ACB, eccoli i primi talenti colombiani

Ci è voluto un po' di più del previsto a causa di qualche problema in aeroporto, tanto che avevano dovuto saltare il primo allenamento di ieri a Gorduno. Ma Bellinzona si appresta finalmente a dare il benvenuto ai primi quattro talenti provenienti dalla Colombia che andranno a rinforzare la rosa dell'ACB. Del nuovo corso granata, meglio. Quello che vede al timone Juan Carlos Trujillo Velasquez e sua moglie Carolina Holguin Tafur (avvocatessa, imprenditrice e politica) nonché lo spagnolo Mario Rosas in qualità di amministratore unico. Il presidente del Llaneros FC li aveva promessi, anche perché è per questo che ha rilevato da Pablo Bentancur la società turrita. Ossia mettere in mostra, in Svizzera, dei giovani calciatori colombiani con la speranza di venderli poi a club europei più quotati (e ricchi).
Valore di mercato di 650 mila franchi
E noi vi sveliamo i volti dei primi acquisti granata, sconosciuti ovviamente alle nostre latitudini. Si tratta del portiere Kevin Armesto, 28 anni appena compiuti, 16 partite la scorsa stagione; il 22.enne attaccante Jhildrey Lasso, che nell'ultimo campionato ha collezionato una sola presenza in prima squadra; Jhonatan Mayorga è un'ala di 19 anni; mentre Brandon Chury ha 20 anni ed è un centrocampista. Complessivamente il loro valore di mercato è pari a circa 650 mila franchi. In dicembre verranno raggiunti da almeno altri due connazionali: il 22.enne Andres Lopez (difensore centrale) e Bryan Uruena, ala di 32 anni. «È il sogno di una regione (la media Colombia; n.d.r.), dove ci fidiamo uno dell’altro. Saranno applauditi e sarò il primo a farlo», ha scritto su X Trujillo Velasquez in riferimento ai suoi «pupilli».
Dal canto suo Mario Rosas sta sondando il mercato iberico a caccia di qualche interessante prospetto da affidare ai dettami tattici del neoallenatore Xavi Andrés Ibarra. Sperando - aggiungiamo noi - che non venga trascurato quello svizzero, di mercato. La Challenge League è un campionato nel quale a fare la differenza sono quasi sempre i giocatori che lo «conoscono». Passione e tecnica, da sole, non sono ahinoi sufficienti a volte per imporsi e per far sognare i tifosi granata.