Agente arrestato, «dossier completo?»

«Quel dossier d’assunzione era completo?». La domanda è posta da un consigliere comunale leghista in un’interrogazione rivolta al Municipio del Comune del Locarnese dove era impiegato l’agente di polizia recentemente arrestato con l’accusa di aver compiuto atti sessuali con fanciulli. In particolare si chiede, come riportato da la Regione, se «la documentazione aveva una referenza completa da parte del precedente datore di lavoro e una valutazione positiva. E, in caso contrario, perché il Municipio abbia rinunciato a tale valutazione scritta sul suo operato». L’uomo, lo ricordiamo, è finito in regime di carcerazione preventiva lo scorso 22 luglio. Gli abusi di cui è accusato risalirebbero ad alcuni anni fa e nei suoi confronti ci sarebbe anche un’altra segnalazione risalente al passato, quando era 19.enne e non vestiva ancora la divisa. L’Esecutivo, nel frattempo, ha deciso un primo provvedimento: l’apertura di una procedura amministrativa contro l’agente. L’inchiesta è invece coordinata dal procuratore pubblico Luca Losa.
Referenze e fiducia
«È prassi consolidata - prosegue il firmatario - prima di procedere all’assunzione di un candidato, richiedere le referenze complete al precedente datore di lavoro», in questo caso un altro Corpo di polizia della regione. «Il Municipio le richiede sistematicamente per chi vuole lavorare per il Comune?». Secondo il consigliere comunale, infatti, «la presenza di una valutazione positiva nel dossier dell’agente sarebbe un elemento fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini sulla correttezza delle procedure di assunzione del Comune».