Città

Sì unanime ai 26 milioni per il nuovo Parco Viarno

La valorizzazione del comparto di Pregassona fa un altro passo avanti: la Commissione dell’edilizia si è detta favorevole al credito di costruzione per realizzare una delle aree verdi più grandi di Lugano – La storica villa verrà ristrutturata e affiancata da un nuovo edificio
©Westpol Landschaft e Dematté Fontana
Nico Nonella
02.06.2023 17:14

Parco Viarno è uno dei progetti più attesi di Lugano. D’altronde, si parla di un progetto che riguarda la riqualificazione di un’area verde che rappresenta di fatto uno dei parchi più grandi dell’intera città. E proprio in queste settimane c’è stata una decisa accelerata. Dapprima con il via libera, lo scorso 16 maggio, del Consiglio comunale alla modifica del Piano regolatore. Poi, gettate queste basi pianificatorie, con l’avallo politico da parte della Commissione dell’edilizia al credito di costruzione da quasi 26 milioni.

Il rapporto, pubblicato venerdì ma sottoscritto all’unanimità l’8 maggio scorso, è un’altra tappa importante e ora la palla passa al Consiglio comunale. Con il via libera che dovrebbe rivelarsi una semplice formalità. In cifre, si parla di 23,16 milioni per il credito di costruzione che servirà a realizzare il nuovo parco di Pregassona, a restaurare la villa storica, a realizzare un edificio di supporto (chiamato Orangerie), un autorimessa interrata con 59 posteggi e un nuovo stabile di cinta lungo via Guioni (strada che sarà riqualificata e a questo proposito si attende il relativo messaggio municipale, ndr). A questo credito vanno aggiunti altri 2,7 milioni per l’acquisto di un terreno di proprietà privata. La trattativa «non è andata a buon fine» e pertanto «si dovrà avviare la procedura espropriativa» che durerà «circa due anni».

Il progetto nel dettaglio

Il progetto si fonda sui lavori presentati dallo studio d’architetti del paesaggio Westpol Landschafts Architektur di Basilea (per la parte del parco) e dallo studio d’architettura Demattè Fontana di Zurigo (per la parte riguardante gli edifici), che si erano aggiudicati il concorso. Fondamentalmente il progetto è caratterizzato da due elementi essenziali: il muro di cinta e il nucleo del parco. Il muro racchiuderà la superficie del parco e ne definirà la forma ed il rapporto con la città, evidenziando in particolare le entrate e valorizzando il portale storico su via Cantonale. L’edificio definirà una terrazza per il parco e una piazza che concluderà via Guioni. Il nucleo del parco sarà invece costituito dalla villa storica, dai giardini tematici e dall’Orangerie che ospiterà snack bar e toilette. Nel parco troveranno spazio aree gioco, di relax e le zone d’ombra.

I lavori si svolgeranno in due fasi: nella prima, stimata in circa tre anni di lavori, verranno realizzati la parte centrale, tutte le altre infrastrutture e i percorsi previsti all’interno del Parco, compresa la nuova area giochi, i giardini tematici e i giochi d’acqua. La seconda fase, stimata in circa quattro anni di lavoro, comprende la realizzazione del muro di cinta, del percorso definitivo verso il portale storico, della terrazza sul nuovo edificio e dell’antistante piazza. In seguito, potrà essere costruito anche il nuovo edificio lungo via Guioni.

Addio, capannone

E proprio questo nuovo stabile (parliamo di circa 1.300 metri quadrati da destinare agli eventi) consentirà di «abbandonare il vecchio capannone delle feste di Pregassona, liberando spazi pregiati per un eventuale futuro ampliamento del comparto scolastico e/o una riqualificazione degli spazi esterni a uso della scuola e del quartiere». A confermarlo è stato il Municipio di Lugano, a cui la Commissione aveva inviato una serie di domande.

La domanda di costruzione

Ma a conti fatti, quando potranno partire i lavori? Al momento – si legge nella risposta del Municipio –, la programmazione futura dovrebbe consentire di attivare le procedure edilizie presumibilmente nel corso del 2024. Il prossimo step è la domanda di costruzione per il Piano di quartiere, che potrà essere attivata in seguito alla decisione del Consiglio di Stato sulla proposta pianificatoria. L’auspicio della Città è che il nullaosta da Bellinzona arrivi nel 2024. Per il primo colpo di piccone bisognerà attendere almeno il 2027.

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