La decisione

Erano più lupi: abbattimento annullato

I risultati finali delle analisi del DNA raccolto dopo le predazione del 26 aprile a Piedipiodi-Cerentino hanno rivelato che si trattava di un branco, cade dunque l'autorizzazione di abbattimento
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Red. Online
10.06.2022 17:43

Il lupo non sarà abbattuto. O meglio, i lupi. In seguito alle analisi del DNA è infatti stato stabilito che gli animali responsabili delle predazioni a Piedipiodi-Cerentino facevano parte di un branco. Lo comunica il Consiglio di Stato in una nota odierna, in cui spiega che «dall’esecutività dell’autorizzazione ad abbattere un lupo nel comprensorio della Val Rovana, il personale dell’Ufficio della caccia e della pesca ha garantito la messa in atto delle necessarie azioni. Nonostante l’enorme impegno profuso sull’intero periodo, ad oggi non si è riusciti a dar seguito all’abbattimento».  

Il Governo aggiunge inoltre: «Solo nel pomeriggio di mercoledì 8 giugno 2022 il KORA, il centro nazionale di riferimento per i grandi predatori, ha trasmesso i risultati finali delle analisi del DNA raccolto a seguito della predazione del 26 aprile 2022 a Piedipiodi-Cerentino. Gli stessi attribuiscono la predazione delle 19 pecore ai lupi F93 (femmina) e M149 (maschio). Questi individui sono la coppia del branco transfrontaliero dell’Onsernone che si credeva, prima di questo risultato e sulla base delle informazioni che erano a disposizione, residente in un comprensorio più a sud rispetto alla Val Rovana. Alla luce di questi nuovi elementi e preso atto che la predazione del 26 aprile scorso non è attribuibile a lupi singoli bensì ad un branco, in applicazione del diritto federale la decisione di abbattimento pronunciata dal Consiglio di Stato in data 18 maggio 2022, fondata su una premessa rivelatasi errata, deve essere annullata. Le autorità cantonali sono in costante contatto con l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) per ricevere indicazioni su come procedere. Le operazioni di ricerca finalizzate all’abbattimento di un lupo in Val Rovana da parte dei guardacaccia sono di conseguenza sospese in attesa delle decisioni dell’UFAM. In parallelo il personale dell’Ufficio della caccia e della pesca manterrà attivo il monitoraggio in Val Rovana al fine di verificare se questo branco si è riprodotto anche nel 2022», conclude la nota.

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