Il caso

Ecco come frenare i «furbetti» del traffico

Semisvincolo di Bellinzona: tanto è stato fatto, ma altri interventi sono in cantiere in vista della messa in servizio dell’attesa opera - Nel dettaglio le misure per scongiurare l’utilizzo degli attuali assi stradali - Fra zone 30, limitazioni e collegamenti ciclopedonali
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
19.04.2024 06:00

Almeno sui volantini elettorali il traffico era in cima ai problemi ai quali le varie liste promettono di trovare una soluzione nella legislatura appena iniziata, come abbiamo riferito a più riprese nelle scorse settimane. O, quantomeno, di ridurne gli impatti a Bellinzona. Un’opera che è attesa da decenni è il semisvincolo autostradale da 65 milioni di franchi che alleggerirà dal transito parassitario i quartieri a sud, Giubiasco in primis. Verrà aperto, in modo completo, nella seconda metà di gennaio 2025. La politica cittadina ha più volte auspicato che alla sua realizzazione siano abbinate anche delle misure di accompagnamento, per scongiurare appunto che gli automobilisti continuino a percorrere gli attuali assi di penetrazione congestionati nella capitale.

Lotta al transito parassitario

Rispondendo all’interrogazione di Lisa Boscolo (Unità di sinistra), il Municipio turrito mette nero su bianco gli interventi previsti nei prossimi anni. In primo luogo si ricordano i provvedimenti indicati fin dall’inizio: moderazione della velocità nei comparti residenziali, miglioramento della gestione degli incroci semaforici principali, realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali e velocizzazione del trasporto pubblico.

«Diverse di queste misure sono state già concretizzate (si pensi ad esempio alle passerelle ciclopedonali tra le Semine e Monte Carasso o quella della Torretta, ma anche alle molte zone a 30 km/h introdotte negli scorsi anni che coprono oramai quasi tutte le zone residenziali) - puntualizza l’Esecutivo -, rispettivamente sono già in corso di realizzazione (la nuova centrale semaforica e la messa in sicurezza di nodi importanti, quali ad esempio quello di via Lepori-via Mirasole), mentre altre vedranno la luce con la messa in servizio del semisvincolo (i collegamenti ciclopedonali tra via Borromini, rispettivamente via Luini e via Chicherio, così come le prime misure di limitazione del traffico parassitario)». Altri accorgimenti verranno infine adottati dopo aver valutato gli effetti dell’importante opera. Questi ultimi saranno inseriti nel Programma d’agglomerato di quinta generazione in fase di elaborazione. Come la rotatoria all’incrocio fra le vie Bellinzona e ai Saleggi nel Borgo.

Giubiasco sotto la lente

L’introduzione delle zone 30 km/h, abbiamo visto, l’hanno fatta e la faranno da padrone. In prospettiva ci si focalizzerà soprattutto su Giubiasco, annota il Municipio. Segnaliamo la limitazione dell’accesso in via della Posta, un’estensione del senso unico su viale 1814 e una limitazione dell’attraversamento della zona d’incontro del Borghetto «ai soli clienti dei commerci locali che vi hanno sede. Parallelamente è già in progettazione il completamento di alcune zone 30 nel centro città (zona Torretta, via Vela, zona Ripari Tondi)».

Le zone d'incontro

Un appunto a parte meritano le cosiddette zone d’incontro che, specifica il Municipio, sono realizzabili «laddove non sia ad esempio necessaria particolare segnaletica a protezione degli utenti più deboli (pedoni in particolare), valendo in esse la precedenza di questi ultimi e di solito quindi in corrispondenza di piazze o strade dei centri storici». Non, invece, su un asse come quello che attraversa Giubiasco o su viale Portone-via Guisan nella capitale. Ciò «non sembra né giuridicamente possibile né opportuno dal punto di vista della gerarchia stradale e quindi per la chiarezza (e sicurezza) proprio anche a tutela degli utenti più deboli del campo stradale».

Già oggi si va piano

In conclusione l’Esecutivo si china sul 30 all’ora generalizzato nelle ore notturne sul modello di Losanna. Specificando che già ora oltre il 75% delle strade comunali del fondovalle all’interno della zona edificabile sono a velocità moderata. Non solo. La popolazione che abita in una zona dove gli automobilisti devono togliere il piede dall’acceleratore è pari a più dell’80%. Una percentuale che salirà al 90% in virtù delle misure in prospettiva. «Gli assi principali sono invece di competenza (e proprietà) del Cantone, il quale sta operando con la posa sistematica di asfalto fonoassorbente ed è sinora contrario alla riduzione della velocità massima consentita», puntualizza il consesso guidato dal sindaco Mario Branda.

Correlati
Avete detto traffico? Ecco i punti critici
Bellinzona: il semisvincolo da inizio 2025 alleggerirà il transito nei quartieri a sud, a condizione tuttavia che ci siano delle misure di accompagnamento - Il caso di via San Gottardo, la situazione a Monte Carasso e i mezzi in arrivo da nord - Tutti i dati nel dettaglio
Che ne dite di un grande parco al posto dell'A2?
Bellinzona, nei programmi in vista della prossima legislatura alcuni partiti oggi rappresentati in Municipio auspicano una soluzione per far fronte all’A2 che taglia in due la capitale - Fra galleria, interramento ed ulteriori protezioni antirumore - E rispunta pure il minimetrò