Il caso

Il gettito fiscale ha ingranato la quinta

Bellinzona, per quest’anno sono confermate sopravvenienze pari ad almeno oltre 4 milioni derivanti da una società attiva nel polo biomedico - Previsto poi un ulteriore miglioramento degli introiti per 700 mila franchi - Ma il preventivo resta rosso
Il sindaco Mario Branda è alla guida di una città che cresce. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
06.07.2024 06:00

«L’ulteriore aggiornamento dei dati fiscali lascia al momento presagire un ulteriore miglioramento del gettito di 700 mila franchi, al netto della riforma fiscale cantonale». Una crescita costante, se sia o meno inarrestabile non tocca certamente a noi dirlo. Vero è che le prospettive di sviluppo socioeconomico, per i prossimi 15-20 anni, sulla carta lasciano ben sperare alla luce dei progetti strategici in fase di concretizzazione. Il Municipio di Bellinzona, rispondendo ad un’interrogazione di Ivano Beltraminelli (Lega-UDC), fa il punto sul «tesoretto» cittadino. Ossia il gettito fiscale che - a preventivo 2024 - si preconizza possa toccare quota 106,5 milioni di franchi (+4,6 milioni rispetto alle stime contenute nel documento programmatico di dodici mesi prima) con moltiplicatore invariato al 93%.

Riforma, c’è il primo «taglio»

Ma le buone notizie non sono finite. Anzi. Ve ne sono addirittura di migliori. Per quest’anno «dovrebbero confermarsi sopravvenienze straordinarie aggiuntive per oltre 4 milioni, che al momento del preventivo erano troppo incerte per essere inserite». Stando a quanto ci risulta si tratta di introiti derivanti, in primo luogo, da una società attiva nell’ambito della ricerca biomedica. Un settore, quest’ultimo, che come sapete è in perenne sviluppo nella Turrita da oramai due decenni abbondanti. Queste sopravvenienze, puntualizza l’Esecutivo guidato dal sindaco Mario Branda, consentirebbero di «migliorare il risultato di preventivo (disavanzo record di 9,4 milioni nonostante le misure di risparmio e, appunto, l’aumento del gettito; n.d.r.) che, tuttavia, alla luce dei dati oggi conosciuti, rimarrebbe comunque largamente negativo». Cifre rosse, dunque, dovute soprattutto al drastico calo del contributo di livellamento (-5 milioni).

A ciò si va ad aggiungere - e la comunicazione è fresca fresca, appena giunta ai Comuni dal Cantone - il taglio di 3,5 milioni del riversamento in applicazione della Legge sull’imposta federale diretta in virtù dell’approvazione della riforma fiscale delle persone fisiche. Per Bellinzona il mancato introito è pari a circa 240 mila franchi.

Il moltiplicatore non scende

Inevitabile, quando si parla di gettito fiscale, ventilare l’ipotesi di un abbassamento del moltiplicatore d’imposta. Nella capitale è stabile al 93% dal 2018; prima dell’aggregazione era al 95%. Lo ha fatto anche il consigliere comunale Ivano Beltraminelli. Per il Municipio è prematuro. L’obiettivo, scrive, è l’equilibrio finanziario «sul medio termine. Le valutazioni sul moltiplicatore vanno inserite in questa prospettiva. Allo stato attuale non vi sono ancora elementi certi per poter definire un orizzonte temporale più preciso». Tradotto: prima aspettiamo di raccogliere i frutti dei progetti strategici, poi ne riparleremo.

Il quadro legislativo

In una seconda interrogazione sempre Ivano Beltraminelli (Lega-UDC) chiedeva lumi sui regolamenti e sulle ordinanze. Per farla breve, sul quadro legislativo della Turrita post-aggregazione. Il Municipio risponde che il lungo e non facile processo di armonizzazione è iniziato nel 2017 (la nuova Bellinzona è nata ufficialmente con le prime storiche elezioni del 2 aprile) «con la definizione delle priorità di adeguamento» e con i progetti di regolamento principali, fra i quali quello comunale e quello organico dei dipendenti.

Videosorveglianza ferma al palo

Hanno fatto seguito i regolamenti sulla gestione dei rifiuti, per la fornitura dell’acqua potabile, delle canalizzazioni, della videosorveglianza (non ancora in vigore in quanto è pendente un ricorso al Tribunale cantonale amministrativo) e quello relativo alle tasse per le prestazioni dell’Istituto scolastico. «Per quanto riguarda le altre normative a breve sarà licenziato il messaggio concernente il nuovo Regolamento sui cimiteri, ai fini della cui elaborazione si è resa necessaria un’analisi approfondita dei cimiteri esistenti nei 13 quartieri», precisa l’Esecutivo nella risposta. Lo stesso vale per i beni amministrativi, ambito in cui allo stato attuale sono ancora applicate le disposizioni vigenti negli ex Comuni oggi facenti parte della Città.

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