Il caso

Famiglie e aziende, altri aumenti per il «rüt»

Bellinzona: per fare fronte al disavanzo record stimato per il 2025, il Municipio ha adeguato di nuovo l’ordinanza sui rifiuti - I rincari sono relativamente contenuti, ma si vanno ad aggiungere ad ulteriori spese - Diminuiti, invece, i costi per i single
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
02.05.2025 06:00

Se nel 2022 a storcere il naso erano stati soprattutto gli abitanti, stavolta masticano decisamente amaro le attività economiche e le economie domestiche formate da due o più persone. L’Esecutivo di Bellinzona, come appreso dal Corriere del Ticino, ha di nuovo modificato l’Ordinanza municipale d’applicazione del Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti. E si tratta, perlopiù, di un ritocco all’insù, come vedremo più avanti.

Contro la risoluzione adottata nelle scorse settimane dal consesso guidato dal sindaco Mario Branda - in pubblicazione fino al 27 maggio - possono essere inoltrati dei ricorsi al Consiglio di Stato. E visti i tempi che corrono, dove popolazione ed aziende sono già confrontate ad altri rincari, delle censure non sono affatto da escludere.

Il Bagno pubblico e non solo

Che si andasse in questa direzione il Municipio non lo aveva peraltro nascosto. A margine della presentazione, lo scorso 5 novembre, del preventivo 2025 (disavanzo record di oltre 13 milioni di franchi con moltiplicatore d’imposta stabile al 93%), era stato preannunciato l’aumento della tassa base rifiuti. Una spesa ulteriore per i cittadini che si andrà ad aggiungere, ad esempio, all’incremento delle tariffe del Bagno pubblico e della piscina coperta nonché della tassa d’uso delle canalizzazioni, come abbiamo anticipato prima di Natale.

A fronte di un deficit che non può non preoccupare, l’Esecutivo della capitale deve infatti giocoforza continuare ad essere prudente. Accorto. Proseguendo, da un lato, con le misure per il contenimento della spesa e, dall’altro, con dei provvedimenti destinati ad aumentare i ricavi come quelli appena citati.

Focus sulle attività economiche

Ma vediamo, nel dettaglio, cosa cambia. Iniziando dalle economie domestiche. Per le persone singole si registra una leggera diminuzione della tassa base, che scende da 125 a 120 franchi. Sale invece a 160 franchi (rispetto agli attuali 140) quella per i nuclei familiari composti da due o più membri e per le residenze secondarie. Eccoci ora alle attività economiche. In questo caso l’aumento interessa quasi tutte le categorie (in base al numero dei dipendenti). Nella fattispecie: da 5 a 9 addetti (da 400 a 430 franchi), da 10 a 19 addetti (da 900 a 950), da 20 a 49 addetti (da 1.400 a 1.450) e da 50 a 99 addetti (da 1.900 a 2.000 franchi). Rimangono per contro invariate le tasse per le imprese e le società con meno di 5 collaboratori (200 franchi) e per quelle con 100 o più dipendenti (2.500 franchi).

Anche le scuole

Il messaggio qual è? Chi produce più rifiuti pagherà di più, ad eccezione dell’ultima categoria citata, la cui presenza non è molto marcata non essendoci una vera e propria zona industriale. Qualcuno l’avrà notato, mancano le scuole. Non le abbiamo dimenticate. In questo caso il rincaro riguarda esclusivamente gli istituti con 500 o più allievi, dove la tassa base passa da 4.000 a 4.500. Statu quo, infine, per le strutture sanitarie (18 franchi per posto letto), i take-away (1.200 franchi), la ristorazione e l’albergheria (da 9 franchi per posto a sedere), i campeggi (1.500 franchi) e l’attività economica di una persona fisica presso il suo domicilio (100 franchi).

Fra delusione e rassegnazione

Dalle voci che abbiamo raccolto emerge un misto fra delusione e rassegnazione, anche se tutti sono consapevoli che si tratta in ogni modo di incrementi contenuti. Che però, sommati agli altri che abbiamo ricordato in precedenza e alle spese fisse a cui tutti noi dobbiamo far fronte, possono ovviamente pesare sul bilancio di una famiglia o di un’azienda. «Non ne faccio un dramma, sia chiaro, con la speranza tuttavia che quando le finanze della Città saranno più rosee il Municipio ritornerà sui propri passi abbassando le tariffe», ci dice un imprenditore.

Quel sì del plenum nel 2022

Il 21 giugno 2022 il Legislativo turrito aveva dato via libera, dopo mesi di discussioni e malumori fra gli abitanti, all’adeguamento del Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti (introdotto il 1. gennaio 2019 dopo l’aggregazione) con l’obiettivo di raggiungere la copertura integrale dei costi (oggi pari al 69%), come disposto dalle autorità superiori. Per farlo era (già) stata ritoccata al rialzo la tassa base.

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