Calcio

Il Lugano deve rialzare la testa a Ginevra: «E il mio messaggio, ne sono convinto, passa ancora»

La squadra di Mattia Croci-Torti domani sera sfida il Servette con l’Europa sempre nel mirino - Il tecnico non vuole arrendersi - Assenti Steffen, Mai e Saipi
©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
14.05.2025 17:26

Tre punti per non cedere allo sconforto. Tre punti per tornare a flirtare con uno degli obiettivi stagionali: la top 3 in Super League. Di più: vincere allo Stade de Genève, domani sera, permetterebbe al Lugano di rialzare la testa dopo la figuraccia rimediata contro il Basilea, neocampione svizzero. «Abbiamo analizzato errori e punti positivi dell’ultimo match, ma la verità è che c’è stato poco tempo per riflettere» osserva l’allenatore del Lugano Mattia Croci-Torti. «Perciò contro il Servette, un avversario che ultimamente ci ha fatto sempre soffrire, servirà un clic da parte di tutti. Per imporci e conquistare 3 punti cruciali in chiave Europa dovremo dare tutto e portare in campo una prestazione di spessore». Lo spessore, già. Al cospetto dei renani, sabato sera a Cornaredo, si è avuta piuttosto l’impressione di una compagine impotente. Forse perché il messaggio della sua guida non passa più? «No, sono ancora in grado di tirare fuori il massimo dai miei uomini» replica il Crus, aggrappandosi alla prova tutto cuore e abnegazione di Lucerna e al solido primo tempo offerto proprio contro i basilesi.

Il compito del tecnico ticinese, in questa fase della stagione, non è tuttavia semplice. Chissà che cosa frulla nella testa dei giocatori, vuoi per il contratto in scadenza, vuoi per un mercato che potrebbe solleticare appetito e desiderio di cambiamento, vuoi per un problema fisico che non si vorrebbe trasformare in un’ipoteca sul futuro. «Ma il presente è fatto d’altro, di un obiettivo collettivo verso il quale devo essere bravo a convogliare ogni energia individuale» spiega Croci-Torti. Per poi aggiungere: «Dinamiche simili, comunque, interessano l’FC Lugano come altri club. Paradossalmente, nelle due ultime stagioni la situazione era persino peggiore. I nodi contrattuali da sciogliere, d’altronde, erano quelli di Daprelà e Sabbatini, giocatori di peso. Poi, certo, il periodo di difficoltà attuale non facilita il lavoro di raccordo del sottoscritto. Ma se sono qui, se siamo qui, è anche per affrontare le avversità». La prossima, dicevamo, si chiama Servette, seconda forza del campionato con quattro lunghezze di vantaggio sui ticinesi. E, come oramai accade puntualmente, il Crus dovrà fare almeno di alcuni pezzi grossi: tolto l’infortunato di lunga data Belhadj, non saranno della partita l’ammalato Saipi, Mai e Steffen, loro usciti malconci dalla débâcle con il Basilea. 

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