Il turismo si reinventa (con un occhio alle finanze)

Un altro turismo è possibile. Anzi, è indispensabile. Nel Bellinzonese e Alto Ticino, in prospettiva, si punterà ulteriormente sulla ricettività di nuova generazione. I nomi di alcuni progetti sono tutto un programma. Da Leventina Dream (strutture ecosostenibili) ai rustici del Felice (messa in rete di cascine nella regione del Nara) passando per l’albergo diffuso in Valle Malvaglia, il recupero di edifici storici ed il Glamping Gottardo, ossia dei tour guidati in sella alle e-bike alla scoperta degli angoli nascosti della nostra regione... dormendo poi nelle tende sugli alberi. C’è di che sbizzarrirsi, l’avrete capito, se ci aggiungiamo altresì le attività all’aria aperta, le vie ferrate, le attività legate alle mountain bike e l’arrampicata sulla diga del Luzzone (soprannominata nientemeno che Waterwall).
Svanito l’effetto «pandemia»
Di questo, e di quanto fatto nel 2024 e di quello che si prevede nei prossimi mesi, si è discusso stasera in occasione dell’assemblea dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR) tenutasi al rinnovato Poli di Olivone. Un luogo non scelto a caso, ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio di amministrazione Charles Barras, in quanto la Valle di Blenio è testimonianza di «dinamismo e capacità progettuale che le permettono di guardare al futuro con visione e determinazione». Un anno, lo scorso, in cui si è registrato un leggero calo dei pernottamenti (-2%) per un totale di 181.949. «Un fenomeno prevedibile dopo l’andamento positivo dal 2021. La pandemia ha avuto un impatto significativo sull’aumento dei pernottamenti in tutto il Ticino, appunto, dal 2021 - ha spiegato il direttore Juri Clericetti -. Il 2024 è stato il primo anno in cui l’effetto non si è più fatto sentire. La contrazione, in ogni modo, è stata influenzata anche da altri fattori: quali le condizioni meteorologiche avverse, l’interruzione della linea veloce AlpTransit, ripristinata solo a partire da settembre, e la forza del franco sull’euro. È importante, mi preme sottolineare, non limitarsi a confrontare i dati annuali, ma analizzare le tendenze degli ultimi 5-10 anni per comprendere meglio l’evoluzione. I dati mostrano infatti un trend di crescita nella nostra regione».

Giove Pluvio non ci voleva
Il calo ha colpito le capanne (le bizze di Giove Pluvio sono state decisive: poco meno di 35 mila pernottamenti), ma non gli appartamenti, i rustici e gli chalet (circa 80 mila), che a bilancio hanno segnato una crescita. Un trend, peraltro, in corso oramai da un decennio ed accentuatosi in virtù del coronavirus con un potenziale - oltretutto - ancora inespresso. Il mercato di riferimento nel Bellinzonese e valli è ovviamente sempre quello interno (55,5%) seguito da Germania (12,7%) e, a sorpresa, dai Paesi del Benelux (quindi Olanda, Belgio e Lussemburgo, con il 10,8%) che per il secondo anno consecutivo superano l’Italia (7,5%).
Il monito del direttore
Detto dei pernottamenti, eccoci ora all’andamento finanziario. «Anche nel 2024, grazie ai ricavi straordinari generati dalla coda dell’aggiornamento delle tasse di soggiorno forfettarie relative alle case secondarie e in particolare al riscatto degli utili della gestione della Fortezza dal 2018 (prima da parte dell’OTR e poi della Città), il consuntivo si chiude con un avanzo di 83 mila franchi. Tuttavia è importante riflettere su questo risultato, poiché gli utili straordinari non sono garantiti e probabilmente saranno sempre meno in futuro», ha ammonito Juri Clericetti. In particolare il ricavo straordinario legato ai castelli di Bellinzona rappresenta un caso eccezionale e non ripetibile. Senza, infatti, il bilancio si sarebbe chiuso nelle cifre rosse (-144 mila). Le entrate complessive sono state pari a 4,3 milioni, superiori alle previsioni ma in lieve calo rispetto al 2023, ha annotato la responsabile Finanziario e amministrativo Cinzia Hochstrasser.
La direttrice Marketing e comunicazione Debora Beeler, infine, ha ribadito l’importanza delle campagne social, ad esempio puntando su personalità note come la showgirl Michelle Hunziker e l’atleta Ditaji Kambundji nonché altri influencer. Ciò è confermato dalla crescita legata ai social (Facebook ed Instagram), delle visite al sito e degli acquisti allo shop online.