Calcio

«Avanti insieme»: ma domani si decide come

Il FC Lugano guarda già alla prossima stagione - Domani vertice tra Martin Blaser, Carlos Da Silva e il confermatissimo Mattia Croci-Torti - Il CEO: «Il rinnovo del Crus? Al momento giusto» - Il coordinatore sportivo: «In rosa buchi importanti da colmare» - Il tecnico: «Viste le partenze, servono giocatori pronti per la Super»
Massimo Solari
23.05.2022 18:10

Mattia Croci-Torti, infine, si concederà una piccola vacanza. Meritatissima, a fronte dell’ultimo, esaltante mese bianconero. Prima di staccare e godersi l’Andalusia, il tecnico del Lugano getterà però le basi della futura stagione. L’intera giornata di domani, nel dettaglio, sarà dedicata a un vertice con il CEO Martin Blaser e il coordinatore sportivo Carlos Da Silva. Il «triumvirato» del club, lunedì mattina, ha in qualche modo anticipato i temi in discussione. Nell’ambito di un incontro informale con il quale si è voluto - per dirla con lo stesso Blaser - «guardare avanti». Le sfide all’orizzonte, d’altronde, sono tante e affascinanti. E non fanno solo rima con Super League. «C’è ancora tanto lavoro da fare» ha sintetizzato l’allenatore, confermatissimo dalla dirigenza dopo un’annata clamorosa. «Ma nella mia carriera non ho mai bussato alla porta di qualcuno per forzare un rinnovo» ha aggiunto il «Crus», il cui contratto scade la prossima estate. «Arriverà il momento giusto anche per affrontare questo tema» ha osservato da parte sua Blaser. Difficile, ad ogni modo, capire se la questione sarà all’ordine del giorno già nelle prossime ore.

Il fattore Conference League

Poco male, perché Croci-Torti ha parlato di «ambizioni positive» e nuovi traguardi da raggiungere. «Non tutti i giovani tecnici, per esempio, hanno l’opportunità di vivere una competizione europea da protagonisti». La Conference League, già, realtà all’improvviso dopo la conquista della Coppa Svizzera. «Ma non dimentichiamo che il club partirà dal terzo turno di qualificazione, non dalla fase a gironi» ha tenuto a precisare Blaser. Ponderando, di riflesso, la strategia della società. Con le partite agendate a inizio agosto e - in caso di accesso ai playoff - alla fine dello stesso mese, la gestione del mercato estivo sarà infatti complicata. Due, in sostanza, gli interrogativi sul tavolo della dirigenza e del tecnico. Rinforzare la rosa, con il rischio di ritrovarsi eliminati sul più bello e con un gruppo sproporzionato? Oppure rimanere prudenti, chiedendo gli straordinari ai «soliti noti» e andando così incontro a possibili figuracce ed effetti collaterali in campionato? «Le parole d’ordine saranno equilibrio e flessibilità» la risposta interlocutoria del CEO. «In ogni caso - ha aggiunto - la mentalità dovrà essere la stessa mostrata in Coppa. A queste competizioni si partecipa per vincere ogni partita».

La «pressione» su Da Silva

Tutto molto bello, dunque. Perlomeno a parole. Il presente, tuttavia, parla di un Lugano che perderà quattro pezzi da novanta: Mijat Maric in difesa, Numa Lavanchy sugli esterni, così come Olivier Custodio e Sandi Lovric nel cuore del gioco. Per tacere dell’inevitabile interessamento - in queste ore le sirene suonano in Bundesliga - per il bomber Zan Celar. «Perciò sarà importante presentarsi all’appuntamento con dei giocatori pronti. Non troppi, ma pronti a un simile palcoscenico e soprattutto alla Super League. Insomma, non possiamo permetterci di puntare su calciatori che necessitano di 6 mesi per adattarsi al calcio svizzero». Nel pronunciare queste parole, Croci-Torti ha sorriso. Volgendo lo sguardo verso Carlos Da Silva e parlando di una «leggera pressione» nei suoi confronti. Con qualche ora d’anticipo, le valutazioni di mercato tra i mister e il coordinatore sportivo sono così state apparecchiate. «Ma siamo coscienti degli importanti buchi che andranno colmati» ha replicato Da Silva. Per poi proseguire: «Cerchiamo profili importanti per la Super League. Che però - come chi lascerà Cornaredo - abbiano altresì il cuore al posto giusto. Dei valori aggiunti, dunque». Al proposito, a breve il club si chinerà sul riscatto dal Verona di Kevin Rüegg. Un’operazione, questa, destinata ad andare in porto, così come l’arrivo di Ousmane Doumbia. La firma dell’oramai ex centrocampista dello Zurigo, 29 anni e 65 presenze in Super League, sembrerebbe però suggerire un parziale cambio di rotta sul piano dei trasferimenti. Puntare unicamente su giovani talenti non è consigliabile. A maggior ragione dopo la partenza di top player come Lovric. «Aliseda? No, non è stato un fallimento, siamo ancora convinti dell’argentino» ha affermato ancora Da Silva, punzecchiato sui rapporti con Chicago.

Se Murat Yakin chiama il «Pibe»

Lo spogliatoio che il 15 maggio ha scritto la storia al Wankdorf, in ogni caso, non sarà smantellato del tutto. «Un’importante, piccola base è presente» ha sottolineato Croci-Torti. «Detto altrimenti, non ci presenteremo ai nastri di partenza da squadra sconosciuta». Al contrario, se le insistenti indiscrezioni saranno confermate, domani mattina sulla lista dei convocati per gli imminenti impegni della Svizzera in Nations League figurerà anche Mattia Bottani. Sì, e non di picchetto. Il ct Murat Yakin - forse spinto da alcuni forfait illustri - potrebbe premiare le grandi prestazioni del fantasista bianconero. E in qualche modo pure il lavoro di tutto il club. «Per quanto mi riguarda, l’eventuale chiamata della Nazionale costituirebbe un enorme motivo d’orgoglio» si è limitato a dichiarare Mattia Croci-Torti. Ad attenderlo c'è un ultimo, importante vertice. Dopodiché, le meritate vacanze.

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