Una cronaca nera su cui spicca il brutale assassinio di Aurigeno

Quei tre colpi di pistola all’interno delle scuole elementari di Aurigeno e la morte del custode per mano del suo rivale in amore riecheggiano ancora nella tranquilla comunità valmaggese. Quella mattina dell’11 maggio, un giovedì, si ricorderà per molto tempo in valle e non solo. Un uomo, un 42.enne informatico residente nel Locarnese, entra nella parte posteriore della palestra, individua il suo obiettivo, il 41.enne custode della scuola, e gli spara tre colpi a bruciapelo con una Glock. Uno va a vuoto e due raggiungono la vittima in organi vitali, uccidendolo praticamente sul colpo. Alla scena hanno assistito alcuni allievi e docenti e sono momenti di panico: non si sa che fine abbia fatto lo sparatore e all’interno della scuola docenti e allievi si barricano nelle aule. Ci resteranno per ore e solo quando la polizia - che nel frattempo ha arrestato lo sparatore - darà il benestare i bambini potranno tornare a casa, mentre fuori il cordone di sicurezza è imponente. Seguiranno «debriefing» e interi giorni per cercare di superare il dramma vissuto al Centro scolastico. Intanto lo sparatore finisce in carcere con l’accusa di assassinio: si saprà che, geloso della nuova relazione della sua ex compagna, ha voluto regolare i conti con il custode alla quale la donna era sentimentalmente legato. L’inchiesta stabilirà che il 42.enne da tempo premeditava la sua vendetta, minacciando la coppia. Poi aveva deciso di passare ai fatti e s’era procurato l’arma acquistandola da un imprenditore bellinzonese, finito anch’egli in carcere.
Incendio ad Avegno
Ben prima del delitto di Aurigeno un altro fatto di cronaca in Vallemaggia, la drammatica uccisione nel 2022 di una donna nella sua casa di Avegno ad opera del figlio, torna d’attualità. Nel gennaio scorso, l’altro figlio tenta di incendiare la casa dov’era morta la madre. Sempre in Vallemaggia, più recentemente, il 16 dicembre, a Moghegno, s’è sfiorato il dramma, con un uomo che al culmine di una lite ha impugnato una pistola di piccolo calibro e sparato tre colpi contro una donna, che conosceva appena, ferendola ad una gamba. Spari anche a Tenero, in giugno, con una negoziante ferita da un piombino partito dal fucile ad aria compressa di un vicino.
All’arma bianca, con protagonista un coltello, gli altri fatti di cronaca nera nella regione. La lite con il ferimento di un 69.enne da parte di un 28.enne in una spiaggetta di Gordola, lungo il fiume Verzasca, lo scorso 15 ottobre e il violento diverbio, nei bagni di un locale notturno di Muralto, alle tre del mattino, tra un 30.enne e un 36.enne con quest’ultimo che ha colpito il più giovane con un fendente al braccio.