Da Thun al Thun, per un successo subito pesante

Alla Stockhorn Arena, per l’esordio europeo del Lugano, era presente anche Mauro Lustrinelli. E, in quanto padrone di casa, non poteva che essere così. Il tecnico ticinese del Thun ha dunque potuto prendere nuove misure ai bianconeri, già sconfitti nell’amichevole pre-campionato disputata a Balerna due settimane fa. Tra poche ore, però, si farà sul serio. E, inutile girarci attorno, la pressione è tutta sugli uomini di Mattia Croci-Torti. Al cospetto degli ultimi arrivati in Super League, Bottani e compagni saranno chiamati a legittimare il ruolo di favoriti, cogliendo - né più né meno - i 3 punti. Detto altrimenti, la condivisibile analisi del Crus a margine dello zero a zero maturato contro il Cluj, terrebbe meno in caso di mancato successo domenica pomeriggio a Cornaredo. L’allenatore del Lugano, lo ricordiamo, si è rammaricato per il pareggio con i romeni, allontanando tuttavia la parola «delusione». Tutto, d’altronde, rimane aperto in vista del ritorno. Non solo. Se i bianconeri non hanno brillato sotto porta, ma hanno mostrato personalità e pieno controllo della partita con il 77% (!) di possesso, il Cluj ha tutto fuorché impressionato, dando raramente l’impressione di poter salire di livello. E ciò al netto di una strategia palesemente finalizzata a non prenderle.
Altruismo e determinazione
Insomma, l’accesso al terzo turno preliminare di Europa League si può fare. Purché i bianconeri si presentino in Romania con lo stesso spirito mostrato a Thun. «L’attitudine, al debutto, contava molto, a maggior ragione dopo che nella parte finale dello scorso campionato la solidarietà in campo era sembrata venire un po’ meno» ha indicato in merito Croci-Torti. «Con il Cluj, invece, non ho visto un solo giocatore comportarsi in modo rinunciatario. Al contrario, e paradossalmente, in campo si è visto quasi un eccessivo altruismo». La vittoria contro il Thun, lei, andrà dunque ricercata con una determinazione maggiore. E, certo, con più qualità rispetto a quella osservata alla Stockhorn Arena, dove i ticinesi hanno pagato il deficit di brillantezza e passo di diversi elementi. Un problema risolvibile solo con il trascorrere delle gare ufficiali e degli allenamenti, o sanabile tramite il mercato? «Sappiamo che questa squadra necessita ancora di qualcosina» ha riconosciuto il Crus. Per poi precisare il concetto: «Penso a un profilo bravo nell’uno contro uno, come lo era Ignacio Aliseda».
Dalla Svezia alla Svizzera
Non sono servite nemmeno 24 ore per dare sostanza al pensiero del tecnico momò. Dopo aver anticipato il club con una «story» dal lungolago cittadino pubblicata su Instagram, Elias Pihlström è entrato ufficialmente a far parte della famiglia bianconera. In provenienza dal Degerfors, compagine del massimo campionato, il 18.enne svedese ha sottoscritto un contratto valido per ben cinque stagioni. Nazionale U21, Pihlström - citiamo la nota della società - si è messo in luce «per qualità tecniche, vivacità nel gioco e capacità di incidere nonostante la giovane età». E ancora: «Si distingue per velocità, dribbling e intelligenza nelle scelte offensive. Profilo dinamico e versatile, può ricoprire più ruoli nel reparto avanzato». Le parole del Chief Sports Officer Sebastian Pelzer, appunto, hanno fatto eco a quelle del Crus: «Si tratta di un innesto mirato in una zona di campo in cui avevamo bisogno di rinforzi. Si distingue per intraprendenza e velocità e ama le situazioni da uno contro uno».
Se Bislimi fa il playmaker
«Sul piano della qualità - ha in ogni caso rilevato Croci-Torti giovedì sera - ci aspettiamo di più da elementi come Steffen, Dos Santos o Cimignani». Il primo ha impiegato un tempo per ingranare finalmente la marcia, mentre l’ex Thun non ha lasciato il segno alle spalle di Koutsias. Al cospetto dei bernesi, e alla luce del primo tour de force stagionale, è già lecito attendersi un assaggio di tournover in fase offensiva. «Dovremo essere intelligenti a valorizzare le caratteristiche e la spinta di chi ha iniziato in panchina il match contro il Cluj» ha affermato in merito l’allenatore dei bianconeri. A fornire qualità e impulsi degni di nota, alla prima sul palcoscenico continentale, è stato senza dubbio Uran Bislimi. Abbassato all’altezza di Anto Grgic, il giocatore è parso maggiormente a suo agio, dettando ritmi e puntate offensive dei bianconeri. Al battesimo della Super League 2025-26, domani contro il Thun, il compito di confermare o smentire la bontà di questa soluzione.