Il caso

Hospita-Alberti, querelati Sergi e Pronzini

I due deputati sono stati denunciati per reati contro l'onore dalla deputata del PLR Cristina Maderni e dall'avvocata Sabrina Aldi in relazione ai documenti diffusi dal Movimento
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
01.09.2025 14:28

(Aggiornato alle 18) - Ci sono importanti novità sul caso Alberti-Hospita. La deputata del PLR Cristina Maderni ha presentato una querela penale per reati contro l’onore contro i deputati dell’MPS Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi in relazione ai documenti diffusi nella conferenza stampa del 17 giugno scorso, durante la quale era stato svelato anche il rapporto segreto della Lega, e ai successivi atti parlamentari. Stando a quanto appurato dal Corriere del Ticino, la Commissione giustizia e diritti è stata informata oggi. Maderni è direttrice della Swiss Anesthesia Solutions, costituita a fine aprile insieme a Sabrina Aldi, Claudio Camponovo e altri due promotori. Ma non è tutto: anche l’avvocata (ed ex deputata leghista) Aldi ha sporto querela per reati contro l’onore in relazione a questi documenti e alle prese di posizione dell’MPS e lo stesso hanno fatto il dottor Camponovo e la Swiss Anesthesia Solutions.

Questo quanto appurato fino ad ora. Ma sembra che sul fronte giudiziario vi siano altre querele in gestazione. Il quotidiano la Regione, infine, è pure stato querelato, sempre per reati contro l’onore, da Aldi e Camponovo in relazione a un articolo pubblicato lo scorso luglio.

L'immunità parlamentare

Se il Ministro pubblico aprirà un procedimento penale in relazione a queste quattro denunce, potrà chiedere al Gran Consiglio la revoca dell’immunità parlamentare dei due deputati dell’MPS. Per il patrocinatore di Maderni, Aldi e Camponovo e della Swiss Anesthesia Solutions, l’avvocato Nicola Fornara, «il contenuto della conferenza stampa di giugno non è coperto dall’immunità poiché attività extraparlamentare».

La replica

A stretto giro di posta è arrivata anche la replica di Sergi e Pronzini. In una nota stampa, i due deputati ritengono che si stia cercando «di usare l’arma giudiziaria per tappare la bocca a noi e a chiunque voglia denunciare intrecci e conflitti di interesse. Una sorta di guerra preventiva».

La sottocommissione

La questione, intanto, tiene banco anche a livello politico. La Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio ha dato vita a una speciale sottocommissione per approfondire l’intricata vicenda Hospita Alberti. La stessa si riunirà già domani nell’ambito dell’alta vigilanza. Queste quattro denunce sul tavolo influiranno sui lavori? «Non cambierà nulla», afferma il coordinatore Fabrizio Sirica (PS). «La questione verrà trattata all’odine del giorno ma è chiaro che l’alta vigilanza non può influenzare o sostituirsi alla Magistratura. Il nostro compito riguarda esclusivamente valutazioni politiche».

Inchiesta agli sgoccioli

Sul fronte penale già aperto, l’inchiesta per reati finanziari che vede convolto il sindaco sospeso di Bioggio Eolo Alberti, dirigente di Hospita, è alle sue battute conclusive. La scorsa settimana, la procuratrice pubblica Chiara Borelli ha svolto l’ultimo interrogatorio.

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