informazioni dettagliate riguardanti centinaia di migliaia di società offshore. Documenti che rivelerebbero come molte personalità facoltose, tra cui anche capi di governo e i loro entourage, nascondano averi al controllo dello Stato. Senza dimenticare le rivelazioni dell’attivista e oppositore russo Alexei Navalny e dei suoi collaboratori. E quelle della presidente della Camera americana Nancy Pelosi, quest’ultima ha dichiarato che Putin «è probabilmente l’uomo più ricco del mondo», per questa ragione è lui a comandare su tutti, anche sugli oligarchi.
Lo “stipendio” del Cremlino
Il Cremlino naturalmente difende l’immagine modesta del presidente. Gli fanno eco i presentatori delle tv russe che affermano come il leader non abbia bisogno del lusso. E che dire dello “stipendio” percepito da Putin nel suo ruolo di capo della Federazione russa? Anche in questo caso le cifre riportate dal portale Watson sono in linea con lo stile piuttosto sobrio e spartano evocato prima. Secondo il resoconto ufficiale che i capi di Stato – come tutti i dipendenti statali – devono pubblicare ogni anno, il presidente russo dichiara di guadagnare l’equivalente di 140.000 dollari annui (cifra che divisa per tredici darebbe un salario di circa 10.700 dollari) e di possedere un modesto appartamento.
Esosi accessori
Eppure, in alcune apparizioni pubbliche lo stile del presidente russo non è passato inosservato ed è risultato persino stridente rispetto all’immagine di vita sobria e lontana dagli eccessi consumistici. Un esempio è stato quando Putin sfoggiò un cappotto di alta moda del marchio italiano Loro Piana. L’evento, durante il quale il leader tenne un discorso, era per la ricorrenza dell’annessione della Crimea e il capo da lui indossato era un parka imbottito del valore di oltre 12 mila euro. Ma quello non è stato l’unico episodio: qualche tempo prima era stato notato al suo polso un orologio di lusso dello storico marchio ginevrino Patek Philippe, per il quale è necessario spendere almeno 60.000 dollari. E questi accessori, per quanto costosi, secondo i suoi detrattori sarebbero soltanto la punta dell’iceberg. Un iceberg fatto di esclusive proprietà affacciate sul mare, ville sulle coste francesi e yacht.
Putin più ricco di Musk?
Vladimir Putin Oltreoceano è stato più volte indicato come l’uomo più ricco del mondo. Con buona pace di Elon Musk. L’imprenditore sudafricano e fondatore di Tesla attualmente detiene il primato mondiale di ricchezza e il suo patrimonio, secondo Forbes, è stimato aggirarsi attorno ai 218 miliardi di dollari. Eppure Putin farebbe di meglio. È stato lo stesso Musk a dichiarare che, a suo parere, il presidente russo sarebbe considerevolmente più ricco di lui. E qualche anno prima, nel 2017, anche il finanziere e attivista politico americano Bill Bowder aveva dichiarato davanti al Congresso degli Stati Uniti nel 2017 che il patrimonio di Putin doveva essere stimato oltre i 200 miliardi di dollari. Se si ipotizza che negli anni successivi questo fondo sia cresciuto, la cifra odierna sorpasserebbe quella detenuta dal patron di Tesla.
Il castello e «Scheherazade»
Tra i beni più sensazionali attribuiti al presidente russo figura un castello affacciato sulle rive del Mar Nero e uno dei più imponenti yacht esistenti al mondo, lo «Scheherazade».
I riflettori sul castello sono stati accesi da Navalny, che ne attribuisce la proprietà a Putin e che varrebbe circa 1,3 miliardi di dollari. Il New York Times si è occupato di indagare sull’origine della proprietà e, sebbene non sia mai stato trovato un filo diretto che collegasse Putin al castello, le piste che conducono al governo russo sono diverse. Il Cremlino, dal canto suo, nega ogni legame con la proprietà immobiliare. Nel rapporto di Navalny, come riferito dalla BBC, si legge che nel «Palazzo di Putin», oltre ad arredamenti di grande pregio, ci sarebbero addirittura un casinò, una pista di pattinaggio e un vigneto.
