Il caso

Se la propaganda al terrorismo passa da TikTok e altri social

Due giovani di 15 e 16 anni sono stati arrestati nel canton Sciaffusa, un 18.enne nel canton Turgovia – Gli esperti mettono in guardia contro la crescente radicalizzazione in rete
© TikTok
Red. Online
16.04.2024 10:34

Tre giovani di 15, 16 e 18 anni sono stati arrestati in Svizzera per sospetta attività terroristica, ha indicato sabato il Ministero pubblico sciaffusano. Due sono stati arrestati nel canton Sciaffusa e uno nel canton Turgovia nel fine settimana di Pasqua. Si ritiene che questi casi siano collegati a indagini in corso in Germania. Il Ministero pubblico sciaffusano ha precisato di stare indagando su possibili piani per realizzare attentati con esplosivi. I due adolescenti – un 15.enne svizzero e un 16.enne italiano residenti nel cantone – sono in particolare sospettati di partecipazione o sostegno all'organizzazione terroristica vietata ISIS e di atti preparatori di un omicidio intenzionale. Il 18.enne svizzero del canton Turgovia è a sua volta sospettato di sostegno allo Stato islamico. Un altro caso si è verificato di recente nella Svizzera romanda. Tre minorenni sono stati arrestati all'inizio di marzo nei cantoni di Ginevra e Vaud. Erano attivi su un social network dove circolavano contenuti estremisti o radicali. Venerdì, la polizia tedesca è riuscita a intercettare e fermare quattro giovanissimi tra i 15 e i 16 anni, simpatizzanti dell'ISIS e pronti a colpire con attacchi col machete e bombe molotov. Gli arrestati, due ragazze e due ragazzi, sono stati presi in cittadine delle regioni occidentali della Renania settentrionale-Vestfalia e Baden-Wuerttemberg. Secondo Bild, i loro obiettivi sarebbero stati i cristiani durante le funzioni religiose e gli agenti di polizia nelle stazioni di Dortmund, Duesseldorf e Colonia. Nelle perquisizioni sono stati sequestrati un machete e un coltello. Scambiandosi messaggi su una chat, i quattro (tre tedeschi e una tedesco-marocchina) stavano valutando come costruire ordigni incendiari e anche se procurarsi armi da fuoco.

La Svizzera ha un problema con il terrorismo (giovane)? In un'intervista a Le Matin DimancheSaïda Keller-Messahli, presidente del Forum per un Islam progressista, ha dichiarato che «siamo in una zona di pericolo finché crediamo che i problemi siano solo in Francia, in Germania o altrove. La situazione non è così tranquilla come pensano molti cittadini. In Svizzera c'è ancora un problema fondamentale: i Fratelli musulmani». Oggi il Tages-Anzeiger titola: «Vogliono far saltare in aria le sinagoghe e vengono reclutati su Tiktok». E parla di islamistische Influencer, influencer islamici, che avrebbero un ruolo nella radicalizzazione di questi giovani.

Incontri a Neuhausen

Citando alcuni «esperti», il quotidiano scrive che «non ci sorprende che il 15.enne e il 16.enne del canton Sciaffusa vivano nel comune di Neuhausen. La moschea è un luogo di incontro per i radicalizzati». Della moschea era frequentato anche il 25.enne condannato lo scorso ottobre dal Tribunale penale federale a 32 mesi di reclusione, la metà dei quali sospesi con la condizionale. I giudici di Bellinzona hanno stabilito che il giovane ha fatto propaganda a favore dell'organizzazione terroristica Stato islamico (ISIS) e reclutato nuovi membri. Formalmente l'uomo è stato riconosciuto colpevole di violazione, in vari modi, della Legge federale che vieta i gruppi Al-Qaïda e Stato islamico nonché le organizzazioni associate, di rappresentazione di atti di cruda violenza e di truffa. L'imputato era attivo negli ambienti salafiti di Winterthur in cui, secondo il Tribunale penale federale, aveva un certo ruolo di autorità, anche se non era in grado di decidere da solo su tutte le questioni. La sua permanenza in Siria e la sua conoscenza dell'arabo gli avevano conferito un'autorità naturale e lo avevano reso una persona di riferimento. «Lo svizzero dovrà svolgere un programma di deradicalizzazione». Nel febbraio del 2019 l'uomo era già stato condannato a undici mesi sospesi per un anno dal tribunale dei minori di Winterthur. Insieme alla sorella, si era recato in Siria nel 2014 per raggiungere l'ISIS. Il Ministero pubblico della Confederazione lo accusava di aver reclutato adolescenti e giovani adulti per la causa islamista o di averne rafforzato le convinzioni. Avrebbe pure postato immagini e video di propaganda sulle reti sociali Telegram e Instagram. Inoltre, in tre episodi l'imputato si è procurato rappresentazioni di violenza e le ha rese accessibili ad altri. E incontrava «persone che la pensavano come lui» proprio a Neuhausen.

Su X e TikTok

Johannes Saal, esperto di jihadismo e terrorismo presso l'Università di Lucerna, ha dichiarato al Tages-Anzeiger che «i giovani entrano per la prima volta in contatto con l'ideologia di gruppi come l'IS attraverso i social media. Tuttavia, per radicalizzarsi ulteriormente, hanno bisogno di contatti personali, ad esempio con i predicatori». Molti giovani sono stati radicalizzati dopo lo scoppio della guerra a Gaza. Tuttavia, l'IS aveva già acquisito forza prima e stava mobilitando sempre più giovani. Anche in rete. «È sorprendente  il numero di contenuti estremisti condivisi su X o TikTok, in aumento negli ultimi mesi».

Anche il 15.enne che a inizio marzo ha accoltellato un 50.enne ebreo ortodosso a Zurigo solidarizza con il gruppo terroristico Stato islamico. Secondo gli investigatori, i giovani della Svizzera romanda arrestati a inizio mese erano in contatto con gruppi in Francia e in Belgio. Grazie alle informazioni provenienti dalla Svizzera, le autorità del Paese sono riuscite ad arrestare altre persone. In Belgio, la polizia ha sequestrato un video di un sedicenne che, imbracciando un kalashnikov, fa dichiarazioni jihadiste. Secondo gli investigatori, stava pianificando un attacco alla sala concerti Botanique di Bruxelles.

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