Il caso

Oratorio, il cantiere potrebbe ripartire dopo l'estate

Giubiasco: il Municipio di Bellinzona ha preso atto della decisione del TRAM, anticipata oggi dal CdT, e discuterà delle tempistiche nella prossima seduta - Il progetto, fermo da anni, andrà riaggiornato: immaginabili dei costi aggiuntivi
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
05.05.2025 10:43

Tutto è bene quello che finisce bene, come si chiedeva il grande William Shakespeare in una famosa commedia di inizio 1600? La notizia, anticipata stamattina dal Corriere del Ticino, del ricorso respinto dal Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) contro il credito supplementare da 2,7 milioni di franchi per la ristrutturazione dell’oratorio di Giubiasco è stata vissuta come una liberazione dal Municipio e da buona parte dei consiglieri comunali, riunitisi in serata per la seduta straordinaria.

Si chiude definitivamente un capitolo, quello dei sorpassi di spesa in tre progetti pubblici per 5 milioni, emerso in modo fragoroso a fine aprile 2020, che è stato sicuramente una delle pagine fin qui meno edificanti della Città aggregata. Il cantiere, fermo da un lustro, ripartirà verosimilmente dopo l’estate. Impossibile, al momento, prevedere quando si concluderà. A suo tempo si parlava di 6-8 mesi di lavori.

Discussioni e sollievo

«Il Municipio ha preso atto della decisione del TRAM che ribadisce quanto, in prima istanza, aveva sottolineato il Consiglio di Stato statuendo sul ricorso inoltrato da un cittadino contro il via libera del Legislativo del 16 maggio 2022. Nella prossima seduta discuteremo nel dettaglio come procedere in quanto, ovviamente, non si può ripartire con un cantiere così importante da un giorno all’altro». Il capodicastero Opere pubbliche Henrik Bang, da noi interpellato, si dice sollevato per la decisione della massima istanza giudiziaria ticinese. Sulle tempistiche non si sbilancia.

Gestione da coinvolgere

Di certo le ruspe non torneranno in azione dopodomani, per intenderci. Come detto in precedenza, la ripresa dei lavori potrebbe avvenire il prossimo settembre. O, al più tardi, in autunno. Il progetto va in parte riaggiornato. Un blocco cantiere causa dei costi aggiuntivi, lo abbiamo visto con le nuove Officine FFS di Castione. Andrà coinvolta ed interpellata la Commissione della gestione in quanto non è affatto da escludere un credito supplementare… di un credito suppletorio (i 2,7 milioni accolti dal plenum turrito). Di quanto si vedrà. Mezzo milione? Di più/meno?

Offerte e costi

Dalla decisione del Governo a quella del TRAM sono trascorsi quasi due anni e mezzo. La Città aveva già inoltrato le offerte agli artigiani vari per la riqualifica dell’oratorio di Giubiasco nella misura dell’80-90%. Secondo quanto venuto alla luce nel febbraio 2020, quando il Municipio venne informato del sorpasso di spesa, il costo finale per la rivalorizzazione dell’infrastruttura dovrebbe ammontare a 10,3 milioni. Vi è da credere che – sulla base di quanto abbiamo spiegato poc’anzi – l’importo possa essere superiore.

I contenuti futuri

Nel comparto dell’ex oratorio troverà spazio uno stabile composto da tre blocchi. Il primo è già occupato dalla Fondazione Vita Serena; il secondo è destinato ad ospitare la sala multiuso con la possibilità di mettere in scena rappresentazioni culturali ed artistiche o di accogliere attività associative e formative; infine il terzo tassello del mosaico, che consta della biblioteca regionale che traslocherà dalla vetusta sede alle scuole elementari di viale Stazione. Il credito stanziato dall’allora Consiglio comunale di Giubiasco, il 12 ottobre 2015, ammontava a 7,95 milioni.

Secondo quanto stabilito, la Parrocchia del Borgo parteciperà all’investimento nella misura di 4,2 milioni. Per quanto riguarda i contenuti extra, il Consiglio comunale della capitale tre anni fa aveva preferito la posa di una tensostruttura (per quasi 54.000 franchi), come auspicato sia dalla Gestione sia dall’Edilizia, alla creazione di un anfiteatro e alla realizzazione di un campo per il gioco delle bocce.

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