Che sorpresa: il Comune «ricco» aumenta il moltiplicatore

Due paradossi sono meglio di uno? Chi lo sa. Sicuramente le autorità di Sant’Antonino si stanno chiedendo come mai il Comune è ancora considerato fra quelli «forti» per quanto riguarda l’Indice di forza finanziaria (IFF) nonostante la diminuzione del gettito fiscale, soprattutto di quello derivante dalle persone giuridiche registrato nell’ultimo biennio. Non cambierà nulla almeno fino al 2028, con ogni probabilità. E allora l’Esecutivo ha deciso che è ora di ritoccare il moltiplicatore d’imposta stabile al 70% dal 2022 (prima era al 65%). Ebbene, per i cittadini propone un aumento al 78%, addirittura all’83% per le aziende e le società. Una decisione per certi versi clamorosa anche perché - ribadiamo - l’ente locale a sud della capitale è sempre stato considerato quello finanziariamente più «solido» del Bellinzonese in virtù dell’importante zona industriale e della presenza di grandi magazzini e centri commerciali. L’ultima parola spetta comunque al Legislativo che si esprimerà nella seduta del 22 dicembre.
Sgradito regalo sotto l'albero
Sotto l’albero abitanti e ditte potrebbero dunque trovare uno sgradito regalo. Ma oramai inevitabile e non più procrastinabile, secondo l’Esecutivo. Il preventivo per il 2026 stima un disavanzo pari a poco meno di 57 mila franchi grazie al costante e rigoroso controllo della spesa, ma sul quale pesano i riversamenti di oneri da parte del Cantone; per l’anno in corso si preconizza invece un avanzo di 48 mila. Prima di trasmettere il documento ai consiglieri comunali il Municipio si è incontrato con la Sezione degli enti locali. Ai funzionari è stato chiesto, tra l’altro, di «verificare la nostra posizione in funzione dell’IFF per capire se, con la perdita di gettito, potessimo eventualmente intraprendere una richiesta di ulteriori diminuzioni degli oneri richiesti e, parallelamente, un aumento dei sussidi di cui beneficiamo. Purtroppo, nonostante la diminuzione del gettito, il Comune di Sant’Antonino rimane nella fascia dei Comuni forti. Questo lascia presupporre che la revisione dell’IFF per gli anni 2027-2028, basata sulla situazione 2023-2024, rischierà di confermare la nostra attuale classificazione». L’indice per il biennio 2025-2026 con 114,05 punti è persino superiore a quello dei due anni precedenti (98,48). Un netto miglioramento che ha quale conseguenza, ad esempio, la sensibile diminuzione dei sussidi per i docenti.
Andamento incerto
«Nel corso degli ultimi anni importanti contribuenti comunali, in particolare per quanto riguarda le persone giuridiche, si sono confrontati con un andamento molto incerto, riducendo significativamente la base imponibile. Per questo motivo le sopravvenienze di imposta, che negli anni precedenti generavano entrate importanti, sono state quasi interamente azzerate», puntualizza l’Esecutivo guidato dalla sindaca Simona Zinniker. Gli ultimi due deficit registrati a consuntivo e il preventivo a tinte rosse per l’anno alle porte, inducono il Municipio ad auspicare l’aumento del moltiplicatore, attualmente al 70%. Il problema, si fa notare, è strutturale e non congiunturale. Onde per cui il tasso fiscale odierno «non è più sostenibile».
Fra pressioni e sgravi
Si è optato pertanto per una differenziazione fra persone fisiche (78%) e giuridiche (83%). Nel primo caso si è tenuto conto della «crescente pressione economica» che grava sui cittadini a causa dei vari aumenti (in primis per la cassa malati). Secondariamente si è considerato lo sgravio fiscale di cui hanno potuto beneficiare aziende e società a seguito della riforma cantonale. «Questa differenziazione mira a distribuire l’onere in modo più equo e strutturalmente sostenibile per la comunità», annota il Municipio. Precisando più avanti che «non si può sottacere come la necessità di procedere all’aumento dei moltiplicatori comunali d’imposta - seppur causata in parte anche dalla nostra situazione strutturale interna - sia influenzata e aggravata dalle misure cantonali, che appaiono come decisioni unilaterali e impattanti». A Sant’Antonino il gettito delle persone giuridiche rappresenta il 47,9% del totale stimato in 9,1 milioni: «Le nostre aziende hanno sì beneficiato dello sgravio fiscale, ma è altresì da considerare che le aziende a statuto speciale vanno nella direzione opposta, creando un’oscillazione».
Il contenzioso a Roma
«L’eventuale mancato incasso del credito non andrà ad influire sulla gestione corrente poiché, prudenzialmente, viste le difficoltà già iniziali di incasso, nell’allestimento dei precedenti consuntivi questi crediti non sono stati attivati». Nel 2020 il Comune di Sant’Antonino ha aperto un contenzioso per il recupero di un credito relativo ad un’azienda italiana attiva nel cantiere AlpTransit e che ha nel frattempo depositato i bilanci. Si sta parlando di 691 mila franchi. L’insinuazione è stata notificata al tribunale di Roma (foro competente in Italia), ma difficilmente la decisione arriverà nel 2026.



