Moody’s conferma il rating di Lugano

L’agenzia di rating Moody’s ha confermato la valutazione di merito di credito assegnata alla Città di Lugano, che ha ricevuto, per il nono anno consecutivo, un rating Aa3. La conferma – rileva Moody’s – «riflette la ricchezza della sua economia, la solidità della governance e una performance operativa moderata». La valutazione, ufficializzata venerdì sera, segue di pochi giorni la presentazione del Preventivo 2026 e del Piano finanziario. «Gli sforzi di consolidamento si concentrano principalmente sulla revisione delle spese operative e sull’ottimizzazione delle entrate fiscali e di altre fonti, mantenendo possibilmente invariato l’attuale livello complessivo di imposizione fiscale per cittadini e imprese».
Tuttavia, «l’elevato onere del debito (226,7% delle entrate operative nel 2024) rimane un vincolo significativo, alimentato dai piani di investimento e dai deficit finanziari». Il rating «include la nostra valutazione di una probabilità moderata di sostegno straordinario da parte del Cantone (il cui rating è Aa2 stabile)», conclude Moody’s.
Il Municipio, in una nota, ha preso atto con soddisfazione della conferma del rating. «È un riconoscimento importante della solidità della nostra economia cittadina e della serietà con cui stiamo portando avanti la gestione finanziaria», rilancia il capodicastero Finanze, Marco Chiesa. «Allo stesso tempo, non possiamo nasconderci le prossime sfide. Le misure volte a migliorare l’efficienza dell’amministrazione e a contenere il debito che abbiamo intrapreso sono necessarie e vanno nella giusta direzione, ma non saranno sufficienti da sole, anche alla luce dell’incertezza legata ai nuovi oneri che accompagnano l’applicazione delle scelte democratiche del 28 settembre. Sappiamo che per garantire nel lungo periodo la sostenibilità dei conti e la qualità dei servizi occorreranno riforme strutturali coraggiose. Il nostro obiettivo rimane quello di mantenere invariato il livello dei servizi prioritari ai cittadini. Il lavoro davanti a noi è impegnativo, ma la direzione è chiara: contenere i costi e l’indebitamento, rafforzare l’efficienza e avviare quelle riforme che permetteranno a Lugano di guardare con fiducia al futuro».



