Bellinzona

«Svincolo dell’A2 completo? Il dibattito è benvenuto»

Prime reazioni alla proposta, lanciata da un‘iniziativa parlamentare, per aggiungere le «bretelle» da e verso nord al collegamento autostradale – Mattia Lepori: «Innanzitutto si dovrà allestire una perizia tecnica» – Luigi Decarli: «L’idea è senz’altro positiva per i Comuni limitrofi»
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
30.07.2025 21:15

La proposta che vorrebbe «completare» il semisvincolo di Bellinzona, aggiungendo anche il collegamento da e verso nord oltre a quello già esistente da e verso sud - rendendolo così uno svincolo autostradale a tutti gli effetti - sta suscitando già le prime reazioni. A portare il tema sotto i riflettori è un’iniziativa parlamentare (primo firmatario Claudio Isabella del Centro) con la quale diversi granconsiglieri hanno chiesto al Governo di avviare il processo per il completamento dell’opera viaria, promuovendo uno studio di fattibilità in tal senso. Ma come vedrebbe la Città di Bellinzona un simile scenario? «Al momento assumere una posizione definitiva sul tema sarebbe prematuro», spiega Mattia Lepori, municipale e capodicastero Territorio e mobilità, interpellato sulla questione. «Né il Municipio né la Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (presieduta dallo stesso Lepori, n.d.r.) hanno infatti trattato il tema: siamo ancora in una fase di consolidamento degli effetti generati dal semisvincolo». Con i monitoraggi promossi a livello cantonale che proseguiranno fino alla fine dell’anno, evidenzia il capodicastero. «Solo sulla base di dati oggettivi sarà possibile valutare eventuali misure correttive puntuali. Detto ciò, il dibattito pubblico attorno allo svincolo completo è il benvenuto».

Utopia e rivoluzione

Anche perché, rileva Lepori, a cinque mesi dall’apertura completa del semisvincolo (avvenuta a febbraio di quest’anno), gli effetti riscontrati sono positivi. «Portare un’uscita - e al tempo stesso un’entrata - autostradale nel cuore del centro cittadino non era un’operazione semplice: si è trattato di una piccola rivoluzione viaria per l’intero Bellinzonese. Grazie al grande lavoro di preparazione degli attori coinvolti, il cambiamento è stato gestito bene e con competenza. Lo dimostra anche l’iniziativa parlamentare promossa da tredici granconsiglieri: tant’è che ora si parla già di svincolo completo e non è più utopia farlo».

Strade sotto pressione

La parte a nord della Città, per i firmatari, è indicata come quella maggiormente «penalizzata» dalla situazione viaria attuale. «Le strade nei quartieri a nord di Bellinzona, in particolare via San Gottardo e via Galbisio, sono oggettivamente sotto pressione», conferma Lepori. «È evidente che uno svincolo completo potrebbe contribuire ad alleggerire il traffico in queste zone. Bisognerà però affidarsi a una perizia tecnica, come auspicato anche dai promotori dell’iniziativa, per valutare con precisione la capacità di assorbimento di arterie centrali come via Tatti e via Zorzi a Bellinzona. Quando si tratta di mobilità, non possiamo permetterci improvvisazioni». Intanto, una misura per migliorare la situazione del traffico su via San Gottardo è già prevista: «Il Municipio di Bellinzona - con il sostegno di quello di Arbedo-Castione - ha chiesto una modifica al semaforo all’incrocio con via Vallone». Una proposta che prevede, spiega il capodicastero, di impostare il semaforo su lampeggiante e di attivarlo su richiesta solo dei pedoni o in occasione dell’immissione dei bus. «Si tratta di una misura che punta a conciliare sicurezza e scorrevolezza del traffico». Ma non è tutto. «In parallelo, per via Galbisio, dove la carreggiata è stretta e il traffico elevato, abbiamo proposto l’introduzione di un limite di velocità a 30 chilometri orari. Si tratta di due interventi concreti, realizzabili nel breve termine, che potrebbero già portare benefici tangibili alla viabilità del comparto nord del Bellinzonese», chiosa Lepori che attende ora un riscontro da parte dei servizi cantonali.

Guardando al futuro

Ad avere un’opinione decisamente positiva sulla proposta dell’iniziativa è Luigi Decarli, sindaco del Comune di Arbedo-Castione. «Sarei molto favorevole a un progetto di questo tipo, soprattutto per una questione legata ai problemi generati dal traffico parassitario. Si è visto infatti che l’apertura del semisvincolo ha alleggerito la pressione sulla parte sud, in particolare a Giubiasco». Un alleggerimento che gioverebbe senz’altro anche a nord. «E questo anche guardando in un’ottica futura, con l’aumento del traffico su strada e in previsione del nuovo stabilimento delle Officine FFS a Castione che porterà più persone a spostarsi». Si tratterebbe, naturalmente, di un lavoro di notevole entità e non realizzabile dall’oggi al domani, «inoltre non dico che con uno svincolo completo il traffico sparirebbe. Ma sarebbe almeno un po’ più diluito».

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