Pia Sundhage e le rossocrociate sotto «una grossa pressione»

Dopo la cocente sconfitta contro la Norvegia nel debutto rossocrociato all’Europeo casalingo, le rossocrociate cercheranno di rialzarsi battendo l'Islanda domani sera alle 21, a Berna, per poi andare a caccia dei quarti di finale giovedì prossimo, a Ginevra contro la Finlandia.
«Ci sarà molta pressione domani, ma tutte le giocatrici hanno acquisito fiducia negli ultimi giorni nonostante la sconfitta contro la Norvegia», ha detto l'allenatrice Pia Sundhage. La svedese, in conferenza stampa, ha aggiunto che la sua squadra «è pronta».
Alla domanda sullo stato d'animo dopo la partita inaugurale a Basilea, Sundhage ha spiegato di non aver dovuto fare molto per riequilibrare la squadra. «Se non altro, mi hanno insegnato qualcosa», ha detto. «Sono molto orgogliosa di quello che hanno fatto e di quello che hanno detto». «Grazie per l’incredibile supporto. E grazie anche a tutti coloro che ci hanno guardate da casa, vi abbiamo sentiti. Daremo ancora tutte noi stesse», aveva dichiarato alla fine del match Nadine Riesen.
Contro l'Islanda, l'allenatrice si aspetta una partita «fisica». Incontrando oggi i media, ha ripetutamente menzionato l'importanza di difendersi bene dai calci piazzati. Infatti, è stato proprio grazie a un corner che la Norvegia ha pareggiato lo scorso mercoledì. «Dovremo anche stare attenti ai loro contropiedi, in particolare alla velocità di Sveindis Jonsdottir», ha avvertito Sundhage.
Per evitare la peggiore delle ipotesi, ovvero l'eliminazione alle 23.00 di domenica allo Stade de Suisse, la Svizzera deve fare punti. Ma sarà importante anche il risultato dello scontro tra Norvegia e Finlandia, che si terrà un po' prima (alle 18.00 a Sion).
«Sono più il tipo di persona che si concentra sul momento e si gode la partita», ha detto Sundhage. «Ma ovviamente terremo d'occhio l'altra partita e se il risultato ci obbligherà a essere più aggressivi, ci adatteremo».
A 24 ore dalla partita che potrebbe anche determinare il suo futuro come allenatrice, la 65.enne svedese non è preoccupata: »Abbiamo fatto il nostro dovere. A Basilea le giocatrici sono stati in grado di sfruttare la pressione a loro vantaggio e ho la sensazione che domani andranno ancora più lontano. Sono molto ottimista».