Il caso

«Cosa sta succedendo al crematorio?»

Bellinzona, Massimiliano Ay ed Alessandro Lucchini tornano alla carica con una seconda interrogazione sul passaggio di consegne nella gestione della struttura
© CdT/Archivio
Alan Del Don
10.05.2024 23:00

Interrogazione bis di Massimiliano Ay ed Alessandro Lucchini (Unità di sinistra) sulla «privatizzazione» del crematorio di Bellinzona. La gestione della struttura è stata ripresa da quattro mesi una società anonima costituita da cinque imprese di pompe funebri: «Perché non è stata pensata almeno una partecipazione azionaria della Città? Con quale statuto la SA ha sede legale in un immobile comunale?». Nella risposta alla prima interrogazione il Municipio affermava che vi sarà un concorso pubblico per la messa in locazione degli spazi destinati al solo forno crematorio, ma che in vista di tale concorso si è optato per un mandato di prestazione, dal 1. gennaio 2024, nel rispetto delle disposizioni della Legge sulle commesse pubbliche: «La locazione di un bene pubblico non dovrebbe sottostare alla Legge organica comunale?». Secondo l’Esecutivo le 390 cremazioni restanti al crematorio comunale dopo l’apertura dell’azienda concorrente a Carasso non giustificherebbero un investimento pubblico per sostituire il forno crematorio. «Ciononostante c'è una ditta privata a cui il Municipio ha dato un mandato diretto, che è disposta a procedere con questo investimento che l’ente pubblico considera però ineconomico. Non è un controsenso?», chiedono i consiglieri comunali.

La tempistica

Nella risposta ad un'altra domanda, annotano Ay e Lucchini, il Municipio sottolineava che «considerate le tempistiche strette e la necessità di dare continuità al servizio il mandato è stato conferito ad inizio anno. La delibera è stata formalizzata successivamente». Queste informazioni non rispondono alla precisa domanda posta, rilevano gli esponenti dell'Unità di sinistra, che «quindi ripetiamo: è prassi normale che il Comune affidi la gestione di una sua proprietà a una società anonima privata non ancora formalmente costituta (statuti del 15 gennaio) e nemmeno iscritta, a quel momento, a Registro di commercio (iscrizione del 22 gennaio)?».

Chi ne fa parte

Della Crematorio SA Bellinzona e Valli, con sede in città, in via Arnaldo Bolla, fanno parte cinque onoranze funebri della nostra regione (quattro del Bellinzonese ed una della Leventina). Lo scopo della società, leggiamo sul Registro di commercio, è «la costruzione e la gestione di centri e forni crematori in proprietà e/o in affitto». Il capitale nominale è di 120 mila franchi, ossia 120 azioni nominative da mille franchi. La società anonima è stata costituita il 15 gennaio scorso.

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