Passando allo sfavillante yacht «Scheherazade», le notizie si sprecano. L’imbarcazione extralusso è entrata di diritto tra le più costose e grandi mai costruite. La sua lunghezza è di 140 metri, caratteristica che le permette di accogliere ben due elicotteri e le relative piattaforme di decollo e atterraggio. Al suo interno si trova una piscina convertibile in pista da ballo e si dice pure che la rubinetteria dei bagni sia realizzata in oro zecchino. Che questi dettagli favolosi corrispondano a realtà o meno – ce lo potrebbe raccontare soltanto chi ha avuto la chance di mettere piede a bordo dell’esclusivo panfilo –, un dato è certo: il valore dello yacht è stimato sui 700 milioni di dollari. Un gioiello posto però da inizio maggio sotto sequestro dalle autorità italiane a Marina di Carrara, dove era ormeggiato. Anche in questo caso la certezza che dietro a tutto ci sia Putin non c’è. Formalmente l’imbarcazione extralusso appartiene all’oligarca russo Eduard Khudaynatov, ma secondo i giornalisti vicini a Navalny, il reale proprietario sarebbe il presidente.
È stata invece attribuita a Ekaterina Tikhonova, una delle figlie di Putin, la proprietà di una villa dal valore di 4 milioni di euro sul lungomare di Biarritz, sulla costa sud-ovest francese.
Fondi all’estero e concetto di proprietà
Secondo l’economista svedese Anders Åslund, esperto della
società post-sovietica, Putin avrebbe nascosto parte della sua fortuna in
paradisi fiscali, grazie a una rete di società di comodo. Come riporta Watson,
per Åslund le grandi fortune del presidente russo sarebbero nascoste negli USA
e nel Regno Unito, con la collaborazione di amici e persone vicine al leader. Per
l’esperto «il denaro in Russia non è al sicuro: può venire confiscato in
qualsiasi momento dallo Stato».
Lo storico russo Stephen Kotkin, nelle sue dichiarazioni al New
Yorker, ha spiegato quale sarebbe il concetto di proprietà secondo Putin: «Ha
instaurato un regime in cui la proprietà privata dipende dal governante. Tutti lo
sanno e coloro che non lo sanno stanno imparando la lezione nel modo più duro».
Gli fanno eco le parole di un oligarca russo rifugiatosi a Londra, riportate
dal portale Watson, che spiegano la considerazione del leader del
Cremlino rispetto ai beni economici: «Tutto ciò che appartiene alla Russia è
considerato da Putin una sua proprietà. Qualsiasi tentativo di determinare o
quantificare il suo patrimonio personale è quindi destinato a fallire».
Il Paese con più miliardari
Degli oligarchi russi si è sentito molto parlare da quando diversi Paesi occidentali hanno deciso di sanzionarne le ricchezze a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. Ed effettivamente la Russia, secondo un rapporto del Parlamento europeo del 2018, sarebbe il Paese – considerando le dimensioni della sua economia – a contare più miliardari rispetto a qualsiasi altra nazione. Il rapporto specifica anche che, stando ai dati statistici, in Russia ricchezza e reddito sono meno equamente distribuiti rispetto alla maggior parte dei Paesi sviluppati, ad eccezione degli Stati Uniti. E infine, i dati raccolti per il 2021 dal World Inequality Database riportano che l’1% dell’élite russa detiene il 47,7% di tutta la ricchezza del Paese nel quale vivono 144,1 milioni di abitanti e dove le disparità economiche appaiono ancora molto forti. Con la fine della Guerra Fredda si è dissolta l'Unione Sovietica, ma non tutte le sue ricchezze che sono rimaste nelle mani di pochi eletti.