Ciao ciao canicola, ma è presto per cantar vittoria
Le temperature, finalmente, ci stanno dando tregua. Dopo dodici caldissimi giorni, ieri sera MeteoSvizzera ha revocato l'allerta canicola diramata lo scorso 14 luglio. E così, ci lasciamo alle spalle luglio e il caldo torrido che hanno caratterizzato le ultime due settimane. Non sono mancati alcuni picchi di calore da record, come quello registrato a Stabio venerdì scorso, quando il termometro ha toccato 36,5 gradi, la temperatura più alta mai rilevata da quando sono iniziate le misurazioni nella località nel 1981. Tuttavia, è ancora presto per cantar vittoria. La canicola, anche se più leggera, potrebbe tornare nelle prossime settimane. Ne abbiamo parlato con Luca Nisi di MeteoSvizzera.


Dieci gradi in meno
La «freschezza» ripiombata sul Ticino ieri sera, con l'arrivo di aria meno calda da sudest, è destinata a tenerci compagnia ancora per qualche giorno. Come afferma Luca Nisi, infatti: «Nei prossimi giorni sicuramente la canicola non tornerà». Ma non possiamo escludere che le temperature si alzino nuovamente a inizio agosto. «Molto probabilmente, tra domani e venerdì sera assisteremo al passaggio di una perturbazione temporalesca attiva, che potrebbe anche portare - finalmente! - dei quantitativi degni di nota per il sud delle alpi e, soprattutto, per il Sopraceneri. Questo farà sì che la massa d'aria verrà rimescolata, soprattutto nella giornata di venerdì, dove è possibile che non si superino i 26 gradi di massima». Dieci gradi in meno, quindi, rispetto ai 36 toccati esattamente una settimana fa in più regioni ticinesi. «Ad ogni modo, rimaniamo con una massa d'aria piuttosto calda, e questo significa che dopo il passaggio della perturbazione di domani e venerdì, nella giornata di sabato che sarà favonica soprattutto nelle vallate superiori, si potranno nuovamente raggiungere 32 gradi». Questa volta, però, sottolinea Luca Nisi, nonostante una massima elevata, le temperature minime rimarranno sotto i 20 gradi. «Dunque, le soglie per la canicola non verranno raggiunte nel fine settimana. Tuttavia, la prima settimana di agosto si preannuncia stabile, soleggiata, con temperature in rialzo. Per questo motivo, non possiamo escludere di dover tornare a parlare di canicola tra qualche giorno». Ma l'esperto rassicura: «Sicuramente non sarà intensa come l'ultima».


Un respiro di sollievo per la vegetazione
Da un lato, le precipitazioni previste nelle prossime ore potrebbero far ben sperare per l'ambiente, dal momento che mentre l'allarme canicola viene revocato, il problema della siccità rimane preoccupante. Purtroppo, però, anche i temporali che caratterizzeranno questi ultimi giorni di luglio sono destinati a non offrire un grande contributo all'emergenza siccità. «Il problema è che queste perturbazioni arriveranno tutte di colpo. Di conseguenza, non saranno in grado di colmare il deficit idrico. Possiamo però affermare che la pioggia di questi giorni porterà un po' di sollievo alla vegetazione, anche se la combinazione di terreni molto secchi e precipitazioni intense non è molto favorevole in queste condizioni di siccità».


Un po' di dati
Ad aver reso «speciale» l'ultima ondata di caldo, secondo il bilancio di MeteoSvizzera, non sono stati tanto i picchi di calore registrati nel corso dei dodici giorni di canicola, quanto più la durata stessa del fenomeno, nonché la sua intensità, valutata in termini di temperatura media giornaliera. L'ondata di metà luglio, infatti, si colloca tra le più intense mai misurate a sud delle alpi, ed è comparabile solamente a quelle di luglio 2015 e agosto 2003. Tra le somiglianze, a Lugano la temperatura media tra il 16 e il 22 luglio è stata pari a 27.6 gradi, lo stesso valore che venne registrato sette anni fa, nel 2015, tra il 17 e il 23 luglio. Eccezionale, invece, il numero di giornate tropicali consecutive verificatesi a Lugano. Per quattordici giorni di fila, infatti, nella città la temperatura ha raggiunto o superato i 30 gradi, caratteristica che ne determina l'etichetta di "giornata tropicale". Locarno Monti segue con tredici giornate consecutive. Degne di nota, nel bilancio di MeteoSvizzera, sono state anche le temperature minime giornaliere, che hanno fatto registrare valori che rientrano localmente nei primi dieci più elevati mai misurati. Nello specifico, sia a Lugano che a Locarno, lunedì 25 luglio il termometro non è mai sceso sotto i 23.7 gradi. Si tratta del settimo valore più elevato per Lugano dall'inizio delle misure nel 1864, e del nono più elevato per Locarno Monti, dal 1935.
Sempre più «estati 2022»
Nel frattempo, online e su molti social si leggono frasi minacciose secondo le quali quest'estate particolarmente calda sarà in realtà «l'estate più fresca della nostra vita», da ora in poi. I cambiamenti climatici non lasciano infatti spazio, secondo alcuni, a miglioramenti. Al contrario, saremmo di fronte a una situazione che può solo peggiorare. L'esperto di MeteoSvizzera non è totalmente d'accordo con questa interpretazione. «Le proiezioni mostrano chiaramente che le ondate di caldo potranno essere più frequenti. Ma dire che questa estate è stata e sarà la più fresca da ora in avanti è difficile. Questo perché l'ondata di caldo che abbiamo vissuto è stata molto intensa, e addirittura, le proiezioni ci indicano che potrebbe essere la seconda estate più calda mai registrata. Dunque è difficile associarle il titolo di "estate più fresca". Quello che possiamo affermare è che potrebbero esserci più frequentemente delle estati simili a quella che stiamo vivendo quest'anno. Fino a qualche tempo fa queste ondate di calore si verificavano con una frequenza diversa, mentre ora potrebbero essercene più spesso. Piuttosto, è quindi importante dire è che le previsioni ci mostrano che le estati simili a questa saranno molte di più in futuro».