Territorio

Carvina, un branco di lupi «unico»: il nodo dell’abbattimento

Le analisi del DNA hanno appurato il coinvolgimento del grande predatore nell’uccisione di undici daini a Bironico – L’Ufficio federale dell'ambiente conferma che sono in corso accertamenti per stabilire la presenza di eventuali esemplari non ibridi
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Nico Nonella
05.11.2025 06:00

Che fosse opera del lupo era praticamente certo sin da subito, ora è arrivata anche la conferma delle analisi del DNA: a uccidere ben undici daini (e a ferirne mortalmente un tredicesimo) a Bironico, tra il 16 e il 17 ottobre, è stato proprio il grande predatore. Lo ha scritto sul proprio sito web l’Ufficio caccia e pesca. Ed è stato pure il lupo a colpire a Sessa qualche giorno prima, predando una pecora, e a Mezzovico un paio di giorni dopo (il bilancio è di una capra morta e altre due ferite). Un lupo, o più lupi, appartenenti a un branco che è quasi un «unicum» in Svizzera: quello del Carvina.

Uno è certo

Mentre il Cantone ha inviato all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) due richieste di intervento riguardanti i branchi transfrontalieri Onsernone e Gridon (si veda l’articolo a pagina 16, ndr) i riflettori sono tornati proprio su questo branco, che occupa la zona del Gambarogno, del Tamaro e del Malcantone, probabile autore della predazione di Bironico così come di quella successiva a Mezzovico. Attacco, questo, che ha spinto il Cantone a chiedere a Berna di riesame la precedente domanda di rimozione totale, inizialmente respinta. La decisione di abbattimento, lo ricordiamo, era stata presa una prima volta dal Governo lo scorso 3 settembre. Questo perché aveva «mostrato un comportamento indesiderato uccidendo in almeno due occasioni animali da reddito ritenuti adeguatamente protetti». L’UFAM aveva però stabilito che solamente i cuccioli di lupo e l’esemplare ibrido M543 del branco potevano essere abbattuti nell’ambito della regolazione decisa dal Consiglio di Stato ticinese per il periodo settembre 2025–gennaio 2026. A fine agosto l’Ufficio della caccia e della pesca aveva notato che il branco Carvina si era arricchito di almeno tre cuccioli di lupo nati nel 2025 (tutti e tre sono poi stati abbattuti). Nelle settimane precedenti all’avvistamento era stato emanato un ordine d’abbattimento per un singolo lupo del branco Carvina in Malcantone dopo che un esemplare è stato aggressivo con una persona e aveva predato un becco ad Arosio.

I requisiti

Come detto, il branco del Carvina è una sorta di «unicum» a livello ticinese e svizzero: è cioè composto sia da esemplari ibridi, ossia incroci tra cane e lupo, che da non ibridi. Il che complica non poco le cose: ai sensi dell’Ordinanza sulla caccia, i Cantoni sono tenuti ad abbattere tempestivamente gli ibridi selvatici. L’articolo 8a, capoverso 5, prevede infatti che «i Cantoni prendono provvedimenti affinché gli effettivi degli animali» non autoctoni «ritornati allo stato selvatico siano regolati e non si propaghino». Per quanto concerne il Carvina, spiega l’UFAM, «Nel corso del monitoraggio genetico della popolazione di lupi, il Cantone ha accertato che il capobranco è un animale ibrido. Poiché si presume che anche i cuccioli del branco Carvina siano da considerarsi ibridi selvatici, anch’essi devono essere regolati» (cosa che è stata fatta). Per quando riguarda gli altri elementi del branco (dovrebbero essere due) oggetto della nuova richiesta del Cantone, l’UFAM conferma che «ne sta attualmente valutando il contenuto». Sono in corso i necessari accertamenti in quanto potrebbero essere esemplari non ibridi e quindi non regolabili tout court, bensì solo se sussistono determinati requisiti, come un atteggiamento aggressivo ripetuto o l’avvicinamento a insediamenti.

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