Il caso

Che ne dite di un grande parco al posto dell'A2?

Bellinzona, nei programmi in vista della prossima legislatura alcuni partiti oggi rappresentati in Municipio auspicano una soluzione per far fronte all’A2 che taglia in due la capitale - Fra galleria, interramento ed ulteriori protezioni antirumore - E rispunta pure il minimetrò
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
03.04.2024 06:00

Meglio tardi che mai, come si suole dire. Il dibattito rilanciato dal CdT nel giugno scorso di coprire, interrare o spostare in galleria l’autostrada che taglia in due Bellinzona ha attecchito nei programmi di alcuni dei partiti attualmente rappresentati nel Municipio cittadino in vista della prossima legislatura. L’A2 quotidianamente è percorsa da 50.000 veicoli. Nel Programma d’azione comunale, che delinea la capitale del 2040, si ipotizza la copertura parziale, creando una terrazza naturale di fronte alla frazione di Galbisio. Per quanto riguarda il tratto fra Gorduno e Moleno, invece, è stata ventilata l’ipotesi di creare delle colline fonoassorbenti nell’ambito del riordino e della valorizzazione paesaggistica delle aree di svago della bassa Riviera lungo il fiume; un intervento, quest’ultimo, che comprenderebbe anche i quartieri di Gnosca, Preonzo e Claro. Nei volantini elettorali distribuiti a tutti i fuochi nell’imminenza del 14 aprile figurano altre idee particolari che riassumiamo più avanti.

L'invito ad osare

«Il nostro partito propugna che la ferita degli anni Sessanta data dal percorso A2 lungo l’argine destro del fiume Ticino vada risanata territorialmente e politicamente con la messa in galleria dell’autostrada da Gorduno e Sementina», rileva il presidente del Centro Davide Pedrioli, il quale invita il futuro Esecutivo ad andare oltre al Parco fluviale a sud di Sementina e alla «mini copertura» dell’arteria, dando invece vita ad una vera area di svago. L’Unità di sinistra, preconizzando maggiore qualità urbana e degli spazi pubblici, auspica «l’interramento dell’autostrada». Il PS già nel 2019 aveva affrontato il tema lanciando una petizione assieme ai Verdi. Il 30 maggio 2023 il sindaco Mario Branda, durante l’assemblea, aveva invitato i «compagni» a chinarsi nuovamente sull’argomento. Detto, fatto.

Preoccupa pure il semisvincolo

Il PLR chiede di proseguire l’impegno volto a ridurre l’impatto fonico dell’A2 attraverso il risanamento tra Camorino e Arbedo «con il manto fonoassorbente, il completamento dei ripari fonici, parzialmente è in corso anche in Golena. A nord di Gorduno è stato fatto uno studio per la costruzione di collinette antirumore ed è stato proposto» all’Ufficio federale delle strade. In fatto di traffico, invece, Lega ed UDC esigono delle misure di accompagnamento alla luce dell’apertura ad inizio 2025 del semisvincolo: «Attendiamo di sapere se saremo confrontati con un miglioramento della mobilità in zona».

Proposte sotto la lente

Un minimetrò in Città «per una mobilità alternativa». Lega e UDC (ri)tirano fuori dal cassetto uno dei progetti tanto cari all’ex sindaco Brenno Martignoni Polti, che di quell’alleanza faceva parte sino alla fine di novembre. La destra chiede di elaborare uno studio di fattibilità per valutare la realizzazione dell’infrastruttura in grado di collegare il centro storico di Bellinzona alla Fortezza e alla collina: «Una proposta non invasiva e con costi di investimento e gestionali comunque inferiori» ad altre opere.

Il comparto alle Officine FFS

L’innovazione sarà anche in futuro uno dei pilastri della Bellinzona di domani. Il PLR ritiene che sia indispensabile il rafforzamento delle scienze della vita «trovando e mettendo a disposizione ulteriori nuovi spazi di lavoro e di ricerca adeguati, in termini di qualità e dimensioni». Il Centro va oltre, auspicando un servizio comunale di promozione del comparto che si svilupperà alle Officine FFS e di prevedere «spazi per lo smart working in particolare a favore dei giovani». Fra le varie proposte dell’Unità di sinistra citiamo la creazione di una casa delle culture che «sia a disposizione anche delle associazioni cittadine» e favorire dei luoghi di incontro per i giovani. La destra ed il Centro, infine, auspicano la riduzione del moltiplicatore «senza intaccare il livello di socialità».

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