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Torna il presidio pro Gaza a Lugano: disagi al traffico in centro

Il corteo si sta spostando per le vie della città: bloccato il lungolago - Decisamente più bassa, rispetto alle manifestazioni di inizio ottobre, la partecipazione
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
Red. OnlineeRed. Lugano
30.10.2025 18:55

(Aggiornato alle 19.42) È andata in scena questa sera a Lugano un'ennesima manifestazione in solidarietà con la popolazione palestinese. Il presidio, annunciato ma non autorizzato, denuncia le violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele nella Striscia di Gaza e i violenti attacchi da parte dei coloni israeliani in Cisgiordania.

Decisamente più bassa - rispetto alle manifestazioni di inizio ottobre, quando in piazza era sceso un migliaio di persone - la partecipazione: un centinaio, circa, i presenti alle 18.30. Dopo i discorsi e gli slogan in piazza, i manifestanti si sono incamminati per le vie di Lugano, scandendo gli slogan «Free Palestine, Free Gaza» e unendosi - in via della Posta - ai partecipanti a un'azione contro gli investimenti di UBS legati a Israele. Tra i presenti, qualcuno con il cartello: «Chiudi il conto UBS». Agenti di polizia, nel frattempo, monitorano la situazione. 

Passati verso le 18.50 attorno alla Pensilina Botta, i manifestanti si sono diretti poi verso Palazzo dei Congressi, e poi sul lungolago, ostacolando il traffico. Attorno alle 19.20, la manifestazione è poi rientrata verso piazza Riforma e, quindi, piazza Cioccaro, dove attorno alle 19.30 si è chiuso il corteo.

© CdT/VAL
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Numerose, nelle ultime settimane, le manifestazioni in città, e i disagi a esse collegate. Lo scorso weekend si è rivelato particolarmente impegnativo per chi doveva garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, non solo per motivi sportivi (con un corteo organizzato dai tifosi della squadra di hockey del Rapperswil verso la Cornèr Arena), ma anche e soprattutto per la manifestazione antifascista (anch'essa annunciata ma non autorizzata) e la contro-manifestazione ad opera di una quindicina di facinorosi di estrema destra che, incappucciati, hanno accolto i partecipanti al corteo con cori da stadio e con il lancio di qualche oggetto pirotecnico.