Il caso

Addio all'ampliamento delle Medie

Variante di PR di Castione: il Municipio rinuncia a ricorrere al Tribunale federale - Gli allievi dovranno essere trasferiti in altre sedi - Lodrino e Biasca fra le ipotesi
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
15.11.2024 21:30

Nessun ricorso al Tribunale federale. Epertanto sulla vicenda, dopo quasi 10 anni, cala il sipario. Il Municipio di Arbedo-Castione non si è appellato ai giudici di Losanna contro la sentenza del Tribunale amministrativo cantonale della scorsa estate. La massima istanza giudiziaria ticinese aveva accolto i ricorsi di 10 confinanti (domiciliati a Castione e a Lumino) contro la variante di Piano regolatore approvata dal Legislativo nel 2017 per il restyling con ampliamento delle scuole Medie. Non solo. Il progetto prevede(va) altresì l’edificazione dell’asilo e della mensa per i due istituti.

Un complesso vetusto

«Le conseguenze della mancata edificazione di un nuovo quartiere scolastico sono ad oggi limitate alla parte cantonale, che dalle dichiarazioni ricevute sembra voler trasferire, nel medio-lungo termine, gli allievi delle scuole Medie di Castione (sono oltre 450; n.d.r.) presso altri edifici della regione», puntualizza il consesso con alla testa il sindaco Luigi Decarli a margine del preventivo 2025 (sostanziale pareggio con moltiplicatore stabile al 91%).

Un complesso, costruito negli anni Ottanta (fra i primi istituti in Ticino), oramai vetusto e che necessita di manutenzione straordinaria. Fra le opzioni sul tavolo del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport vi sono le sedi di Lodrino e di Biasca. Attenzione, le future sedi. In quanto in Riviera le Medie si presenteranno sotto una rinnovata veste, rispettivamente, dal 2028 (16 sezioni) e dal 2031 (20 sezioni).

Cava, riattivata la causa

E a proposito di problemi, il Comune deve far fronte anche a quello della cava grande di Castione. Fallito il tentativo di conciliazione per tramutare l’ordine di ripristino in una sanzione pecuniaria, il proprietario dell’impianto ha chiesto al Tribunale amministrativo cantonale di riattivare la causa in corso con l’ente locale arbedese. Una causa che era stata sospesa in attesa della mediazione.

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